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Truffe sul web: quattro crotonesi accusati di frodare acquirenti di pellet per quasi 20.000 euro

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Quattro crotonesi accusati di truffa su acquisti online di pellet per 20.000 euro. - Unita.tv
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Nel 2022, all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, il prezzo del pellet ha subito un’impennata notevole, raddoppiando in poco tempo. In contemporanea, le restrizioni legate alla pandemia da Covid hanno spinto molte persone a cercare online questo tipo di combustibile per affrontare l’inverno rigido. Proprio in questo contesto, la Sezione operativa per la sicurezza cibernetica di Crotone ha avviato un’indagine che ha portato alla scoperta di una serie di truffe legate alla vendita di pellet via internet. Dopo tre anni di accertamenti, la Procura della Repubblica di Crotone ha chiuso le indagini contro quattro residenti, ritenuti responsabili di numerose truffe online.

Aumento dei prezzi del pellet e conseguenze per i consumatori italiani

Il conflitto tra Russia e Ucraina scoppiato a settembre 2022 ha inciso profondamente sui mercati delle materie prime, colpendo anche il settore del pellet utilizzato come combustibile domestico. Le difficoltà di approvvigionamento hanno spinto il prezzo a raddoppiare rapidamente. In quell’autunno, con temperature che cominciavano a calare, molti italiani si sono mossi in cerca del prodotto online, anche per via delle restrizioni legate alla pandemia che limitavano gli spostamenti nei negozi fisici. L’aumento della domanda e la scarsità di offerta hanno creato terreno fertile per attività fraudolente sul web.

Molti utenti si sono trovati di fronte a offerte apparentemente vantaggiose, ma spesso si sono ritrovati truffati. Il mercato digitale si è gonfiato di annunci che promettevano pellet di buona qualità a prezzi competitivi, attirando un numero crescente di acquirenti meno esperti. Questa situazione ha generato un aumento delle segnalazioni alla polizia postale, che ha deciso di intervenire con controlli specifici per proteggere i consumatori.

La truffa online: siti web creati ad hoc e annunci ingannevoli

Gli indagati hanno ideato un sistema articolato per sfruttare la forte domanda di pellet. Attraverso la creazione di quattro siti internet, performanti e dal design curato, hanno pubblicizzato la vendita di pellet con offerte molto allettanti e prezzi inferiori rispetto al mercato. La promozione di questi siti avveniva tramite annunci su vari social network, diffondendo rapidamente la notizia e raggiungendo un’ampia platea di potenziali clienti.

Le vittime, convinte dall’apparente professionalità e dalla serietà degli annunci, hanno effettuato pagamenti per acquistare il pellet. In realtà, il prodotto non è mai stato consegnato. Le modalità di pagamento erano scelte con attenzione per rendere difficile il recupero delle somme da parte dei truffati, spesso affidandosi a transazioni non tracciabili o a metodi poco sicuri. La ripetizione del meccanismo su quattro piattaforme diverse ha garantito agli autori di coprire un largo raggio di acquirenti in tempi molto brevi.

Indagini della Sezione operativa e ricostruzione dettagliata delle truffe

Gli agenti della Sezione operativa per la sicurezza cibernetica di Crotone hanno seguito tutte le tracce digitali lasciate dalle attività sospette. Hanno esaminato attentamente le comunicazioni online, i pagamenti effettuati e i dati degli utenti raggirati. Il lavoro di ricostruzione è durato tre anni e ha permesso di seguire la sequenza delle truffe, intervenendo sia a livello informatico che finanziario.

Grazie alla collaborazione con la Procura della Repubblica, diretta dal pm Domenico Guarascio, le autorità hanno chiuso l’indagine individuando quattro residenti di Crotone come responsabili di 26 frodi messe a segno in meno di dieci giorni tra settembre e ottobre 2022. L’ammontare complessivo delle somme sottratte alle vittime sfiora i 20.000 euro. Le indagini hanno dimostrato l’organizzazione accurata e la rapidità con cui gli imputati hanno agito, approfittando dell’emergenza legata alla carenza di pellet.

Le autorità continuano a monitorare le piattaforme online per individuare casi simili e mettere in guardia i consumatori sui rischi delle offerte troppo vantaggiose e di pagamenti effettuati senza verificare attentamente la reputazione del venditore.

Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Rosanna Ricci

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Rosanna Ricci

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