Negli ultimi quindici mesi la collina di Torino è stata scossa da una lunga serie di furti in abitazioni private. I carabinieri di Chieri, grazie a indagini portate avanti con coordinamento dalla procura locale, hanno individuato un gruppo di otto persone ritenute responsabili. Tra loro, quasi tutti di origine Albanese, ci sono individui già in carcere per altri reati. L’inchiesta ha portato alla notifica degli avvisi di conclusione indagini, un passo importante per chiarire il ruolo di ciascuno all’interno della presunta banda.
I capi d’accusa: furti in casa, associazione a delinquere e ricettazione
Le accuse formalizzate dalla procura riguardano il reato di associazione per delinquere finalizzata a compiere furti in abitazione e la ricettazione della refurtiva. Nel dettaglio, agli indagati vengono contestati 68 furti, ma si sospetta che il numero reale sia più alto. I fatti contestati si sono verificati tra gennaio 2024 e marzo 2025, e coprono un’ampia zona residenziale sulla collina, dove abitano famiglie e professionisti. Secondo gli investigatori, la banda non agiva a caso, ma sotto una struttura gerarchica ben precisa e con una serie di ruoli distribuiti in modo strategico.
Come funzionava la banda e quali strategie usava per agire
Dall’inchiesta emerge che i membri del gruppo disponevano di auto intestate a persone terze, probabilmente per evitare di essere rintracciati facilmente durante gli spostamenti. Il metodo prevedeva anche l’uso di collaboratori che custodivano la refurtiva, così da dividere responsabilità e rischi. Di fatto, si trattava di un’organizzazione con compiti ben distinti e capaci di muoversi rapidamente da un luogo all’altro usando veicoli “puliti”. Questa tattica complicava molto le attività di controllo da parte delle forze dell’ordine e rendeva difficile risalire agli autori dei furti.
Gli arresti della scorsa primavera e cosa è successo dopo
Un momento chiave delle indagini è arrivato in primavera 2025, quando una parte della banda è stata intercettata e arrestata durante un tentativo di furto. L’episodio, avvenuto nella Collina Torinese, ha interrotto una lunga serie di colpi che mettevano in ansia i residenti. Gli arresti hanno rappresentato un punto di svolta negli accertamenti, permettendo ai Carabinieri di ottenere riscontri preziosi sulle dinamiche interne al gruppo. Da quel momento, l’attività degli inquirenti non si è fermata, cercando di chiudere il cerchio su tutti i membri e i reati contestati.