Brindisi intitola istituto a melissa bassi a tredici anni dall’attentato del 2012
Brindisi intitola l’istituto professionale a Melissa Bassi e Francesca Morvillo Falcone, commemorando la memoria della giovane vittima dell’attentato del 2012 e promuovendo legalità e rispetto nella comunità.

Brindisi ha intitolato l’istituto professionale alla memoria di Melissa Bassi, studentessa uccisa nell’attentato del 2012, rinnovando l’impegno della comunità per la legalità e il ricordo delle vittime di violenza. - Unita.tv
A tredici anni dall’attentato che ha portato alla morte della studentessa 16enne Melissa Bassi, oggi Brindisi ha dedicato ufficialmente l’istituto professionale in cui studiava alla sua memoria. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, familiari e della comunità scolastica, confermando quanto quel tragico episodio resti vivo nella città pugliese.
La strage davanti all’istituto: come è successo il 19 maggio 2012
Era una mattina del 19 maggio 2012 quando, intorno alle 7.45, un ordigno esplose davanti all’istututo professionale di stato a Brindisi, situato a pochi metri dal tribunale cittadino. L’esplosione provocò la morte della giovane studentessa Melissa Bassi e provocò ferite ad alcune sue amiche. Dopo anni di indagini, la responsabilità è stata attribuita a Giovanni Vantaggiato, allora 81enne, condannato all’ergastolo per aver progettato e realizzato l’attentato. Quel giorno segnò profondamente la città e il mondo scolastico, interrompendo un normale inizio di giornata con un atto di violenza inaspettato e crudele.
La criminalità e le tensioni a Brindisi
L’attentato si inserisce in un contesto di criminalità e tensioni locali, che hanno visto nelle vittime innocenti un bersaglio tragico e inaccettabile. Brindisi, città dalla forte identità storica e culturale, ha pagato così un prezzo altissimo. L’eco di quell’episodio rimane vivido ancora oggi, con momenti dedicati alla memoria e alla riflessione.
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La cerimonia di intitolazione: i protagonisti e i messaggi
La cerimonia che si è svolta quest’oggi ha avuto come fulcro l’intitolazione formale dell’istituto scolastico. Da ora l’istituto professionale porta il nome “Francesca Laura Morvillo Falcone – Melissa Bassi“, un’accoppiata che unisce due figure simbolo della lotta alla criminalità e della memoria delle vittime. Alla cerimonia erano presenti i genitori di Melissa, la dirigente scolastica Irene Esposito, il sindaco di Brindisi Pino Marchionna, il vicepresidente della commissione antimafia Mauro D’Attis e il prefetto Luigi Carnevale.
I genitori della ragazza hanno espresso la loro volontà precisa nel sostenere questa iniziativa, sottolineando come Melissa rimanga sempre vicina a loro attraverso questo gesto pubblico. “Oggi tutto questo è per lei: se lo merita” hanno detto, dando voce a un dolore che attraversa il tempo ma non si spegne.
Il discorso di d’attis
Il vicepresidente D’Attis ha collegato il ricordo di Melissa a quello di Francesca Morvillo Falcone, sottolineando l’importanza di mantenere forte il legame con la legalità e il rispetto delle regole. Ha inoltre evidenziato il recupero del giardino della scuola, dedicato a Melissa, vandalizzato in passato e ora restituito alla comunità grazie agli interventi del comune e il contributo di Ance, un gesto che ha commosso i presenti e ribadito il valore del ricordo.
Il significato simbolico del gesto per la comunità di brindisi
L’intitolazione dell’istituto rappresenta qualcosa di più di un semplice riconoscimento formale: diventa un luogo in cui la memoria di Melissa convive con la quotidianità degli studenti. Quel nome sulle mura dell’edificio funziona da monito e stimolo per tutte le nuove generazioni a non dimenticare e a riflettere sul valore della vita e il rispetto delle regole civili.
La presenza del sindaco Marchionna e della dirigente Irene Esposito ha rafforzato questa tensione collettiva, con espressioni di vicinanza diretta ai familiari di Melissa. La comunità scolastica si mostra compatta in questa esperienza dolorosa.
Il recupero del giardino vandalizzato vicino alla scuola aggiunge uno spazio fisico e simbolico dove i cittadini possono incontrarsi e ricordare la giovane vittima. Un atto che segue la strada della responsabilità e del rispetto, contro ogni forma di violenza e vandalismo, contribuendo a radicare nella città un senso di appartenenza che non dimentica le sue tragedie.
Oggi Brindisi riafferma un impegno di memoria e legalità che riguarda non solo il passato, ma si proietta nel presente e nel futuro dei suoi cittadini.