Una tragedia ha colpito la città di rende, in provincia di cosenza, dove una bambina di otto anni è morta annegata nella piscina del parco acquatico santa chiara. L’intervento immediato dei soccorritori non è bastato a salvare la piccola vittima. Le autorità hanno avviato le indagini per chiarire con precisione cosa sia successo.
Il dramma nel parco acquatico santa chiara a rende
La tragedia si è consumata all’interno del parco acquatico santa chiara, una struttura frequentata da famiglie e bambini durante le giornate estive. Secondo quanto ricostruito fino ad ora, la bambina stava giocando in acqua quando ha improvvisamente accusato un malore che l’ha portata ad annegare. I presenti hanno subito dato l’allarme e sul posto sono arrivati i sanitari del 118 con tempestività.
Nonostante i tentativi di rianimazione messi in atto dal personale medico intervenuto, la situazione si è rivelata irreversibile e per la piccola non c’è stato nulla da fare. La notizia ha scosso profondamente tutta la comunità locale che si stringe intorno alla famiglia colpita dal lutto.
Intervento dei soccorsi e prime operazioni sul luogo
I sanitari giunti al parco hanno provveduto ad effettuare tutte le manovre necessarie per cercare di salvare la bambina ma senza esito positivo. Il personale medico ha lavorato con urgenza mentre veniva allertata anche l’autorità giudiziaria competente per gestire gli aspetti legali della vicenda.
L’area della piscina è stata messa sotto sequestro momentaneo dai carabinieri della compagnia di rende che hanno iniziato a raccogliere testimonianze dai testimoni presenti al momento dell’incidente. Ogni dettaglio potrebbe essere fondamentale per ricostruire quello che effettivamente è accaduto nelle ore precedenti alla tragedia.
Le indagini affidate ai carabinieri della compagnia di rende
Le forze dell’ordine stanno conducendo un’indagine approfondita volta a stabilire con chiarezza le cause esatte dell’annegamento della bambina. Al momento, secondo una prima sommaria ricostruzione raccolta dagli investigatori, sembra che il malore improvviso abbia impedito alla piccola di emergere dall’acqua causando così il tragico epilogo.
Gli agenti stanno ascoltando testimoni oculari tra adulti e bambini presenti nel parco quel giorno per capire se vi siano state eventuali negligenze o problemi strutturali nella gestione delle piscine o nei sistemi di sicurezza adottati dalla struttura stessa.
Proseguo delle indagini
Il lavoro degli investigatori proseguirà nei prossimi giorni fino ad avere un quadro completo degli eventi ed eventualmente individuare responsabilità precise legate al caso drammatico accaduto nel cuore della calabria.