Il 18 luglio alle 20, nel cortile interno del palazzo comunale di Boscoreale, sarà proiettato il docufilm “Paesaggi Possibili” di Claudio Rodolfo Salerno. Realizzato dall’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali, il film intreccia racconti scientifici, artistici e letterari legati al territorio del Vesuvio. Un racconto che mette in luce luoghi dimenticati e il legame profondo tra natura e cultura locale. L’evento fa parte delle celebrazioni per Santa Maria Salome Maria SS. del Carmine, festa molto sentita nella comunità di Boscoreale e dintorni.
Da Napoli alle città vesuviane: un viaggio tra paesaggi e memorie
“Paesaggi Possibili” parte da Napoli, con il Vesuvio che fa da sfondo, per poi spostarsi nelle città ai suoi piedi. Questi luoghi, con il loro intreccio di urbanistica e natura, rispecchiano i temi del testo “L’Evoluzione del Paesaggio Vesuviano” che accompagna il film. Il docufilm porta lo spettatore oltre l’immagine classica e turistica, mostrando territori poco conosciuti ma ricchi di storia e strati culturali.
Non è una semplice descrizione. Il film offre uno sguardo complesso e sfaccettato. Qui si incontrano spazi abbandonati o trascurati, dove il tempo sembra essersi fermato, lontano dal ritmo frenetico della vita quotidiana. Ci sono androni, scale arrugginite, terrazze che guardano il mare, vecchie torri campanarie e angoli dove la natura si riprende i suoi spazi. Sono pezzi di paesaggio con una “miserabile bellezza”, silenziosi testimoni di storie che aspettano solo di essere raccontate.
L’arte che illumina i luoghi dimenticati
Nel docufilm, l’arte è la chiave per leggere questi spazi. Anche nei posti più nascosti e trascurati, l’arte riaccende una luce, creando un dialogo intenso tra passato e presente. Il film raccoglie vari contributi visivi e narrativi, ognuno con un tono diverso ma che si completano a vicenda.
Tra le sequenze più suggestive c’è “Fatti d’acqua”, dedicata al fotografo Gabriele Pierro, che mostra un paesaggio vesuviano antico attraverso immagini di domus romane accompagnate dal suono di un temporale. Un’immersione sensoriale che richiama la storia e l’ambiente.
Un altro momento si concentra sulla religione e il suo legame con il paesaggio, seguendo una processione per la Madonna della Neve a Torre Annunziata. Non si tratta di celebrare il rito in sé, ma di raccontare l’emozione e il senso di comunità che suscita.
Le “Vie Aperte” sono invece un’installazione pensata per il luogo, che esplora il rapporto tra paese e porto, simbolo di passaggi e scelte tra passato e futuro. Rampe e percorsi diventano metafore di salite e discese, sospese tra tradizione e cambiamento.
A Boscoreale, sindaci, artisti e religiosi a confronto sul docufilm
La serata sarà animata da interventi di protagonisti del territorio e della cultura. Tra gli ospiti, il sindaco di Boscoreale Pasquale Di Lauro e il consigliere regionale Mario Casillo, che offriranno il punto di vista delle istituzioni sul progetto e sul legame con la comunità.
Per l’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali interverranno la giornalista Ilaria Cotarella e il regista e presidente Claudio Rodolfo Salerno. Sarà presente anche don Alessandro Valentino, parroco della Chiesa dell’Immacolata Concezione di Boscoreale, a sottolineare i legami tra fede, tradizione e paesaggio.
La pittrice e docente di Storia dell’Arte Stefania Sabatino presenterà uno dei contributi artistici inseriti nel film. A guidare la serata sarà Luigi Buffone, esperto di management e media per l’Istituto, che coordinerà il dibattito e accompagnerà il pubblico nella visione del docufilm.
“Paesaggi Possibili” è dunque un racconto corale che accende i riflettori su angoli nascosti del territorio vesuviano, grazie a un dialogo fra scienza, arte e testimonianze culturali. L’appuntamento di Boscoreale è un’occasione per guardare con occhi nuovi luoghi pieni di memoria, ma sempre vivi e in trasformazione.
Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Serena Fontana