Home Cronaca Calabria Il ministro Giuli a Crotone: in campo per salvare la colonna di Hera Lacinia dall’erosione
Calabria

Il ministro Giuli a Crotone: in campo per salvare la colonna di Hera Lacinia dall’erosione

Condividi
Il ministro Giuli visita Crotone per proteggere la colonna di Hera Lacinia dall’erosione. - Unita.tv
Condividi

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, si è recato al parco archeologico di Crotone per fare il punto sulla situazione della colonna del tempio di Hera Lacinia, messa a rischio dall’erosione del promontorio di Capocolonna. L’importanza storica del sito ha spinto il ministro a chiedere un rapporto dettagliato sullo stato del terreno, con l’obiettivo di ottenere i fondi necessari per intervenire. Nel corso della visita, Giuli ha visitato gli scavi e ha discusso con le autorità locali e regionali i prossimi passi da seguire.

Capocolonna a rischio: il ministro chiede un piano contro l’erosione

Il promontorio di Capocolonna, a Crotone, ospita i resti del tempio di Hera Lacinia, dove resiste una sola colonna. Ma l’erosione minaccia di compromettere seriamente questo simbolo archeologico. Così, il ministro Giuli ha incaricato Filippo Demma, direttore dell’Istituto dei parchi archeologici di Crotone e Sibari, di preparare una relazione tecnica che spieghi come stanno le cose dal punto di vista idrogeologico. L’obiettivo è capire le cause e l’entità del fenomeno per poter chiedere fondi pubblici mirati a proteggere la colonna e l’area intorno.

La situazione è delicata. Serve un intervento serio e strutturale, perché il sito è fragile e ha un valore storico enorme. La relazione sarà la base per decidere quali lavori fare, dal consolidamento al contenimento della costa, oltre a prevedere controlli costanti per monitorare la situazione. Si punta a evitare danni irreparabili e a salvaguardare un pezzo importante della storia e dell’identità culturale di Crotone e della Calabria.

Antica Kroton: il parco archeologico al centro di un grande progetto

Il parco archeologico di Crotone copre 50 ettari e comprende, oltre alla celebre colonna di Hera Lacinia, diverse aree di scavo inserite nel progetto Antica Kroton. Questa iniziativa vuole valorizzare le testimonianze archeologiche del territorio. Durante la visita, il ministro Giuli ha potuto vedere da vicino i progressi fatti e i lavori che prenderanno il via nei prossimi mesi.

Il progetto mira a recuperare e promuovere il sito come meta culturale e turistica. Per farlo si lavora in sinergia tra ministero, enti locali e Regione Calabria, con risorse dedicate che rispettino la storia del luogo, ma garantiscano anche sicurezza e accessibilità ai visitatori. Scavi e restauri si inseriscono in un più ampio sforzo per rilanciare il patrimonio culturale e urbano di Crotone, soprattutto nella parte nord dell’antica città.

Non si parla solo di archeologia. Il progetto prevede anche di rifunzionalizzare gli spazi, con interventi ambientali, sistemazione delle aree verdi e miglioramento degli accessi. Questi lavori sono fondamentali per riportare interesse attorno al parco e coinvolgere le comunità locali.

Giuli: “La cultura è il cuore della nostra identità”

Nel corso della visita, il ministro Giuli ha definito il parco di Crotone uno dei siti più importanti del Mediterraneo, mettendo in luce il suo valore storico e culturale. Ha descritto con chiarezza il lavoro in corso, sottolineando l’impegno delle istituzioni a tutti i livelli per una gestione concreta e attenta della cultura, che rappresenta un pilastro dell’identità del territorio.

Giuli ha espresso la sua contrarietà a chi banalizza la cultura, ricordando che “è un dovere civico e un impegno pubblico che coinvolge chi lavora sul campo, dalle istituzioni agli operatori museali.” Ha puntato l’attenzione sugli aspetti pratici: progetti esecutivi, cantieri aperti e risultati concreti che dimostrano la volontà di trasformare le risorse in azioni reali.

Ha anche citato la collaborazione con altri enti, come il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per la bonifica e la riqualificazione di alcune aree nel quartiere nord di Antica Kroton. L’idea è liberare il sito da inquinamento e ostacoli, favorendo così la ricerca archeologica e la fruizione pubblica. Una strategia che unisce tutela culturale e miglioramento ambientale e urbano in un’unica visione. Infine, il ministro ha confermato che il progetto procede secondo i tempi previsti.

Con le istituzioni locali: un fronte unito per il Parco Archeologico

Alla visita di Giuli hanno partecipato figure chiave come Wanda Ferro, sottosegretaria all’Interno, Franca Ferraro, prefetta di Crotone, e Vincenzo Voce, sindaco della città. La loro presenza ha sottolineato l’interesse condiviso verso un sito che è un punto di riferimento per la comunità e per le istituzioni.

Durante l’incontro si sono illustrati i dettagli dei lavori in corso, le prospettive per l’area e le sfide da affrontare. Il dialogo tra ministero, amministrazioni locali e organismi territoriali ha avuto un ruolo centrale nel tracciare un percorso comune, necessario per proteggere il patrimonio archeologico e rilanciare la zona.

Questa collaborazione tra i vari livelli di governo è vista come la chiave per garantire continuità e sostenibilità al progetto. Visite istituzionali come questa aiutano a mantenere alta l’attenzione sui beni culturali e a tenere aggiornati i cittadini sulle trasformazioni del territorio.

Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.