Un’esplosione ha scosso la tranquillità notturna di Acilia, quartiere del X Municipio romano, nelle prime ore tra domenica 27 e lunedì 28 luglio 2025. Un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere davanti a un’attività commerciale, provocando danni materiali e riaccendendo i riflettori sulle tensioni che attraversano questa parte del litorale romano.
L’attacco esplosivo contro un forno in via cesare maccari
Poco dopo mezzanotte un boato ha svegliato i residenti di via Cesare Maccari, strada ubicata a pochi chilometri da Ostia. Tre persone con il volto coperto hanno lanciato una bomba carta accanto al contatore del gas all’esterno di un forno. L’ordigno è deflagrato causando un forte rumore e alcuni danni al portone dell’attività e a una fioriera posta nei pressi dell’ingresso. Fortunatamente non si sono registrati feriti né è stata compromessa la rete del gas, scongiurando incidenti più gravi.
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e un’ambulanza del 118, pronti a intervenire in caso di emergenze, oltre ai tecnici di Acea chiamati a verificare l’incolumità delle linee energia e gas. Gli operatori hanno ottenuto rapidamente un quadro rassicurante circa la sicurezza della zona, ma il quartiere è rimasto scosso da quanto avvenuto.
Elementi e sospetti legati a contesti criminali
Le uniche tracce al momento sono i testimoni che hanno visto fuggire i tre incappucciati poco prima dell’esplosione. Non è parte del dossier solo il gesto in sé, ma anche i legami della persona titolare dell’attività presa di mira. Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Ostia hanno portato all’attenzione di A.P., un uomo noto alle forze dell’ordine sin dal 2015, arrestato per traffico di stupefacenti, rapina e minacce in un’inchiesta legata a gruppi criminali della zona.
Secondo fonti investigative la donna che gestisce il forno sarebbe compagna di A.P., una connessione che accende ipotesi su un possibile avvertimento rivolto proprio a lui, o un regolamento di conti che affonda le radici in faide tra clan. La rete criminale coinvolta in questi intrecci comprende personaggi di rilievo come Sandro Guarnera, collegato ai Casalesi e ad ambienti camorristici operanti in Acilia, Elvis Demce e Petrit Bardhi, detto Titti, legato in passato al boss Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik.
Indagini in corso e scenario di riferimento per il litorale romano
Gli investigatori mantengono aperte tutte le ipotesi per stabilire il movente dell’attacco. Al momento non si può escludere che la bomba carta sia servita a intimidire, punire o mandare un messaggio tra sodalizi in lotta per il controllo di attività illecite o territori. Le tensioni tra gruppi criminali di Acilia e dintorni non sono mai del tutto sopite, e le cronache giudiziarie della zona descrivono un ambiente dove rivalità e alleanze cambiano spesso e anche le attività commerciali possono diventare obiettivi di atti violenti.
Le forze dell’ordine continuano a raccogliere testimonianze e monitorare i movimenti sospetti di persone già note per episodi criminali. L’intervento rapido dei soccorsi ha contenuto i danni materiali, ma la situazione resta delicata e il quartiere osserva con attenzione l’evolversi delle indagini, mentre si moltiplicano le precauzioni in questo angolo di periferia romana.
Il fermento che accompagna questi episodi evidenzia come i problemi di sicurezza nelle aree intorno al litorale romano richiedano costante attenzione da parte delle autorità e vigilanza sociale per evitare nuove escalation e tutelare residenti e imprese.
Ultimo aggiornamento il 28 Luglio 2025 da Rosanna Ricci
