L’alto adige sta vivendo una fase di caldo intenso che ha portato le temperature ai livelli più alti dell’estate finora. I termometri hanno segnato valori molto elevati, con punte che superano i 34 gradi in diverse località. Il meteorologo provinciale dieter peterlin annuncia un ulteriore aumento nelle prossime ore, mentre l’alta temperatura ha influito anche sulla qualità dell’aria, spingendo oltre la soglia consentita i livelli di ozono in alcune aree.
Temperature elevate in tutto il territorio provinciale
Nella giornata odierna le massime hanno raggiunto valori insoliti per il periodo estivo in alto adige. A gargazzone si sono registrati 34,5 gradi mentre a bolzano il termometro ha toccato quota 34,4. Questi dati indicano un’ondata di calore intensa che interessa gran parte della provincia.
Caldo estremo a terlano
In particolare a terlano la situazione è stata ancora più estrema: nella piazza principale la colonnina di mercurio ha superato i 40 gradi arrivando fino a 41. Questo valore rappresenta un picco anomalo e indica come le condizioni climatiche stiano subendo variazioni significative nel breve termine.
Il meteorologo dieter peterlin segnala inoltre che domani è previsto un ulteriore rialzo delle temperature tra uno e due gradi rispetto ai valori odierni. “Ciò significa che si toccheranno per la prima volta quest’estate i 36 gradi nelle zone più calde della provincia.”
Impatto del caldo sui livelli di ozono nell’aria
Le alte temperature non influenzano solo il comfort quotidiano ma anche l’ambiente circostante e la qualità dell’aria respirata dai cittadini altoatesini. Negli ultimi giorni infatti è stata superata ripetutamente la soglia informativa per l’ozono fissata a 180 microgrammi per metro cubo .
Aree più colpite dalla formazione di ozono
Questa situazione si è verificata soprattutto nella bassa atesina e sull’altopiano del renon dove l’esposizione prolungata al sole intenso favorisce la formazione del gas nocivo nello strato atmosferico più basso.
Il fenomeno dipende dalla forte radiazione solare combinata con le alte temperature durante il giorno, elementi che accelerano reazioni chimiche nell’atmosfera producendo concentrazioni elevate di ozono troposferico.
peterlin spiega inoltre come questo effetto sia meno marcato nei mesi successivi come agosto quando il sole assume una posizione più bassa all’orizzonte riducendo così l’intensità dei raggi ultravioletti responsabili della formazione dell’inquinante.
La presenza costante dei livelli critici impone attenzione da parte delle autorità locali verso eventuali misure preventive o informative rivolte alla popolazione sensibile alle sostanze irritanti presenti nell’aria durante queste giornate particolarmente calde.
L’alto adige continua quindi a confrontarsi con condizioni meteo eccezionali già da questa estate anticipando scenari climatici difficili sotto diversi aspetti: dal disagio fisico causato dal caldo estremo fino alle conseguenze sulla salute legate alla qualità dell’ambiente urbano e rurale circostante.