A banzi, nel potentino, si prepara la prima edizione di foodies – festival della ruralità, un evento pensato per mettere in luce l’identità dei territori attraverso il cibo. L’iniziativa vuole connettere la storia locale con le prospettive future, valorizzando prodotti, tradizioni e realtà agricole presenti nella zona. La manifestazione si svolgerà dal 18 al 20 luglio 2025 e punta a diventare un punto di riferimento per chi segue la cultura gastronomica e rurale del sud italia.
Il ruolo del cibo nel legame tra storia e territorio
Foodies si propone di raccontare la storia di un territorio usando gli ingredienti tipici e le produzioni locali come veicolo culturale. Questa scelta nasce dalla consapevolezza che il cibo rappresenta più di un semplice nutrimento, ma da sempre è testimone delle trasformazioni sociali, economiche e ambientali che hanno segnato un luogo. Nel caso di banzi e della basilicata, parlare di cibo significa anche raccontare il rapporto tra tradizione contadina e sviluppo contemporaneo.
La manifestazione viene promossa dal gal lucus esperienze rurali, un gruppo d’azione locale che opera nelle aree interne della basilicata, con l’obiettivo di salvaguardare e rilanciare le radici rurali attraverso iniziative concrete. Foodies si struttura come laboratorio dove le esperienze, i prodotti e le conoscenze del passato si intrecciano con nuove idee per sostenere e far crescere il tessuto agricolo e gastronomico.
Il festival intende creare occasioni di confronto tra produttori, cittadini, esperti e operatori del settore, oltre a offrire momenti di intrattenimento e formazione. I partecipanti potranno scoprire da vicino i processi produttivi, il significato culturale delle ricette tradizionali e le nuove sfide legate allo sviluppo sostenibile nelle aree rurali.
Programma dettagliato e appuntamenti chiave
Il calendario di foodies parte venerdì 18 luglio con una tavola rotonda dal titolo “Cibo e territorio: la forza delle radici”. Qui si discuterà dell’importanza del legame tra cultura alimentare e identità locale. Tra gli ospiti principali figura vincenzo tiri, maestro pasticcere di fama internazionale, conosciuto per la sua interpretazione dell’arte dolciaria lucana. La giornata proporrà anche lo show cooking “La basilicata in cucina”, un momento dedicato alla preparazione di piatti tipici, e si chiuderà con il concerto della band skanderground.
Sabato 19 luglio sarà dedicato a temi ancora più variegati. In programma lo show cooking con gabriele bonci, fornaio romano che ha innovato il mondo della panificazione usando grassi animali alternativi, proponendo un modo diverso di lavorare lieviti e dolci. Nel pomeriggio si terrà l’incontro “Restare in basilicata: opportunità, futuro e sfide”, pensato per approfondire le possibilità dei giovani nelle aree interne. Seguiranno laboratori sensoriali di cucina che stimoleranno l’uso dei sensi per conoscere meglio i prodotti locali. In chiusura della giornata, una degustazione guidata di ricotta condotta direttamente dai produttori del territorio.
La domenica, 20 luglio, il programma si concentrerà su alimentazione sana e pratiche agricole sostenibili. È previsto un laboratorio sulla nutrizione equilibrata, con approfondimenti rivolti a un pubblico ampio e a chi opera nel campo dell’educazione alimentare. Seguirà un incontro sull’agricoltura biologica, che farà luce sui metodi e sulle implicazioni ambientali e sociali di questa pratica.
Obiettivi e visione del gal lucus esperienze rurali
Nicola vertone, presidente del gal lucus esperienze rurali, spiega chiaramente la volontà che anima foodies: “non solo raccontare il patrimonio enogastronomico, ma dare vita a una sua rappresentazione concreta, capace di coinvolgere e rigenerare il territorio.” Il festival vuole essere un ponte tra la tradizione che ha costruito l’identità locale e un futuro aperto a innovazioni e cambiamenti, senza perdere il legame con le radici.
Il gal lavora da anni per sostenere le comunità rurali della basilicata, creando opportunità di sviluppo che tengano conto delle specificità locali. Con foodies si punta a mettere in scena queste esperienze e a stimolare un dialogo tra chi produce, chi studia, chi lavora e chi vive nei territori. L’intento è di consolidare una rete che unisca cultura, economia e società rurale, coinvolgendo un pubblico ampio e variegato.
Questa prima edizione, ospitata a banzi, costituisce un momento importante per far emergere tematiche legate alla ruralità e all’alimentazione, questioni al centro di molti dibattiti attuali. Il festival non si limita a un evento isolato, ma apre un percorso per la valorizzazione duratura del patrimonio locale, sostenendo sia le tradizioni sia le nuove generazioni.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi