Il poliziotto lucano Francesco D’Onofrio torna nella sua città natale, Sant’Arcangelo , dopo le gravi ustioni riportate durante un intervento di soccorso a Roma. La sua storia di coraggio si lega a quella di una comunità che lo accoglie con calore e riconoscenza, mentre continua il difficile percorso di guarigione.
Il dramma dell’incendio e le condizioni di Francesco D’Onofrio
Il 4 luglio scorso, Francesco D’Onofrio ha rischiato la vita per prestare soccorso in un incendio divampato a un distributore di carburante nella capitale. Durante l’operazione ha riportato ustioni estese sul 30% del corpo, con una parte significativa di terza grado. Da allora è stato ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma, dove ha ricevuto cure intensive, superando diversi momenti critici.
Le condizioni del poliziotto restano serie. La prognosi indica almeno 60 giorni di recupero, con un periodo durante il quale dovrà affrontare ulteriori trattamenti medici. Nonostante le lesioni profonde, la forza di volontà di Francesco emerge come elemento distintivo. La famiglia è rimasta al suo fianco, garantendo un sostegno continuo e motivante.
Il trasferimento a Sant’Arcangelo rappresenta un passaggio importante. Consentirà a Francesco di riposare circondato dai familiari e dalla comunità che gli è vicina. Le cure saranno seguite, anche se ora l’ambiente più familiare offrirà sostegno emotivo cruciale per il proseguimento della sua riabilitazione.
L’accoglienza di Sant’Arcangelo e il riconoscimento delle istituzioni
La città di Sant’Arcangelo ha atteso il ritorno di Francesco con grande emozione. Il sindaco Salvatore La Grotta ha guidato la cerimonia di accoglienza, affiancato da centinaia di cittadini che si sono radunati per esprimere gratitudine e solidarietà. L’evento ha avuto un tono molto sentito, segno dell’affetto che una comunità intera nutre verso un suo rappresentante che ha messo a rischio la propria vita per gli altri.
Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha voluto sottolineare l’importanza simbolica di questo momento, definendo Francesco un esempio di dignità e determinazione. Nel messaggio ufficiale, ha reso omaggio al servizio reso allo Stato e ha evidenziato il senso di orgoglio che l’intera Basilicata prova per un giovane che ha saputo reagire con coraggio di fronte all’avversità.
Le istituzioni locali hanno ribadito il loro supporto, impegnandosi nel seguire da vicino ogni fase della convalescenza e nel valorizzare il ruolo di Francesco come testimonianza di servizio pubblico. L’accoglienza rappresenta anche un modo per rafforzare il legame tra cittadini e forze dell’ordine, attraverso il riconoscimento concreto del sacrificio personale.
Un percorso di guarigione ancora aperto tra speranze e sfide
La ripresa di Francesco D’Onofrio non sarà rapida né semplice. Le ferite fisiche rimangono profonde, e il periodo post-ricovero richiederà controlli continui e trattamenti specifici per favorire la rigenerazione dei tessuti. Le ustioni di terzo grado in particolare comportano un alto rischio di complicanze, che solo la costanza delle cure potrà mitigare.
Oltre all’aspetto sanitario, grande importanza assume la dimensione psicologica. Il trauma subito può portare a difficoltà emotive che richiederanno un supporto adeguato. La famiglia e la comunità di Sant’Arcangelo offrono una rete di sostegno fondamentale per la stabilità di Francesco.
Il caso ha inoltre acceso l’attenzione sulle condizioni di chi presta soccorso in situazioni pericolose, ricordando il valore di questi interventi e la necessità di tutela e riconoscimento a chi rischia la propria vita. Francesco è diventato un simbolo, e la sua vicenda alimenta un dibattito sul valore della dedizione quotidiana delle forze di polizia.
Nel corso delle prossime settimane si seguiranno gli sviluppi medici e i progressi nella riabilitazione. Il ritorno a casa rappresenta un momento importante per il morale, ma il cammino verso la completa guarigione resta impegnativo. La storia di Francesco continua a coinvolgere tutta la Basilicata, che resta vicina a un figlio che ha pagato un prezzo alto per servire lo Stato.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Davide Galli