I Libbàni di Maratea protagonisti al Padiglione Italia all’Expo Osaka 2025, tra tradizione e sostenibilità

I Libbàni di Maratea brillano al Padiglione Italia di Expo Osaka 2025. - Unita.tv

Giulia Rinaldi

27 Agosto 2025

L’antica arte della lavorazione dei libbàni, corde vegetali tipiche di Maratea, si rinnova in chiave contemporanea e sostenibile. Questo patrimonio culturale locale viene presentato all’Expo di Osaka 2025, nel Padiglione Italia, attraverso la mostra “Motherland – Il futuro del racconto terrestre” curata dall’Apt per la Regione Basilicata. L’iniziativa mette in luce un intreccio di tradizione mediterranea e innovazione tramite artigianato, design e turismo esperienziale.

I Libbàni: un’antica tradizione rivive con materiali naturali e tecniche artigianali

I libbàni sono corde vegetali realizzate a mano con fili d’erba, una pratica artigianale radicata a Maratea e attiva fino alla fine degli anni Settanta. Queste corde, nate dall’uso quotidiano e dalla necessità di materiali naturali per diverse applicazioni, oggi vengono recuperate e reinterpretate in chiave contemporanea. La lavorazione mantiene vive tecniche tradizionali, inserendosi in un contesto di sostenibilità ambientale grazie all’uso esclusivo di fibre naturali.

La forma e la funzione dei libbàni variano secondo le esigenze artigianali, conservando un tratto di peculiarità culturale che racconta la vita delle comunità mediterranee. Il recupero di questa pratica coinvolge non solo la conservazione delle tecniche originali, ma anche la sperimentazione con materiali e design aggiornati, trasformando i libbàni in prodotti attuali e utilizzabili nel quotidiano. La manualità richiesta per intrecciare queste corde ha un valore artigianale preciso, tramandato da generazioni.

L’Expo Osaka 2025 e la mostra “Motherland”: il racconto mediterraneo nel Padiglione Italia

All’Expo di Osaka 2025 la Regione Basilicata partecipa con uno spazio nel Padiglione Italia, ospitando la mostra “Motherland – Il futuro del racconto terrestre”. L’esposizione, curata dall’Apt, presenta il percorso di recupero dei libbàni come simbolo culturale e produttivo della Basilicata e del Mediterraneo.

L’evento offre una vetrina globale per mostrare pratiche artigianali legate alla natura e alla tradizione in chiave contemporanea, valorizzando processi culturali mediterranei che non si limitano alla conservazione ma si aprono all’incontro con linguaggi artistici e tecnologici. Il progetto della Basilicata si inserisce in una rete internazionale che crea connessioni multidisciplinari, mettendo in relazione artigiani, designer e artisti di diversi settori.

La mostra indaga il rapporto tra uomo e territorio, unendo antichi saperi a visioni attuali. In questo contesto, il libbàno diventa un mezzo di comunicazione culturale, trasmettendo l’identità di un luogo e di una comunità nota per le sue lavorazioni manuali. La presenza a Osaka rafforza il riconoscimento di queste pratiche come patrimonio vivo, capace di coinvolgere il pubblico globale con un messaggio di autenticità e attenzione all’ambiente.

La Nuova Libbaneria Mediterranea e il turismo esperienziale tra arte, design e artigianato manuale

Il progetto Nuova Libbaneria Mediterranea raccoglie l’eredità dei libbàni e la sviluppa in modo articolato, promuovendo residenze creative con designer, artisti, musicisti e iniziative pubbliche dedicate alla divulgazione. Questo modello favorisce esperienze multidisciplinari che permettono al pubblico di entrare in contatto diretto con la manifattura, stimolando un’interazione attiva con la cultura locale e le sue radici.

L’artigianato prodotto è completamente manuale e utilizza solo materiali eco-sostenibili, valorizzando un ciclo produttivo a basso impatto ambientale. Il design dei prodotti riflette una sensibilità contemporanea che rende queste corde più che semplici strumenti: diventano oggetti con valore estetico e narrativo. Il turismo esperienziale legato a questa pratica rappresenta un’opportunità per il territorio, favorendo visite e laboratori immersivi che aumentano l’attrattività.

Le esperienze proposte dal progetto, come ha spiegato l’assessore Mariastella Gambardella di Maratea, “promuovono la conoscenza e il rispetto del patrimonio locale.” Queste attività rilanciano la filiera artigianale e creano occasioni di dialogo diretto tra ospiti e artigiani, generando un rapporto più vicino con la storia e l’identità di quei luoghi. Il turismo esperienziale non è solo un modo per attrarre visitatori, ma un mezzo per rafforzare comunità e tradizioni autentiche, aprendo anche nuovi sbocchi di mercato per produzioni eco-compatibili.

L’esposizione a Osaka e la rete di collaborazioni internazionali agiscono da volano per queste attività, offrendo una piattaforma globale da cui rilanciare interesse e diffusione dei libbàni. Gli artigiani di Maratea portano così la loro storia oltre i confini nazionali, mostrando come il recupero di antiche pratiche possa integrarsi con design contemporaneo e turismo responsabile. L’approccio unisce radici culturali e nuove opportunità lavorative per un futuro più sostenibile.

Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi