Antonio Pucillo, figura di rilievo per la diaspora lucana in Venezuela, è deceduto a Caracas all’età di 82 anni. Presidente dell’Associazione Basilicata in Venezuela, Pucillo ha segnato la storia della comunità lucana all’estero. La notizia è stata confermata da Luigi Scaglione, presidente del Centro studi internazionali lucani nel mondo, che ne ha tracciato un dettagliato profilo. La sua vita testimonia la determinazione di molti emigranti lucani che hanno cercato fortuna e stabilità in Sud America, mantenendo saldi legami con la terra d’origine.
Dal piccolo paese di Pescopagano alla leadership nella diaspora lucana
Antonio Pucillo nasce a Pescopagano, in Basilicata, e negli anni ‘70 decide di trasferirsi in Venezuela, spinto dal desiderio di costruirsi un futuro migliore. Lontano dalla sua terra, si impone rapidamente nel mondo bancario locale, raggiungendo posizioni di alta responsabilità. La sua carriera lo porta a diventare dirigente in una grande azienda imprenditoriale venezuelana. Il percorso di Pucillo riflette l’esperienza di molti lucani che hanno affrontato il salto verso una nuova vita, superando sfide e difficoltà.
Nonostante i successi professionali, Pucillo mantiene sempre un forte legame con la Basilicata. Tornava spesso in Italia, aggiornando i suoi rapporti con la comunità e contribuendo alla coesione tra gli emigrati. Il suo nome è legato alla costituzione della Federazione dei lucani in Venezuela, assieme a figure di spicco come Ignacchitti e Marinaro. Questa federazione ha rappresentato un punto di riferimento per tanti lucani, un luogo dove riconnettersi e tutelare i diritti degli emigrati.
Un impegno costante per la comunità e la difesa dei lucani all’estero
Alla direzione dell’Associazione Basilicata in Venezuela, Pucillo ha promosso iniziative concrete per migliorare la vita della comunità lucana in Sud America. Tra queste, la creazione di un ambulatorio medico accessibile a tutti gli italiani residenti in Venezuela, fondamentale in un contesto segnato da difficoltà economiche e sanitarie sotto il governo Maduro. La presenza di strutture sanitarie per gli emigrati ha rappresentato un’importante rete di supporto.
Nel corso degli anni, Pucillo si è speso nelle assemblee dedicate ai lucani nel mondo, difendendo con forza i diritti economici della comunità spesso trascurati dalle autorità locali e nazionali. In numerose occasioni ha denunciato silenzi e mancata attenzione da parte delle istituzioni, occupandosi di tutelare chi si trovava in condizioni di maggior disagio. Questa attività gli ha valso riconoscimenti e rispetto tra i connazionali, che lo vedevano come un portavoce affidabile e determinato.
La sua scomparsa lascia un vuoto nella rete associativa lucana in Venezuela, dove aveva creato legami solidi e duraturi. Antonio Pucillo resta un esempio di dedizione e cuore rivolto alla sua terra, nonostante le distanze e le difficoltà del vivere all’estero. La sua storia si intreccia con quella di tante famiglie che si sono radicate lontano dalla Basilicata senza dimenticarla.
Ultimo aggiornamento il 7 Agosto 2025 da Davide Galli