Nella notte tra il 10 e l’11 giugno 2025, tre bambini feriti a Gaza sono sbarcati in Lombardia per ricevere cure specialistiche. Ecco come è iniziato il loro percorso di recupero negli ospedali lombardi.
I piccoli pazienti, accompagnati dalle loro famiglie, sono arrivati nella notte negli ospedali lombardi dopo un lungo viaggio da Gaza. Tra loro c’è Adam, un undicenne con lesioni agli arti, che ora è ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano.
Guido Bertolaso, assessore al Welfare Della Regione Lombardia, ha spiegato che la prima notte è trascorsa serenamente per tutti i bambini e i loro familiari. Ha sottolineato l’impegno delle strutture sanitarie coinvolte e ringraziato chi ha reso possibile questa operazione umanitaria.
Un viaggio difficile ma un’accoglienza pronta e organizzata
I tre minori sono stati distribuiti in base alle loro condizioni mediche:
- Adam è all’ospedale Niguarda di Milano per le sue lesioni agli arti.
- Una ragazza di 15 anni con gravi lesioni al torace e fratture multiple è stata accolta dal Policlinico di Milano.
- Una dodicenne con fratture complesse si trova invece all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Questa scelta permette a ciascun bambino di ricevere le cure più adatte alle sue necessità.
Una rete sanitaria che funziona anche in emergenza
L’arrivo dei nuovi pazienti si aggiunge agli 11 bambini già accolti in Lombardia tra febbraio e maggio 2025. Questo dimostra come la regione abbia attivato una rete efficace per gestire casi complessi provenienti da zone di conflitto.
L’Agenzia regionale emergenza urgenza ha avuto un ruolo fondamentale nell’organizzazione del trasporto e nell’accoglienza dei piccoli pazienti.
Da oggi i bambini inizieranno formalmente il loro percorso terapeutico. Oltre alle cure mediche, avranno anche sostegno psicologico per affrontare le conseguenze del trauma subito.
Le famiglie saranno coinvolte nel processo, perché la presenza dei genitori è fondamentale per la serenità dei minori durante la degenza.
Bertolaso ha ribadito l’importanza della solidarietà che ha permesso questa operazione sanitaria: “È un gesto concreto che va oltre la medicina”.
Uno sguardo al futuro: speranze e sfide
Il caso dei bambini feriti a Gaza evidenzia quanto sia cruciale garantire assistenza immediata nei contesti più difficili. Lombardia si conferma pronta a rispondere con professionalità ma anche con umanità.
Resta però aperta la sfida della ricostruzione sociale e psicologica dopo eventi così traumatici. Il lavoro degli ospedali sarà solo il primo passo verso una vita più serena per questi ragazzi.
In sintesi, l’arrivo notturno dei tre bambini da Gaza segna l’inizio di un cammino importante in Lombardia. Tra cure specialistiche e supporto familiare, si punta a restituire speranza a chi ha vissuto momenti durissimi.