Home Buonuscita da 1,2 milioni per marco piuri lascia fnm: polemiche in regione lombardia sul caso trenord

Buonuscita da 1,2 milioni per marco piuri lascia fnm: polemiche in regione lombardia sul caso trenord

Marco Piuri lascia la direzione di FNM con una buonuscita di 1,2 milioni di euro, suscitando polemiche politiche e malcontento tra i pendolari per il peggioramento del servizio Trenord.

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Marco Piuri lascia la direzione generale di FNM con una buonuscita da 1,2 milioni di euro, scatenando critiche politiche a causa del peggioramento del servizio Trenord sotto la sua gestione e delle tensioni nella mobilità ferroviaria lombarda. - Unita.tv

L’addio di marco piuri dal ruolo di direttore generale di fnm, la società controllata dalla regione lombardia che detiene metà di trenord, ha acceso un acceso dibattito pubblico. Il manager, già dimessosi dallo stesso ruolo di ad in trenord lo scorso febbraio, riceverà una buonuscita da oltre un milione di euro. La somma e le sue componenti hanno scatenato critiche soprattutto da parte delle opposizioni in consiglio regionale. Il caso fotografa la difficoltà del sistema ferroviario lombardo e le tensioni politiche legate alla sua gestione.

La composizione della buonuscita e il passaggio di consegne in fnm

Marco piuri lascerà la direzione generale di fnm entro metà giugno del 2025. Il suo nome era già uscito dall’incarico ad amministratore delegato di trenord a febbraio dello stesso anno, quando la guida della società ferroviaria era passata ad andrea severini. Alla fine del mandato, piuri incasserà 1,2 milioni di euro, cifra suddivisa in diverse voci. Circa 880 mila euro sono destinati a un incentivo all’esodo, che premia l’abbandono anticipato dell’incarico dirigente. Poi ci saranno 150 mila euro per una consulenza che durerà fino al 31 dicembre 2026. Un importo analogo è previsto per un patto di non concorrenza, cioè per evitare che piuri lavori in società concorrenti. Infine, 20 mila euro saranno corrisposti a seguito di alcune rinunce sottoscritte da piuri stesso. Dal punto di vista organizzativo, la direzione generale di fnm sarà affidata a partire da giugno a monica giuliano.

Un contesto complesso nella gestione ferroviaria lombarda

Questo passaggio di consegne si inserisce in un contesto di gestione complesso. Fnm detiene il 50% di trenord, mentre l’altra metà è nelle mani di ferrovie dello stato tramite trenitalia. Il gruppo ferroviario lombardo ha sempre avuto un ruolo strategico per la mobilità regionale, anche se la qualità del servizio è stata spesso al centro di critiche. La buonuscita a piuri sembra essere una delle ultime questioni a scaldare il dibattito politico attorno all’azienda e alla regione.

Le critiche delle opposizioni e il confronto in consiglio regionale

La cifra di 1,2 milioni di euro ha suscitato reazioni negative di vari esponenti politici, soprattutto tra le opposizioni al governo regionale di centrodestra. Pierfrancesco majorino, capogruppo del pd in consiglio regionale, ha definito la buonuscita “incredibile” invitando piuri a rinunciare all’indennità. Secondo majorino, il dirigente aveva già percepito emolumenti elevati durante il suo mandato. Ha inoltre sottolineato come trenord sotto la guida di piuri abbia registrato un peggioramento nella puntualità e affidabilità rispetto alla gestione precedente. Questi risultati negativi si sono manifestati nonostante l’introduzione di nuovi treni e un’offerta di servizio ridotta.

Nicola di marco, del movimento 5 stelle, ha parlato di un vero e proprio schiaffo ai pendolari lombardi. Ha puntato il dito contro l’incertezza quotidiana dei viaggiatori sul regolare arrivo dei treni e ha ricordato che le risorse pubbliche dovrebbero invece migliorare la mobilità. Inoltre, di marco ha criticato la giunta fontana per aver premiato un manager ritenuto responsabile del peggioramento del servizio con una buonuscita così consistente. La situazione di trenord appare quindi ingarbugliata non solo sul piano operativo ma anche sotto il profilo politico, con ripercussioni dirette sugli utenti.

Tensioni politiche e malcontento tra i pendolari

L’andamento del servizio trenord e l’aumento dello stipendio di piuri

Il dibattito nato quest’anno si collega anche all’aumento salariale deciso per piuri nel novembre 2023. Il suo stipendio era stato alzato del 20%, portandolo a 663 mila euro annui. Questo riconoscimento economico era arrivato in un momento in cui però i principali indicatori della qualità di trenord non mostravano segnali certi di miglioramento. Nel 2024 la puntualità dei treni lombardi si è attestata all’80,2%, valore inferiore rispetto a quello del 2023 e del 2022 .

Questi dati indicano una tendenza al ribasso nell’affidabilità del servizio, nonostante l’arrivo di nuovi convogli acquistati dalla regione lombardia durante le precedenti amministrazioni regionali. La riduzione del servizio e il peggioramento degli orari alimentano contestazioni e malcontento tra i pendolari, mentre la spesa per i dirigenti resta elevata. La gestione di trenord continua a essere un tema centrale nelle discussioni sulla mobilità lombarda e sui fondi pubblici destinati a trasporto ferroviario.