Aumento della tari a melegnano e paullo, proteste delle opposizioni sui rincari per famiglie e imprese

Aumenti della tassa rifiuti a Melegnano e Paullo generano malcontento tra cittadini e opposizioni, che denunciano un aggravio economico in un contesto di inflazione e stipendi fermi.
A Melegnano e Paullo aumentano le tariffe della tassa rifiuti per il 2025, scatenando proteste delle opposizioni che denunciano l’impatto negativo su famiglie e imprese in un contesto economico già difficile. - Unita.tv

In provincia di Milano l’aumento della tassa sui rifiuti scatena nuove tensioni tra amministrazioni e cittadini. A Melegnano e Paullo, le opposizioni contestano i rincari previsti per il 2025, denunciando un peso crescente sulle tasche delle famiglie e delle attività produttive locali. In un contesto di inflazione galoppante e stipendi bloccati, le nuove tariffe alimentano il malcontento e accendono il dibattito sul bilancio comunale.

Rincari alla tari a melegnano, proteste di più liste di opposizione

Dal 2022, l’amministrazione guidata dal sindaco Vito Bellomo ha imposto una serie di aumenti nelle tariffe per i servizi comunali considerati essenziali. La refezione scolastica è aumentata di circa il 20%, così come i costi per il sostegno agli anziani e le rette degli asili nido. Adesso, si aggiunge alla lista la tassa rifiuti, che dovrebbe salire di un 6-7% per tutte le famiglie residenti.

Le opposizioni, rappresentate da Roldo Bertoli e Fabio Radaelli di Progetto Melegnano, insieme a Lorenzo Pietrabissa di Italia Viva e Alberto Spoldi di Rinascimento Melegnanese, puntano il dito contro una gestione che definiscono insostenibile per i cittadini. Sottolineano in particolare come anche le imprese locali saranno coinvolte dagli aumenti, aggravando il già difficile quadro economico. Il confronto si fa più acceso perché, rilevano i gruppi di minoranza, l’inflazione negli ultimi anni si è avvicinata al 10%, mentre gli stipendi restano fermi da tempo immemore.

I rappresentanti delle opposizioni si chiedono quindi se non fosse possibile eliminare qualche spesa non necessaria prima di gravare ulteriormente sulle famiglie con nuove imposte. Denunciano una politica economica poco attenta ai bisogni reali e alla capacità di spesa degli abitanti, che si ritrovano a sopportare rincari continui senza vedere miglioramenti visibili nei servizi offerti.

La situazione a paullo, tari in aumento tra il 5 e il 10%, l’opposizione avverte

Anche nel comune di Paullo, a pochi chilometri da Melegnano, la tassa rifiuti è destinata a crescere, con aumenti stimati tra il 5 e il 10%. A sollevare la questione è la lista di minoranza Paullo Nuova, che ha monitorato le decisioni prese dal consiglio comunale di aprile 2025.

Il leader della lista, Giancarlo Broglia, ha espresso ai media la conferma ufficiale di quanto già temuto dai cittadini. L’aumento colpirà sia le utenze domestiche sia quelle non domestiche, incidendo quindi sulle famiglie e sulle imprese. Anche qui, l’attenzione è rivolta all’impatto che tali scelte avranno in un momento in cui il costo della vita resta elevato, ma i redditi non aumentano.

La minoranza di Paullo mette in evidenza la mancanza di alternative concrete per contenere i costi. Nessun settore o servizio è stato ridisegnato per evitare questi incrementi. L’unica soluzione adottata è quella di scaricare sulle tasche dei residenti la necessità di far quadrare i conti pubblici. Questo scenario apre scenari di tensione e crescente sfiducia verso l’operato della giunta comunale, accusata di non considerare abbastanza i bisogni delle famiglie e dei lavoratori.

Il peso degli aumenti su famiglie e imprese in un quadro economico difficile

Il rincaro della Tari nelle città di Melegnano e Paullo si inserisce in un quadro economico che resta complicato per la maggior parte dei cittadini. Il dato dell’inflazione al 10% negli ultimi anni è accompagnato da salari bloccati, che non tengono il passo con la crescita dei costi di base per l’accesso ai servizi e ai beni.

Le famiglie devono quindi far fronte a spese maggiori non solo per la gestione dei rifiuti, ma anche per la scuola e i servizi sociali. Gli imprenditori si trovano a dover sopportare rialzi tariffari che incidono sui costi di gestione, in tempi in cui la concorrenza e i margini di guadagno sono già risicati.

I cittadini manifestano dubbi sulle scelte di spesa effettuate dalle amministrazioni. L’impressione è che non siano state effettuate revisioni o tagli su voci meno urgenti prima di ricorrere a nuovi aumenti. Le opposizioni non fanno sconti e richiamano a una maggiore trasparenza su come vengono impiegati i fondi e su quali decisioni vengano prese per riequilibrare i bilanci senza gravare sui contribuenti.

Riflessioni sulle scelte delle amministrazioni

A questo punto, la sfida resta aperta. Le amministrazioni comunali devono bilanciare i conti in un contesto difficile, ma la pressione dei cittadini e delle opposizioni invita a riflettere sulle possibili alternative meno impattanti.