A Laurenzana va in scena un omaggio teatrale a Michele Parrella, poeta lucano errante tra le città d’Europa

Omaggio teatrale a Michele Parrella, poeta lucano, a Laurenzana. - Unita.tv

Rosanna Ricci

27 Agosto 2025

Un evento culturale promosso dal Consiglio regionale della Basilicata porta a Laurenzana una rappresentazione teatrale dedicata al poeta Michele Parrella, figura significativa ma poco celebrata della letteratura lucana del XX secolo. L’opera racconterà il percorso umano e artistico del poeta, mettendo in luce la sua scrittura fuori dalle convenzioni e il legame profondo con i luoghi visitati durante la sua vita.

Il significato della scelta di laurenzana come cornice per ricordare Michele Parrella

Laurenzana, piccolo centro della Basilicata, è il paese natale di Michele Parrella, dove nacque il 17 ottobre 1929. Questa località diventa così teatro naturale per l’evento che vuole riportare alla memoria la vita e le opere di un poeta che, pur avendo viaggiato molto, mantiene un legame saldo con le radici lucane. Il Consiglio regionale della Basilicata sostiene questa iniziativa con l’intento di valorizzare un patrimonio culturale poco conosciuto e di rafforzare l’identità della regione attraverso figure letterarie di rilievo locale.

Il gesto di far tornare Parrella simbolicamente a Laurenzana serve anche a sottolineare quanto la poesia e la vicenda umana del poeta rappresentino un punto di riferimento per la comunità. La presenza di Nicola Coluzzi, Dirigente Generale del Consiglio regionale, conferma l’importanza istituzionale dell’evento. Laurenzana, sede dell’appuntamento, diventa luogo di riflessione sulle radici e sulle strade che attraversano la vita di un artista che ha scelto di spostarsi continuamente, ma senza perdere mai l’attaccamento alla sua terra d’origine.

La figura di Michele Parrella: un poeta errante e controcorrente

Michele Parrella è ricordato per un’esistenza caratterizzata da un continuo movimento tra varie città europee: da Monaco di Baviera a Parigi, da Berlino a Firenze, passando per Matera e Roma. Questo vagabondare non fu solo fisico, ma anche artistico. La sua scrittura ha sempre rifiutato le consuete forme di pubblicazione e celebrazione. Parrella non amava mostrarsi in pubblico né ostentare il proprio lavoro, preferendo invece vivere e scrivere con onestà e autenticità.

La sua scelta di non edere le poesie corrisponde a un rifiuto delle convenzioni letterarie e sociali del suo tempo. Per lui la poesia era soprattutto esperienza e riflessione personale, non uno strumento di fama o successo. Questo atteggiamento si distingue nettamente da quello di altri autori celebri del Novecento, contribuendo a farne una figura poco convenzionale all’interno del panorama letterario italiano.

La sua poetica è definita “sconfittoriale”, termine che Parrella stesso coniò per opporsi al concetto di trionfo e celebrazione pubblica tipico di Gabriele D’Annunzio. Se per D’Annunzio il Vittoriale rappresentava la meta di un percorso di gloria e affermazione, Parrella proponeva invece un’immagine di poesia legata alla sconfitta, all’erranza e alla verità vissuta lontano dalle luci del palcoscenico. Questa diversa visione lo rende un precursore di un modo di fare poesia più sobrio e intimo.

La rappresentazione teatrale come racconto della vita e dell’arte di Parrella

Il Centro Mediterraneo delle Arti, con la regia di Ulderico Pesce, mette in scena una pièce dedicata a Parrella, che esplora il viaggio esistenziale e artistico del poeta attraverso il suo vagabondare tra diverse città. Lo spettacolo vuole mostrare non solo le tappe del suo percorso geografico, ma anche i sentimenti e le scelte che lo orientarono verso un’espressione poetica fuori dai canoni ufficiali.

L’interpretazione si avvale di un cast composto da Ulderico Pesce e Maria Letizia Gorga, mentre la colonna sonora combina pianoforte, fisarmonica e percussioni affidati a Stefano De Meo, Pierangelo Camodeca e Vincenzo D’Orsi. La presenza di Ester Santarsiero, Filomena Canosa e Raffaella Esposito arricchisce la scena con voci e gesti che danno vita a un racconto spettacolare e coinvolgente.

Lo spettacolo vuole scuotere la memoria collettiva su una figura poco nota, ma significativa, mostrando le diverse città vissute da Parrella come tappe di crescita personale e fonti di ispirazione poetica. L’idea di performances che evocano il cammino del poeta riflette la natura provvisoria e itinerante della scrittura di Parrella, sempre in movimento, mai fissa e definitiva.

Il ruolo del consiglio regionale della Basilicata nel rilancio della cultura locale

Il Consiglio regionale della Basilicata ha promosso questa iniziativa con l’obiettivo di far emergere figure culturali dimenticate o poco valorizzate, come Michele Parrella. L’evento teatrale rappresenta una scelta esplicita di mettere in luce un autore che, pur non essendo parte dei circuiti letterari tradizionali, ha lasciato un segno importante nella storia del territorio lucano.

Attraverso il sostegno a progetti come questo, il Consiglio regionale mira a stimolare la conoscenza delle radici letterarie e culturali locali, offrendo occasioni di riflessione su modelli artistici alternativi. La valorizzazione del patrimonio culturale passa così anche per la scoperta e la promozione di personalità meno note, che contribuiscono a delineare la complessità della cultura lucana.

La partecipazione di rappresentanti istituzionali come Nicola Coluzzi dà peso all’iniziativa e sottolinea la volontà delle autorità regionali di impegnarsi nella conservazione e nella diffusione della memoria letteraria locale. La ricorrenza di eventi culturali a Laurenzana testimonia l’intenzione di creare un legame concreto fra passato e presente, valorizzando le esperienze individuali di artisti come Parrella per alimentare la cura verso la cultura del territorio.

Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Rosanna Ricci