La diga del Camastra, cuore dell’approvvigionamento idrico lucano, si prepara a cambiare volto. Un intervento in arrivo permetterà di alzare di 2 metri il livello massimo d’acqua, aggiungendo 3 milioni di metri cubi alla capacità di invaso. L’obiettivo è rafforzare le riserve d’acqua potabile, dopo i problemi che si sono fatti sentire lo scorso autunno. Il progetto nasce da esigenze tecniche e normative, con l’intento di garantire più sicurezza e scorte alla regione.
Manutenzione straordinaria e sicurezza antisismica: via all’appalto
Il Commissario straordinario di Governo, Vera Corbelli, ha dato il via libera a un appalto per i lavori di manutenzione straordinaria dello sfioratore superficiale numero 1 della diga. Si tratta di un intervento che prevede anche il consolidamento antisismico della struttura, indispensabile per mantenere stabile e sicuro l’impianto. Il costo complessivo sfiora i 2,5 milioni di euro, una spesa che risponde alle direttive della Direzione Generale per le Dighe.
Lo sfioratore superficiale è un pezzo fondamentale per regolare il livello dell’acqua. La manutenzione non solo migliorerà la struttura, ma permetterà anche di adeguarla a norme più rigide. Questo è il primo passo per aumentare la capacità di invaso e mettere in sicurezza la diga. Il lavoro fa parte di un programma più ampio, che punta ad aumentare gradualmente il volume massimo di acqua immagazzinabile.
L’autunno della crisi idrica e il ruolo chiave della diga
Lo scorso autunno la diga del Camastra è stata al centro di una crisi che ha toccato Potenza e una trentina di comuni vicini. Il livello dell’acqua era crollato, mettendo in pericolo la fornitura potabile. Quel momento ha messo in luce la necessità di interventi rapidi per ampliare e mettere in sicurezza il sistema idrico regionale.
Già a febbraio, dopo i lavori fatti nei mesi precedenti, è stato autorizzato un aumento di 2 metri della quota d’invaso. La capacità è salita da 9 a 11,5 milioni di metri cubi. Ora si punta a un ulteriore incremento: la soglia massima passerà da 526,60 a 528,60 metri sul livello del mare. Questo si traduce in 3 milioni di metri cubi d’acqua in più da conservare.
Avere più spazio per l’acqua significa poter fare scorte nei mesi invernali, quando piove di più. Così la riserva sarà pronta a coprire i periodi più secchi, evitando situazioni di emergenza come quelle vissute di recente.
Più acqua, meno preoccupazioni: cosa cambia per la Basilicata
Pasquale Pepe, vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Basilicata, ha sottolineato l’importanza di questo aumento di capacità. “Un terzo in più di riserve significa più protezione per la popolazione in caso di siccità.”
Una fornitura d’acqua più stabile vuol dire più tranquillità per i comuni coinvolti e per Potenza. Il traguardo si raggiungerà continuando a investire nel recupero e nel miglioramento delle dighe esistenti. Così si potrà raccogliere tutta l’acqua disponibile durante le stagioni umide, senza più limitazioni dovute a vecchie regole o strutture obsolete.
Un sistema più affidabile aiuterà anche a gestire meglio le risorse idriche della regione. In questo modo si eviteranno emergenze che mettono a dura prova cittadini e servizi pubblici. Questi lavori sono un pezzo importante per costruire un servizio idrico più solido e resistente alle sfide del clima.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Matteo Bernardi