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Boom di manager nelle province di sondrio e lecco, mentre milano resta la capitale in lombardia

Crescita dei manager in Lombardia, con un incremento del 3,6% nel 2024, trainata dalle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Sondrio e Lecco mostrano aumenti significativi nell’occupazione dirigenziale.

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La Lombardia registra una crescita significativa di manager, soprattutto nelle province di Sondrio e Lecco, spinta dalle opportunità legate alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, con un aumento dell’occupazione dirigenziale e una lenta ma costante crescita della leadership femminile. - Unita.tv

La Lombardia continua a mostrare una crescita significativa nel numero di manager e dirigenti attivi, con segnali molto chiari soprattutto nelle province di sondrio e lecco. Questo incremento arriva mentre si avvicinano le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, evento che sta già influenzando l’economia regionale. Le aziende lombarde stanno aumentando le assunzioni a livelli alti, non solo nel turismo, ma abbracciando diversi comparti. I dati più recenti, raccolti e presentati durante l’assemblea di Manageritalia Lombardia, evidenziano una trasformazione socioeconomica che coinvolge territori tradizionalmente meno considerati nell’ambito della managerialità.

Crescita dei manager in lombardia e il ruolo delle olimpiadi

Nel 2024 la Lombardia ha visto crescere i dirigenti privati del 3,6%, un aumento superiore alla media nazionale che si attesta al 2,6%. Questo traduce la presenza di quasi 58mila manager attivi in tutta la regione. Milano resta il centro principale con 43mila dirigenti, maggiore concentrazione di ruoli apicali, anche se il loro numero ha segnalato un lieve calo rispetto all’anno precedente.

Le province di sondrio e lecco però sono protagoniste di una crescita fuori dal comune. Sondrio, sede di diverse gare olimpiche, ha registrato un incremento del 6,2%, mentre lecco, principale accesso alla valtellina, ha segnato un +5,7%. La presenza delle competizioni sportive sta quindi portando effetti diretti sull’occupazione manageriale, testimonianza di interventi privati più consistenti. Non tutte le province lombarde mostrano lo stesso andamento: bergamo e mantova registrano una crescita minima, rispettivamente dello 0,8 e dello 0,6%, mentre lodi e pavia mostrano qualche segno negativo, con un calo frazionale dei dirigenti registrati.

Territori a confronto

Sondrio e lecco rappresentano così un “balzo” rispetto alle aree più consolidate come milano. Brescia e como, province con economie forti e diversificate, mostrano incrementi più tradizionali, superiori al 2%, mentre cremonese e pavese segnalano tensioni con diminuzioni contenute. Questi dati confermano l’ipotesi che l’effetto di un grande evento sportivo come le olimpiadi influisce anche sul tessuto economico intorno, stimolando assunzioni di profili dirigenziali per far fronte all’aumento di attività e investimenti.

Distribuzione di genere nei ruoli dirigenziali lombardi

Nel confronto fra uomini e donne nei ruoli apicali della regione, la disparità resta evidente. Gli uomini occupano il 76% delle posizioni da manager, mentre le donne rappresentano soltanto il 24%. Questo divario si accentua in alcune province: sondrio e bergamo sono le meno rappresentate, con percentuali femminili rispettivamente dell’11% e del 13,7%. Al contrario, pavia si distingue per la quota più alta di dirigenti donne, arrivando al 33,6%.

Il confronto con i dati del 2008 mostra qualche progresso: il numero di manager donne in lombardia è raddoppiato, superando il 114% di aumento. In modo più marcato si segnalano pavia e brescia, che hanno visto crescere le dirigenti attive del 542% e del 201,8%. Questo salto testimonia cambiamenti graduali ma costanti nella composizione della leadership femminile. “Nonostante i dati attuali indichino ancora margini ampi di miglioramento, le tendenze confermano un’apertura crescente.”

Note sulla parità

Le province di sondrio e bergamo evidenziano una sfida per la presenza femminile, mentre territori come pavia mostrano risultati positivi. Questo dato può riflettere la differente cultura aziendale e apertura verso la leadership femminile.

Imprese lombarde e l’impatto economico degli eventi sportivi

Il ceo della fondazione Milano-Cortina, andrea varnier, ha evidenziato come molte imprese forti in lombardia abbiano colto l’occasione offerta dalle olimpiadi 2026. Le aziende seguono la manifestazione non solo per la visibilità internazionale, ma anche per rafforzare i loro prodotti e servizi in chiave innovativa. “Milano-Cortina diventa così un banco di prova per rilanciare il made in italy e la sua presenza sui mercati globali, dando spazio a nuovi manager e dirigenti capaci di sostenere questi progetti.”

Le olimpiadi e le paralimpiadi rappresentano uno snodo importante non solo sul piano sportivo ma anche economico e sociale. Attirano risorse e attenzioni internazionali, ma creano anche domanda di professionalità che si estende ben oltre i settori tradizionali come il turismo o l’ospitalità. Si tratta, per molte aziende lombarde, di un’opportunità per migliorare l’organizzazione interna e investire su profili dirigenziali di alto livello.

Il ruolo dei manager nelle aziende lombarde

Il quadro tracciato dai dati del 2024 riflette quindi una regione che cresce anche nei comparti elevati della piramide aziendale. Le città grandi e i territori a vocazione industriale puntano su manager e dirigenti per affrontare nuove sfide e sostenere progetti di rilievo internazionale lontano da semplici trend passeggeri. L’avvicinarsi di eventi importanti produce effetti tangibili e misurabili nel mercato del lavoro.