Un camion contenente 25mila profumi Dolce&Gabbana, rubato durante un blitz in un’area di servizio tra Bergamo e Cremona, è stato intercettato e recuperato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Crema. Il valore della merce supera i quattro milioni di euro. Due uomini sono stati arrestati per furto aggravato.
Il furto del camion: modalità e contesto
Il mezzo pesante era partito da un polo logistico situato a Calvenzano, in provincia di Bergamo, dove erano stoccati i profumi destinati alla distribuzione. Durante una sosta nell’area di servizio lungo l’autostrada a Rivolta d’Adda, una banda specializzata ha messo a segno il colpo con rapidità: hanno sottratto il camion mentre era parcheggiato senza sorveglianza apparente.
L’azione è stata studiata nei dettagli; gli autori hanno sfruttato le chiavi elettroniche per aprire la cabina e avviare il veicolo senza destare sospetti immediati. L’intervento dei ladri è durato pochi minuti ma ha permesso loro di portare via l’intero carico prezioso.
Il recupero a Pianengo
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno seguito le tracce lasciate dal camion rubato fino a Pianengo, nel cremonese. Qui hanno bloccato la strada impedendo la fuga ai due uomini che si trovavano alla guida del mezzo.
Durante la perquisizione sono stati trovati diversi strumenti utilizzati probabilmente durante il furto: un tronchese, un cutter affilato, un coltello a serramanico oltre alle chiavi elettroniche usate per accendere i mezzi pesanti simili al loro obiettivo. Questi elementi confermano la natura professionale dell’azione criminale.
L’intervento dei carabinieri e il recupero della refurtiva
Il cassone conteneva ancora tutti i 25mila pezzi trafugati: profumi originali Dolce&Gabbana pronti per essere immessi sul mercato illegale o rivenduti altrove con grande profitto illecito.
Dettagli sugli arresti
I due fermati risultano pregiudicati noti alle forze dell’ordine; uno è originario della provincia lodigiana ed ha 38 anni mentre l’altro proviene da Milano ed ha 41 anni. Entrambi sono stati accusati formalmente di furto aggravato vista la gravità dell’episodio che coinvolge merci dal valore molto elevato.
Le autorità stanno approfondendo eventuali collegamenti con altre bande attive nella zona o reti criminali dedite al traffico illecito su larga scala delle merci trafugate nei trasporti commerciali nazionali ed europei.
Impatto sull’ambiente logistico locale
Questo episodio mette in luce le vulnerabilità presenti nelle aree dedicate allo stoccaggio temporaneo lungo importanti arterie stradali lombarde come quella tra Bergamo e Cremona. Le aziende coinvolte nella distribuzione devono rafforzare le misure preventive contro azioni simili che possono causare perdite economiche ingenti oltre ad aumentare rischi sulla sicurezza pubblica dovuti all’attività criminosa organizzata sulle strade principali italiane.
Le forze dell’ordine continuano ad intensificare controlli mirati su veicoli commerciali sospetti soprattutto nelle zone più esposte ai fenomeni predatori legati al trasporto merci preziose o sensibili come cosmetici firmatissimi o prodotti tecnologici costosi.