Carlo Calenda non le manda a dire sulla Calabria. Al centro del suo duro intervento, la sanità e i trasporti pubblici, messi in ginocchio da problemi che sembrano non avere fine. Le parole del leader di Azione sono arrivate all’inaugurazione della nuova segreteria regionale del partito a Lamezia Terme. Non sono mancati i riferimenti ai rapporti sempre più tesi con il governatore Roberto Occhiuto, mentre Calenda sottolinea un’intesa ben diversa con la premier Giorgia Meloni.
Sanità in crisi e trasporti fermi: Calenda suona il campanello d’allarme
Durante l’evento, Calenda ha dipinto un quadro preoccupante. Il sistema sanitario calabrese resta in grave affanno, come confermano i recenti fatti drammatici che hanno scosso la regione. Nessun progresso reale nelle riforme o nella gestione degli ospedali, la situazione è «drammatica», ha detto senza mezzi termini. E non va meglio sul fronte dei trasporti pubblici. Secondo lui, mancano interventi concreti per migliorare la mobilità, un nodo cruciale soprattutto nelle zone più isolate.
L’ex ministro ha ribadito che la salute pubblica deve essere la priorità numero uno per la Regione. E invece, ha accusato Occhiuto di ritardi e inefficienze che pagano i cittadini, privati di servizi essenziali che dovrebbero essere garantiti.
Calenda e Occhiuto: rapporti tesi, Meloni scelta privilegiata
Il leader di Azione ha raccontato di aver cercato un confronto con il presidente della Regione, senza però trovare ascolto. Occhiuto, ha spiegato, è troppo preso da altri impegni, lasciando un vuoto tra la politica locale e quella nazionale che vorrebbe collaborare.
Diversa invece la situazione con Giorgia Meloni, con cui Calenda dice di avere scambi più frequenti e un rapporto decisamente più stretto. La premier, a suo avviso, è una figura «molto più importante» sul piano politico e operativo. È una scelta chiara: preferire il dialogo con Roma piuttosto che con la leadership calabrese.
Non sono mancati nemmeno avvertimenti a Occhiuto, invitato a evitare atteggiamenti troppo spavaldi. Calenda ha usato una metafora efficace: «Se fai troppo il bullo, prima o poi ti fai male».
Azione vuole fare sul serio con la Calabria
Calenda ha descritto Azione come un partito pronto a lavorare con rigore e senza pregiudizi sulla situazione calabrese. Si vuole riconoscere ciò che funziona, ma anche denunciare senza sconti le carenze. L’obiettivo è portare l’attenzione sui problemi veri, senza perdere tempo in critiche inutili.
Il leader ha rimarcato la necessità di un cambio di passo, soprattutto per sanità e trasporti, che sono vitali per la vita quotidiana e per lo sviluppo della regione. Senza un impegno concreto da parte della Regione, ha avvertito, sarà difficile vedere miglioramenti reali. Il messaggio è netto: serve un’agenda politica che metta al centro la salute, la mobilità e il benessere dei calabresi, senza lasciare spazio a chiacchiere o immobilismi.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Matteo Bernardi