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Barona sporting 1971 esclusa dalla concessione del campo sportivo di via san paolino dopo la promozione in eccellenza

La barona sporting 1971, dopo la storica promozione in eccellenza, affronta la revoca della concessione del campo di via san paolino per irregolarità edilizie, minacciando l’attività sportiva nel quartiere.

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La Barona Sporting 1971, dopo la storica promozione in eccellenza, rischia di perdere l’uso del campo di via San Paolino a Milano per irregolarità edilizie, mettendo a rischio l’attività sportiva del club e del quartiere. - Unita.tv

La barona sporting 1971 ha conquistato per la prima volta nella sua storia la promozione in eccellenza, ma a partire dal 1° settembre 2025 dovrà affrontare un problema pesante: la perdita della concessione del campo sportivo di via san paolino. Palazzo Marino ha deciso di revocare il diritto d’uso dell’impianto sportivo e dell’area adiacente per gravi irregolarità nella costruzione di opere interne, molte delle quali considerate abusive. Una situazione che colpisce tutte le squadre della società, compresi i settori giovanili, e che rischia di compromettere l’attività sportiva nel quartiere barona, nella periferia sud di milano.

La promozione storica della barona sporting 1971 e la frattura con il comune

Lo scorso 3 aprile 2025 la barona sporting 1971 ha raggiunto un successo storico battendo la paullese per 4-0, e vincendo matematicamente il girone E di promozione con tre giornate d’anticipo. Questa vittoria ha portato il club, fondato nel 1971 e da sempre legato al quartiere barona, alla prima partecipazione in eccellenza. La società aveva definito questo traguardo “storico” e “straordinario” in un comunicato ufficiale. Pochi giorni dopo, però, è emersa una situazione ben diversa che ha complicato la vita ai giocatori e ai dirigenti.

Il comune di milano, infatti, ha deciso di dichiarare decaduta la convenzione che concedeva alla barona l’uso dell’area di via san paolino 9, un impianto sportivo da sempre usato dalla società. Il provvedimento, firmato da palazzo marino, ha effetto dal 1° settembre 2025. La motivazione principale riguarda le numerose costruzioni irregolari che la società avrebbe realizzato senza autorizzazione, e che non sono state rimosse nonostante i ripetuti inviti. Questo ha creato una rottura profonda tra il club e l’amministrazione comunale, con una comunicazione ufficiale molto dura da parte del Comune.

Le irregolarità denunciate dal comune e le conseguenze per l’impianto

Nel dettaglio, la barona sporting 1971 è finita nel mirino dell’amministrazione perché gli impianti costruiti intorno al campo di calcio in via san paolino erano quasi tutti abusivi. La determina comunale recente indica la presenza di tre campi da padel coperti da una tensostruttura, diverse costruzioni in muratura e una tribuna in acciaio di fronte al campo di calcio a 11. Questi interventi non avevano le necessarie autorizzazioni edilizie e paesaggistiche, viste le norme che regolano i vincoli sul territorio.

L’amministrazione aveva già affrontato la questione nell’aprile del 2022, contestando l’irregolarità e invitando la barona a regolarizzare o demolire le opere abusive. Nel 2023 il Comune ha verificato la rimozione solo parziale degli interventi non autorizzati e ha richiesto di completare le demolizioni entro tempi precisi. La società, però, non ha completato le rimozioni. Nel luglio 2024 la barona ha presentato un progetto di riqualificazione dell’impianto, ma senza allegare un cronoprogramma delle demolizioni residue o sottoporre il progetto al parco agricolo sud, come richiesto dal Comune. Così è cominciato un braccio di ferro che ha portato alla revoca.

Un passaggio cruciale è stato il 10 aprile 2025, quando l’area sport del Comune ha chiesto alla società di rispettare scadenze precise per rimuovere le strutture abusive e di collaborare nella presentazione dei piani di restyling. La barona ha risposto alla fine di aprile respingendo il cronoprogramma e affermando che le responsabilità per le costruzioni abusive fossero di altri soggetti, senza fare passi in avanti concreti verso il Comune. Da lì la situazione si è deteriorata fino all’atto definitivo di revoca, deliberato lunedì scorso.

Impatto sulla società e il futuro delle attività sportive nel quartiere barona

La perdita della concessione rischia di bloccare l’attività sportiva di tutte le formazioni della barona, incluse le squadre giovanili. L’impianto in via san paolino rappresenta un punto di riferimento per il quartiere e per tutta la periferia sud di milano, sia come luogo di allenamento che come campo per le gare ufficiali. Senza un luogo dove giocare e allenarsi, la società deve cercare alternative rapidamente per non interrompere la stagione sportiva in eccellenza, appena raggiunta con grande fatica.

Palazzo marino non ha indicato soluzioni alternative, e la barona si trova ora a dover affrontare una situazione di emergenza. Non a caso, questo caso sta attirando l’attenzione di altri club sportivi e degli abitanti del quartiere, che osservano con preoccupazione lo sviluppo di questa vicenda. Il destino della storica società fondata nel 1971 rischia così di essere fortemente condizionato da questa revoca, che arriva nel momento di maggior successo sportivo. Le prossime settimane saranno decisive per capire se si potrà evitare un blocco definitivo o se il club dovrà riorganizzarsi lontano dal suo territorio di riferimento.