Nel traffico intenso del ritorno dai lidi lungo il litorale pontino, un episodio grave ha coinvolto un mezzo di soccorso e un automobilista a Terracina. La sera di domenica 18 giugno 2025, intorno alle 19,15, un’ambulanza del 118 intervenuta per soccorrere un bambino di soli 3 anni colpito da convulsioni è stata ostacolata da un’auto privata. Non solo la macchina ha bloccato la corsa del mezzo di soccorso, ma l’automobilista ha poi reagito con violenza nei confronti del medico a bordo. L’aggressore, un uomo di 30 anni residente a Latina, è stato denunciato dopo i fatti.
Come è avvenuto il blocco dell’ambulanza e l’aggressione al medico
Tutto è successo mentre l’ambulanza cercava di muoversi tra le auto ferme o rallentate per il rientro dalle vacanze. L’uomo alla guida della vettura privata ha letteralmente stretto l’ambulanza, obbligando l’autista a fermarsi per evitare di finire fuori strada. Dopo aver bloccato completamente il mezzo di soccorso, è sceso dall’auto con evidenti segni di alterazione psicofisica e ha colpito lo specchietto retrovisore dell’ambulanza, rompendo la parte esterna.
Il medico presente nell’ambulanza, il dottor Vincenzo Di Girolamo, è sceso immediatamente per cercare di calmare l’aggressore e spiegargli che stavano intervenendo per un’emergenza, soccorrendo un bambino di 3 anni colpito da convulsioni. La tensione però è salita rapidamente: senza esitazioni, l’uomo ha sferrato un pugno al medico, prendendolo violentemente alla testa. Il dottore è caduto a terra dopo l’aggressione e l’uomo ha urlato “di non avere paura di nulla”, mostrando la sua aggressività.
Reazioni e conseguenze immediate dopo l’accaduto a terracina
Il dottor Di Girolamo, che è anche un ex assessore comunale di Terracina, ha spiegato il trauma subito soprattutto sul piano emotivo. Nonostante i danni fisici siano limitati, l’amarezza di non ricevere riconoscimento da chi dovrebbe capire il valore del loro lavoro pesa molto. Il medico ha voluto raccontare l’accaduto tramite i social, per denunciare la violenza ingiustificabile subita durante un intervento di emergenza.
Il 30enne di Latina che ha agito con violenza è stato denunciato immediatamente. Le forze dell’ordine stanno ora valutando le misure da adottare, anche alla luce delle sollecitazioni arrivate da più parti per un intervento deciso. La protezione di chi lavora nei servizi di emergenza torna infatti al centro dell’attenzione, mentre episodi simili si ripetono troppo spesso.
Solidarietà e appelli dalle autorità sanitarie e locali
L’episodio ha suscitato reazioni forti dalla comunità medica e dalle istituzioni locali. Il presidente nazionale della SIS118, Mario Balzanelli, ha definito la vicenda un’assurdità difficile da comprendere, richiedendo l’arresto immediato dell’aggressore. Balzanelli ha ricordato che continuare a ignorare questi comportamenti rischia di esporre medici e operatori a nuove violenze, mettendo a rischio la loro sicurezza.
Anche il sindaco di Latina, Matilde Celentano, ha espresso la sua solidarietà al medico. Celentano ha definito l’aggressione un atto vile e senza alcuna giustificazione, sottolineando l’importanza del lavoro svolto dal dottor Di Girolamo per il bene della comunità. La conferenza dei sindaci sulla sanità, di cui è presidente, si è unita nel condannare l’episodio e nel chiedere maggiore tutela per il personale impegnato nei soccorsi.
Rischi per gli operatori del soccorso sulla strada
L’episodio di Terracina torna a mettere in luce le difficoltà e i rischi che affrontano gli operatori del soccorso in strada. In una situazione già tesa dalla pressione del traffico e dall’emergenza sanitaria, la risposta aggressiva di un singolo ha rischiato di compromettere un intervento fondamentale per la vita di un bambino. La denuncia e la mobilitazione intorno a questo caso puntano a evitare che simili fatti si ripetano.
