Blitz della Guardia di Finanza a Napoli: 76 autorimesse multate per parcheggi abusivi

La Guardia di Finanza di Napoli ha sanzionato 76 autorimesse per irregolarità, tra cui occupazione abusiva del suolo pubblico e impiego di lavoratori in nero, nel centro storico e nei quartieri limitrofi.
Blitz della Guardia di Finanza a Napoli: 76 autorimesse multate per parcheggi abusivi Blitz della Guardia di Finanza a Napoli: 76 autorimesse multate per parcheggi abusivi
Blitz della Guardia di Finanza a Napoli: 76 autorimesse multate per parcheggi abusivi - unita.tv

La Guardia di Finanza di Napoli ha recentemente condotto un’operazione mirata a contrastare le irregolarità nel settore delle autorimesse, portando a sanzioni per 76 attività nel centro città. Questo intervento si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per il fenomeno dei parcheggi abusivi, che ha visto un incremento significativo in concomitanza con l’afflusso turistico nella città partenopea. Le indagini hanno rivelato pratiche scorrette da parte di alcuni gestori di garage, che hanno abusato degli spazi pubblici, creando disagi per la circolazione e la sicurezza stradale.

Indagini e sanzioni: il lavoro della Guardia di Finanza

Negli ultimi due mesi, i militari delle Fiamme Gialle hanno effettuato un monitoraggio approfondito delle autorimesse situate in diverse zone di Napoli, tra cui il centro storico e i quartieri di Porto, Mercato, San Lorenzo, Chiaia e Santa Lucia. Le indagini hanno portato alla scoperta di pratiche illecite da parte di alcuni titolari di garage, che, per aumentare i posti disponibili e massimizzare i profitti, hanno occupato abusivamente spazi esterni ai loro locali. Questo ha comportato la sanzione di 76 gestori, con un totale di 109 violazioni contestate, tra cui l’occupazione non autorizzata del suolo pubblico e l’esposizione di insegne pubblicitarie senza permesso.

Le autorimesse controllate si sono rese protagoniste di comportamenti scorretti, come il parcheggio di veicoli in doppia fila e l’occupazione di marciapiedi e stalli riservati. Per ottimizzare lo spazio, alcuni gestori hanno addirittura utilizzato sedie e coni stradali per delimitare aree di sosta, creando confusione e pericoli per gli automobilisti. Le sanzioni previste per queste violazioni variano da 173 a 694 euro per ogni veicolo parcheggiato abusivamente, e da 430 a 1.731 euro per l’uso di insegne non autorizzate.

Sicurezza stradale compromessa: le conseguenze delle irregolarità

Le irregolarità riscontrate non si limitano solo all’occupazione abusiva degli spazi pubblici, ma includono anche la collocazione di insegne pubblicitarie in posizioni pericolose. Molti gestori hanno esposto i propri cartelli in prossimità di incroci e rotatorie, compromettendo la visibilità e creando potenziali situazioni di rischio per la circolazione stradale. Queste pratiche non solo violano le normative vigenti, ma mettono anche a repentaglio la sicurezza degli utenti della strada, generando confusione e distrazione tra gli automobilisti.

Le autorità competenti hanno quindi avviato un’azione di rimozione delle opere abusive a spese dei trasgressori. In alcuni casi, i responsabili sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per violazioni più gravi, come previsto dall’articolo 633 del Codice Penale. L’operazione della Guardia di Finanza si propone di ripristinare la legalità e garantire un ambiente più sicuro per tutti.

Lavoratori in nero e irregolarità fiscali: un quadro preoccupante

Oltre alle violazioni legate ai parcheggi abusivi, le indagini hanno rivelato anche problematiche relative all’impiego di lavoratori in nero. Nella maggior parte delle autorimesse controllate, sono emerse irregolarità nella registrazione e trasmissione dei corrispettivi telematici, un aspetto cruciale per la trasparenza fiscale. Questo fenomeno non solo danneggia l’economia locale, ma crea anche una concorrenza sleale nei confronti di chi opera nel rispetto delle normative.

La presenza di dieci lavoratori in nero è un ulteriore segnale di come alcune autorimesse gestiscano le loro attività al di fuori delle regole stabilite. Questo tipo di sfruttamento non solo compromette i diritti dei lavoratori, ma contribuisce anche a un clima di illegalità che mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. La Guardia di Finanza, attraverso queste operazioni, intende combattere con fermezza tali pratiche, promuovendo un mercato più equo e sicuro per tutti.

Â