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Giovani migranti del Cas Sabir a Crotone: solidarietà a Gaza con uno striscione al Premio Caccuri

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Giovani migranti del Cas Sabir espongono striscione di solidarietà a Gaza al Premio Caccuri. - Unita.tv
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Un gruppo di minori stranieri non accompagnati ospiti del Centro di Accoglienza Straordinaria Sabir di Crotone ha scelto il Premio Letterario Caccuri per un gesto dal forte valore simbolico. Dopo lo spettacolo “Sogna Ragazzo Sogna”, i ragazzi hanno mostrato uno striscione con la scritta “Sogna Gaza Sogna”, un segno di vicinanza al popolo palestinese in un momento di grande tensione. La scena ha catturato l’attenzione di tutti i presenti, aggiungendo una nuova chiave di lettura a una serata già ricca di impegno civile e culturale.

“Sogna Ragazzo Sogna”: un viaggio di speranza raccontato dai ragazzi del Cas Sabir

Lo spettacolo è stato messo in scena dai giovani ospiti del Cas Sabir, provenienti da Pakistan, Egitto, Tunisia, Gambia, Bangladesh e Costa d’Avorio. I ragazzi, tra i 14 e i 17 anni, si sono ispirati alla celebre canzone di Roberto Vecchioni per raccontare, in pochi minuti, la loro esperienza di migranti. Una storia fatta di difficoltà, emozioni e sogni di un futuro migliore.

Prima della performance, un videomessaggio dello stesso Vecchioni ha dato il via alla serata, con parole di incoraggiamento e sostegno. Il pubblico ha seguito con emozione questo racconto intenso, che attraverso teatro e musica ha cercato di far capire cosa significhi affrontare un viaggio pieno di rischi e sacrifici. La canzone ha aggiunto un tocco di profondità e umanità, facendo sentire vicine le speranze di questi giovani.

Lo striscione “Sogna Gaza Sogna”: un silenzioso appello alla pace

Alla fine dello spettacolo, insieme agli operatori del Cas Sabir, i ragazzi hanno mostrato lo striscione “Sogna Gaza Sogna”. Con brevi messaggi hanno condiviso i loro sogni, esprimendo solidarietà alla popolazione di Gaza. La parola “sogna” è diventata un invito alla pace e al rispetto della dignità umana, in un momento segnato da un conflitto doloroso.

In mezzo alle opere del Premio Caccuri, noto per il suo impegno su temi sociali, questo gesto ha colpito gli spettatori, invitandoli a riflettere. Lo striscione ha superato barriere linguistiche e culturali, mostrando come, nonostante le diverse storie personali, questi ragazzi condividano un’umanità comune con chi vive in condizioni difficili nel mondo. Quel momento ha richiamato l’attenzione nei corridoi della manifestazione, sottolineando quanto sia importante esprimere insieme messaggi di pace.

La serata tra memoria e riflessione: il Naufragio Di Cutro

La serata, organizzata dal Premio Letterario Caccuri, ha voluto ricordare anche una tragedia recente e dolorosa: il naufragio di Cutro del 2023. È stato proiettato il docufilm “Cutro, Calabria, Italia” di Mimmo Calopresti, che ripercorre le vicende e le difficoltà legate a quell’evento.

La scelta del docufilm ha dato spessore all’evento, offrendo uno sguardo diretto sulle condizioni dei migranti e sulle sfide dell’accoglienza. Il ricordo del naufragio ha fatto da sfondo emotivo al messaggio dei ragazzi del Cas Sabir, unendo cultura, politica e impegno sociale in una serata ricca di significati. Le immagini di Calopresti hanno mostrato un’Italia che si confronta con una realtà spesso drammatica e complessa.

Immigrazione al centro del dibattito: esperti a confronto

Dopo la proiezione e la performance, è seguito un dibattito sull’immigrazione. A moderare è stata la giornalista Paola Bottero, con la partecipazione del regista Mimmo Calopresti, del presidente della Calabria Film Commission Anton Giulio Grande, del direttore de Il Crotonese Giuseppe Pipita e della presidente dell’associazione Sabir Manuelita Scigliano.

Il confronto ha toccato aspetti concreti e culturali dell’accoglienza, con particolare attenzione alle difficoltà dei minori non accompagnati. I relatori hanno parlato delle sfide nelle comunità di accoglienza, della situazione sociale e dei percorsi di integrazione e tutela. La presenza di figure con ruoli diversi ha favorito un dialogo che ha aiutato a capire le tante sfaccettature di un fenomeno che coinvolge il territorio locale e nazionale.

Le parole dei partecipanti hanno spinto il pubblico a riflettere sul ruolo delle istituzioni e del mondo civile nel dare supporto a chi scappa da guerre e difficoltà. Il dibattito è stato un momento importante per mettere in luce le strategie e i limiti delle politiche attuali, in un equilibrio delicato tra diritti individuali e sicurezza collettiva.

Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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