Nel territorio di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, è stata avviata un’inchiesta penale che coinvolge la titolare della Costa Group, società di autotrasporti locale. La Procura ha emanato due decreti di sequestro preventivo nei confronti di Angela Sirianni, rappresentante legale dell’azienda, sotto accusa per il reato di appropriazione indebita nei confronti di una società di noleggio con sede a Torino. Questa vicenda ha preso il via da querele presentate alla procura lametina, a seguito delle quali sono partite le indagini della Guardia di Finanza e della polizia giudiziaria locale.
Inchiesta sulla costa Group a Lamezia terme: i fatti e le segnalazioni iniziali
L’inchiesta si basa su due denunce depositate alla Procura di Lamezia Terme, che hanno messo in moto le verifiche dei militari della Guardia di Finanza del nucleo mobile e della sezione di polizia giudiziaria del gruppo di Lamezia. Le due querele provengono da una società specializzata nel noleggio di mezzi pesanti con sede legale a Torino. Gli investigatori hanno raccolto elementi utili per avviare un procedimento penale contro la titolare della ditta operante nel settore degli autotrasporti.
Gli accertamenti si sono concentrati su 16 contratti di locazione finanziaria riguardanti automezzi pesanti, firmati dalla società di noleggio ma non utilizzati nella maniera prevista dagli accordi. L’indagine ha messo in evidenza delle mancanze nel pagamento delle somme dovute per i contratti, situazioni che hanno fatto scattare il sospetto di appropriazione indebita da parte della titolare dell’impresa lametina. Queste prime risultanze hanno portato alla richiesta e all’emissione di due decreti di sequestro preventivo da parte del tribunale competente.
Dettagli delle irregolarità legate ai contratti di locazione finanziaria e ai mezzi non restituiti
Le indagini approfondite hanno confermato che non sono stati versati i canoni di affitto per 16 automezzi pesanti, tutti oggetto di locazione finanziaria tra la società torinese e la Costa Group. Questi mezzi, in base alle verifiche, non sono stati restituiti ai legittimi proprietari alla scadenza prevista nei contratti. Il comportamento della titolare è considerato dalla Procura come appropriazione indebita, dato che le somme dovute non sono state versate e i mezzi sono rimasti nella disponibilità dell’impresa di trasporti senza titolo.
Il sequestro preventivo ordinato ha interessato proprio questi 16 automezzi, per evitare che la situazione si aggravasse o che i mezzi sparissero. I veicoli sono stati affidati a una persona di fiducia nominata dal giudice per la custodia, in modo da tutelare i diritti della società di noleggio proprietaria dei mezzi. Le accuse rivolte alla legale rappresentante si basano proprio sull’appropriazione di questi beni, situazione che ha innescato il procedimento giudiziario in corso.
Ruolo della procura e degli organi investigativi nella gestione della vicenda
La Procura della Repubblica di Lamezia Terme è l’organo che coordina l’indagine, seguendo le varie fasi di acquisizione delle prove e monitorando l’andamento del processo. Il primo passo sono state le due querele, che hanno permesso di attivare i finanzieri e la polizia giudiziaria, chiamati a effettuare verifiche nei registri contabili e nelle disponibilità dei mezzi pesanti. Sono state controllate le modalità con cui i contratti di noleggio sono stati gestiti e i pagamenti effettuati, evidenziando le irregolarità.
Gli organi di polizia hanno quindi eseguito il sequestro dei mezzi, come deciso dal giudice su richiesta della Procura, per impedire ulteriore dispersione o uso non autorizzato. L’attività giudiziaria proseguirà ora con l’esame delle prove e delle testimonianze per accertare le responsabilità della titolare Angela Sirianni e verificare l’esistenza o meno di altre condotte riconducibili alla stessa vicenda. La collaborazione tra magistratura e forze dell’ordine resta fondamentale per far emergere con chiarezza tutti gli aspetti del caso.
La vicenda continua a essere seguita con attenzione nella zona di Lamezia Terme, mentre si attendono ulteriori sviluppi sul fronte giudiziario. La procedura ha il compito di chiarire le dinamiche che hanno portato alla contestata appropriazione di automezzi aziendali, operazione che ha assunto una rilevanza particolare per il comparto dei trasporti regionali.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi