Calo delle notizie sull’africa sui media italiani, con presenza quasi invisibile di africani in tv
La copertura mediatica dell’Africa in Italia è in calo, con notizie prevalentemente negative e una scarsa rappresentanza di africani e afrodiscendenti, riflettendo stereotipi consolidati nella percezione pubblica.

Il rapporto di Amref e Osservatorio di Pavia evidenzia un calo significativo delle notizie sull'Africa nei media italiani, con una rappresentazione limitata e spesso negativa del continente e una scarsa presenza di africani e afrodiscendenti in tv. - Unita.tv
La presenza dell’Africa nei mezzi di comunicazione italiani subisce un drastico calo. I dati dell’ultimo rapporto “L’Africa MEDIAta” di Amref Health Africa-Italia mostrano come le notizie legate al continente siano diminuite sulle prime pagine dei principali quotidiani nazionali. Contemporaneamente, la rappresentazione di africani e afrodiscendenti in televisione resta quasi inesistente. In questi scenari emergono temi ricorrenti, spesso legati all’immigrazione e ai conflitti, che contribuiscono a mantenere una visione riduttiva e poco variegata dell’Africa.
Riduzione delle notizie sull’africa nelle prime pagine dei quotidiani
Il panorama dei giornali nazionali nel 2024 ha visto una riduzione netta delle notizie sull’Africa. Secondo il rapporto curato dall’Osservatorio di Pavia, sui sei principali quotidiani analizzati, gli spazi dedicati a temi africani sono calati del 50% rispetto all’anno precedente. Molto spesso queste notizie riguardano eventi localizzati in Italia o altri paesi occidentali, la cosiddetta “Africa qui“. Un esempio è il piano Mattei, il caso della pugile algerina Khelif o la partecipazione di italiani afrodiscendenti alle olimpiadi. Questa parte rappresenta il 77,3% delle notizie, indicando una forte concentrazione su fatti più legati all’Italia che al continente africano.
Notizie ambientate in africa
Le notizie davvero ambientate in Africa, definite come “Africa là“, rappresentano poco più di un quarto dei titoli . In questa categoria primeggiano argomenti come guerra e terrorismo, con particolari attenzione a zone come il Sudan e la Repubblica Democratica del Congo. Anche se questi temi sono prevalentemente negativi, il report fa notare come risultino più frequenti rispetto ad altri argomenti legati al continente. Questa distribuzione dimostra una tendenza a limitare la platea dell’informazione a certi luoghi e problemi specifici, trascurando altri aspetti del continente.
Leggi anche:
La situazione delle notizie sull’africa nei tg di prima serata
L’analisi dei tg nazionali evidenzia una tendenza simile, anche se con alcune differenze. Nel 2024 la presenza di notizie africane nei telegiornali si è ridotta ulteriormente, scendendo dall’1,9% del 2023 all’1,2%. Tuttavia, nel complesso delle notizie considerate pertinenti all’Africa, si è registrato un aumento, pari al 4,5%. Questo aumento riguarda soprattutto temi connessi alla gestione dei flussi migratori e al piano Mattei, entrambi inseriti in un contesto occidentale.
Sono stati rilevati in totale 1.830 servizi sulle tv pubbliche e private, uno dei valori più alti degli ultimi sei anni, ma le notizie direttamente collegate al continente mantengono uno spazio molto ridotto. In pratica le notizie “africane” si intrecciano molto con argomenti italiani o europei, confermando un’attenzione mediatica legata soprattutto a questioni di sicurezza o politica interna, più che a svolte positive o proposte di sviluppo.
Programmi di approfondimento e temi emergenti
I programmi di approfondimento e infotainment alzano un po’ il livello di copertura sull’Africa. Il 30% dei contenuti dedicati al continente riguarda le sue bellezze paesaggistiche e le specificità territoriali, spesso senza entrare in dettagli più complessi. Al centro del dibattito emergono anche iniziative politiche e di cooperazione, come il vertice Italia-Africa e i progetti legati al piano Mattei, che attirano attenzione pubblica.
Il tema della cooperazione umanitaria viene citato nel 23% dei casi, mentre conflitti e terrorismo risultano al 17%. Questi dati mostrano un lieve spostamento dell’attenzione verso aspetti meno negativi, ma la predominanza rimane su questioni critiche. I programmi sembrano preferire argomenti conosciuti e facilmente collocabili nel racconto globale, con poche aperture verso prospettive diverse.
La scarsa presenza di africani e afrodiscendenti nei programmi televisivi
Per la prima volta il rapporto ha analizzato la presenza di persone di origine africana in tv. Dal settembre 2024 l’Osservatorio ha monitorato 587 puntate di sedici programmi, contando le apparizioni di soggetti africani o afrodiscendenti. Il risultato è una percentuale molto bassa, appena l’1,2% del totale, con la netta maggioranza degli ospiti italiani e solo una minima quota rappresentata da africani o occidentali.
I temi affrontati in queste rare occasioni riguardano principalmente la condizione femminile nell’Islam , pratiche come l’infibulazione , la criminalità e immigrazione e problemi sociali nelle periferie italiane . Non a caso, i media continuano a focalizzarsi sui temi più controversi o difficili del continente e delle sue comunità in Italia, dando spazio a narrazioni ripetitive e spesso limitate.
La percezione pubblica dell’africa e la visione mediatica che la sostiene
Il sondaggio Ipsos allegato al rapporto dimostra come la percezione dell’Africa da parte degli italiani rispecchi quella proposta dai media. Il 67% degli intervistati associa il continente a parole quali povertà, malattie e migrazione. Queste associazioni rafforzano stereotipi consolidati, che contribuiscono a colorare l’immagine pubblica in modo unidimensionale.
Eppure l’82% del campione auspica un cambio di rotta, desiderando un’informazione che mostri aspetti più positivi e potenzialità. Questo indica che esiste uno spazio per un racconto più variegato, ma che ancora oggi fatica a emergere nei canali principali. Lo squilibrio tra rappresentazioni negative e quelle costruttive rimane evidente.
Le analisi contenute nel rapporto di Amref e dell’Osservatorio di Pavia evidenziano, in modo chiaro, come il racconto dell’Africa nei media italiani resti parziale e fortemente influenzato da pregiudizi o convenzioni. La scarsità di volti africani in tv e la prevalenza di temi legati a crisi o problemi mettono in evidenza un settore dell’informazione che continua a privilegiare una narrazione ridotta del continente.