San Costantino Albanese, un piccolo paese ai piedi del Pollino al confine tra Basilicata e Calabria, si trasforma in un punto d’incontro per registi, documentaristi e musicisti internazionali. La piccola comunità arberesh ospita la Scuola internazionale di etnografia audiovisiva, un laboratorio dedicato alla narrazione delle culture minoritarie attraverso il cinema e la musica.
San Costantino Albanese: un borgo che diventa set internazionale
San Costantino Albanese, nonostante i pochi abitanti, è al centro di un’iniziativa che richiama personaggi internazionali del mondo del cinema e dell’etnomusicologia. In questi giorni, fino al 3 agosto, le sue strade sono frequentate da registi come Pat Collins, con oltre 30 film alle spalle, antropologi e docenti universitari come Magali De Ruyter, etnomusicologa dell’Università di Parigi VIII, e la documentarista Rossella Schillaci, conosciuta per le sue importanti opere sulla Basilicata.
Questa presenza di esperti si inserisce in una summer school rivolta a dodici film-maker provenienti da tutto il mondo. L’obiettivo è creare una narrazione corale che rifletta la cultura e le tradizioni della comunità arberesh locale, valorizzando la sua identità attraverso strumenti audiovisivi. Il paesino diventa quindi un laboratorio di produzione culturale e uno spazio dove tradizioni si raccontano attraverso occhi esterni, intrecciando memoria e contemporaneità.
La scuola internazionale di etnografia audiovisiva e i suoi partner accademici
La summer school internazionale è promossa dall’associazione Squilibri in collaborazione con il Laboratorio di Etnografia Audiovisiva dell’Università degli Studi di Milano. Al progetto partecipano anche l’Università degli Studi di Cagliari e il Granada Center for Visual Anthropology dell’Università di Manchester.
Questa rete accademica supporta la formazione dei film-maker utilizzando il metodo dell’etnografia audiovisiva per raccontare in modo diretto e sensibile le peculiarità culturali della comunità. Sono previsti anche numerosi appuntamenti serali con proiezioni aperte al pubblico, che permettono agli abitanti e ai visitatori di seguire da vicino come si costruiscono i racconti audiovisivi legati al territorio.
Il progetto rientra nell’iniziativa più ampia intitolata “il borgo dei suoni”, realizzata con il sostegno finanziario della Regione Basilicata e il patrocinio del Comune di San Costantino Albanese. L’evento mira a far emergere e valorizzare la ricchezza culturale delle minoranze linguistiche e delle tradizioni musicali del luogo.
La seconda edizione del festival suoni di minoranza: musica e identità in primo piano
Dopo la Scuola internazionale, dal 9 al 22 agosto 2025, sarà la volta della seconda edizione del festival “Suoni di minoranza”. La manifestazione mette al centro le musiche delle comunità linguistiche minoritarie italiane, con la partecipazione di numerosi gruppi provenienti da diverse regioni del paese.
Il festival prevede concerti ed eventi di rilievo. Tra gli ospiti più attesi ci sono il cantautore napoletano Enzo Gragnaniello, che si esibirà il 13 agosto, e Enzo Avitabile insieme ai Bottari di Portico, protagonisti il 22 agosto. Questi appuntamenti offrono una vetrina importante per le espressioni musicali che conservano e rinnovano tradizioni locali, contribuendo alla salvaguardia delle lingue e dei patrimoni culturali italiani meno conosciuti.
Le iniziative di San Costantino Albanese, con la scuola e il festival, rafforzano il ruolo del borgo come luogo di incontro e scambio per chiunque voglia studiare, raccontare e ascoltare il valore delle minoranze linguistiche attraverso l’audiovisivo e la musica tradizionale.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Elisa Romano