
Riccardo Zappone è deceduto a Pescara dopo l’uso del taser da parte della polizia; l’autopsia e le indagini sono in corso per accertare le cause del decesso e l’eventuale legame con l’intervento. - Unita.tv
Il decesso di riccardo zappone, avvenuto ieri all’ospedale di pescara dopo un arresto cardiaco seguito all’intervento della polizia con l’uso del taser, resta al centro di un’indagine in corso. L’autopsia, affidata a un medico legale esperto, dovrà chiarire le cause esatte del decesso e stabilire se ci sia un nesso diretto tra il dispositivo elettrico usato durante l’arresto e il malore fatale.
Il contesto della morte di riccardo zappone e l’intervento della polizia
Intorno alle 11 del giorno prima, la polizia di pescara ha fermato un giovane di 30 anni, riccardo zappone, coinvolto poco prima in un alterco da strada. L’uomo ha opposto resistenza agli agenti, che per immobilizzarlo hanno fatto ricorso al taser, uno strumento che somministra impulsi elettrici per bloccare temporaneamente i movimenti. L’arresto è stato quindi portato a termine e riccardo zappone è stato condotto nelle camere di attesa per gli adempimenti di polizia giudiziaria.
Quel momento ha segnato l’inizio di un drammatico sviluppo. Pochi minuti dopo l’arresto infatti, durante la permanenza presso le camere d’attesa, il 30enne ha avuto un malore improvviso. L’intervento del personale del 118 è stato immediato: ha ricevuto assistenza sul posto, poi è stato trasportato con urgenza all’ospedale di pescara dove sono state avviate le procedure di rianimazione.
Incarico e svolgimento dell’autopsia affidata al medico legale cristian d’ovidio
La procura di pescara ha affidato al medico legale cristian d’ovidio l’incarico di eseguire l’autopsia sul corpo di riccardo zappone, prevista per le ore 15 nel pomeriggio. L’esame autoptico rappresenta un passaggio cruciale per chiarire la dinamica esatta del decesso, al momento attribuito a un arresto cardiocircolatorio.
Fino ad ora non sono emersi elementi che confermino un legame certo tra l’uso del taser e l’arresto cardiaco, ma spettano proprio alle analisi medico-legali stabilire la presenza o meno di eventuali corrispondenze tra lo strumento utilizzato e il successivo malore. L’autopsia verificherà le condizioni del cuore e degli altri organi, oltre a fornire indicazioni sulle cause immediate e concausali della morte.
Indagini in corso coordinate dalla procura con la squadra mobile di pescara
Parallelamente alle operazioni medico-legali, la procura ha avviato indagini affidate alla squadra mobile della questura di pescara. Gli investigatori sono chiamati a raccogliere testimonianze, esaminare le procedure adottate dagli agenti e analizzare ogni elemento collegato all’arresto e al successivo decesso.
Non si esclude alcuna ipotesi: aspetti come la dinamica dell’intervento, l’uso e la modalità di impiego del taser, i tempi e le modalità d’intervento sanitario verranno attentamente valutati. Le indagini puntano a verificare eventuali responsabilità penali o proceduralmente difformi, oltre a ricostruire esattamente ciò che è accaduto tra l’arresto e il malore di riccardo zappone.
Il caso ha suscitato attenzione mediatica e sollevato interrogativi sull’uso di strumenti di controllo da parte delle forze dell’ordine, mentre resta ferma la volontà di verificare, attraverso l’autopsia e le indagini, ogni dettaglio per chiarire l’intera vicenda.