Un gruppo di europarlamentari appartenenti all’associazione Avs ha fatto visita questa mattina al campo tendopoli di San Ferdinando, dove risiedono numerosi lavoratori migranti impiegati nella raccolta agricola. L’iniziativa, organizzata dall’eurodeputato Domenico Lucano del gruppo The Left, ha l’obiettivo di portare all’attenzione europea le difficoltà e le criticità vissute dagli abitanti del campo.
Eurodeputati sul campo per osservare la realtà dei migranti nelle tendopoli calabresi
La delegazione ha incluso, oltre a Domenico Lucano, anche Ilaria Salis e Benedetta Scuderi del gruppo Green. La visita ha fatto luce su una realtà difficile: centinaia di lavoratori, esposti a condizioni climatiche estreme come il sole cocente, sono costretti a vivere in strutture precarie, senza le fondamentali condizioni igienico-sanitarie. Secondo quanto riportato dalla comunicazione ufficiale dei Verdi-Sinistra, la situazione risulta allarmante a causa delle carenze nei servizi essenziali come l’accesso all’acqua potabile, bagni funzionanti e l’elettricità.
Domenico Lucano, durante il sopralluogo, ha ribadito che “l’obiettivo non è cercare visibilità attraverso il dolore altrui, ma portare alla luce una condizione che merita attenzione istituzionale.” Ha inoltre evidenziato un presunto atteggiamento di complicità da parte della Prefettura di Reggio Calabria nel mantenere lo status quo, senza intervenire con soluzioni concrete per migliorare le condizioni di vita degli abitanti.
Testimonianze dirette dei lavoratori agricoli sulla vita nella tendopoli
Durante l’incontro, diversi lavoratori residenti nella tendopoli hanno preso la parola per descrivere la propria quotidianità. Le loro esperienze hanno messo in evidenza la mancanza di servizi base, condizione che rende ancora più gravosa l’attività lavorativa nei campi, spesso fisicamente impegnativa e svolta in condizioni climatiche avverse. Questi braccianti agricoli hanno raccontato dei disagi dovuti all’assenza di acqua pulita, strutture igieniche, e collegamenti energetici, elementi essenziali per una vita dignitosa.
Le testimonianze dirette dei lavoratori hanno arricchito l’intervento degli europarlamentari, sottolineando come queste problematiche non siano solo numeri o dati, ma esperienze vissute quotidianamente. Le difficoltà legate alla vita nella tendopoli si riflettono inevitabilmente anche sulle condizioni di lavoro nelle campagne calabresi, dove i braccianti svolgono un ruolo cruciale nelle coltivazioni.
Proposta di rilancio dei paesi calabresi con l’inclusione delle comunità migranti
Lucano ha avanzato una proposta concreta per risolvere i problemi legati alla tendopoli: la ripopolazione dei paesi calabresi ormai abbandonati. Questi centri interni della Calabria potrebbero diventare luoghi di accoglienza per le persone che oggi vivono nel campo. L’idea prevede un processo di inclusione sociale che, oltre a restituire dignità agli abitanti della tendopoli, potrebbe portare nuova linfa alle comunità locali, molte delle quali soffrono per la mancanza di residenti.
Secondo Lucano, questa soluzione non si limita a offrire un alloggio più degno, ma punta a integrare questi lavoratori nelle dinamiche sociali e produttive dei paesi, creando legami stabili e opportunità di sviluppo. La rinascita di questi centri calabresi potrebbe rispondere sia alle emergenze abitative sia alla necessità di mano d’opera qualificata nel settore agricolo.
Le proposte della delegazione arrivano mentre continua il dibattito sulle condizioni dei migranti impiegati in agricoltura in Italia, tema al centro dell’attenzione di molte associazioni e istituzioni. La visita a San Ferdinando è un passo nel portare queste questioni davanti alle istituzioni europee e nazionali, con l’intento di sollecitare interventi più efficaci e sostenibili.
Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2025 da Davide Galli