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Bambino di due anni rischia la vita dopo un tuffo in piscina a pacengo, familiari in attesa

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Nel complesso residenziale «Residenza Costa del Sole» a Pacengo, vicino a Lazise, un bambino di due anni è stato soccorso sabato sera dopo essere finito in piscina. La situazione resta grave e la famiglia attende aggiornamenti con speranza e preghiere. Il dramma ha lasciato il residence immerso nel silenzio e nella tensione.

Il momento dell’incidente: come sono andate le cose

Sabato sera, poco prima della cena, il piccolo era già vestito per andare a dormire quando è successo tutto molto rapidamente. Secondo quanto racconta il nonno del bambino, l’incidente è avvenuto in pochi istanti nella piscina davanti alla villetta della famiglia all’interno del residence. I genitori si sono subito accorti che qualcosa non andava: hanno trovato il bimbo immerso nell’acqua e hanno chiamato i soccorsi senza perdere tempo.

Il personale medico del 118 è arrivato rapidamente con ambulanza e automedica. Nel frattempo mamma e papà hanno tentato di rianimare il piccolo sul posto perché era incosciente ed entrato in arresto cardiaco. I sanitari sono riusciti a far ripartire il cuore grazie alle manovre salvavita eseguite tempestivamente; poi lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale Borgo Trento di Verona dove è stato ricoverato in condizioni critiche.

La prognosi rimane riservata anche dopo due giorni dal ricovero. L’intervento rapido dei genitori e degli operatori ha evitato conseguenze immediate peggiori ma resta molta apprensione per le sue condizioni.

La copertura della piscina dimenticata: i dettagli che pesano

Il nonno ricorda con dolore quel sabato sera: «Avevo messo quella copertura per sicurezza», spiega indicando la struttura avvolgibile posta accanto alla vasca da cui probabilmente il bimbo è caduto dentro l’acqua. Solitamente tirava sempre quella protezione ogni fine giornata ma quel giorno non l’ha fatto perché erano rimasti fuori fino alle 19:30 prima di andare a cena.

Questa dimenticanza pesa molto sulla coscienza dell’uomo che continua a sentirsi responsabile dell’accaduto pur sapendo che gli incidenti possono succedere velocemente anche nelle case più attente alla sicurezza dei bambini.

La nonna cerca conforto nelle parole rivolte al marito ricordando quanto sia stato decisivo quel massaggio cardiaco fatto dal papà mentre aspettavano i soccorsi professionali; parla anche della sorellina più grande del piccolo che ha pregato inginocchiata davanti alla Madonnina nel giardino della casa vacanze dove tutta la famiglia si trova ancora ora, seppur impossibilitata ad affrontare una vera vacanza tra angoscia e attesa.

Atmosfera carica di silenzio nel residence dopo l’incidente

Da sabato sera intorno al complesso residenziale cala un silenzio quasi irreale interrotto solo dal canto delle cicale sotto questo caldo torrido primaverile inoltrato. Molti residenti evitano contatti o discorsi sull’accaduto; chi risponde al campanello preferisce mantenere discrezione piuttosto che parlare apertamente del dramma appena vissuto così da rispettare lo spazio emotivo dei familiari coinvolti direttamente o indirettamente.

Le informazioni precise scarseggiano perché tutto si svolgeva troppo velocemente durante i primi momenti concitati dell’emergenza sanitaria quando medici infermieri correvano per salvare una vita piccola fragile ma preziosa agli occhi di tutti quelli presenti lì intorno.

L’attesa prosegue tra speranze trattenute mentre gli abitanti condividono un senso profondo di vicinanza verso quei genitori distrutti dall’angoscia.

Anche le autorità locali manifestano solidarietà concreta: Damiano Bergamini sindaco di Lazise afferma pubblicamente lo sgomento provato dalla comunità ed offre piena disponibilità ad aiutare qualunque esigenza emergesse nei prossimi giorni dalla famiglia colpita da questa tragedia improvvisa.

Ricordi dolorosi legati ad una tragedia simile sul lago di garda

A pochi metri dalla casa dove vive questa giovane famiglia c’è un altro ricordo triste inciso nella memoria locale recente.

Due anni fa Tobias Johannes, bimbo tedesco treenne, perse la vita cadendo nella piscina proprio vicino allo stesso complesso abitativo durante una vacanza estiva sul lago di Garda.

Quel 13 giugno 2023 Tobias fu trovato privo conoscenza nell’acqua ed elitrasportato in ospedale sempre presso Borgo Trento dove però morì dopo qualche giorno malgrado tutti gli sforzi medici fatti per salvarlo.

Il nonno oggi rivive quell’esperienza dolorosa guardando con voce rotta quelle villette vicine fra loro come se fosse uno scenario segnalo da eventi tragici analoghi ormai radicati nel tempo recente.

Anche allora intervennero carabinieri su disposizione delle autorità giudiziarie locali indagando sulle cause dello schianto accidentale.

La presenza costante delle forze dell’ordine testimonia quanta attenzione venga data ai fatti gravi riguardanti minori soprattutto nei luoghi frequentati dalle famiglie.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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