Aumento dei canoni per stanze in affitto a milano tra i più alti in italia nel 2025
L’affitto di stanze in condivisione in Italia cresce, con Milano al vertice dei prezzi. Aumento dell’offerta e calo della domanda caratterizzano il mercato, evidenziando differenze territoriali significative.

L’affitto di stanze in condivisione in Italia cresce, con prezzi in aumento soprattutto a Milano e nelle città universitarie, nonostante una domanda in lieve calo e un’offerta in espansione. - Unita.tv
L’affitto di una stanza in condivisione in Italia continua a crescere, soprattutto nelle grandi città come Milano. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dal portale immobiliare Idealista, i prezzi medi sono saliti in modo significativo nell’ultimo anno. La dinamica di mercato evidenzia un’offerta più ampia, ma una domanda più contenuta, con differenze importanti a livello territoriale, in particolare nei centri con numerose università.
Come sono cambiati i prezzi delle stanze in affitto
Nel 2025, l’affitto di una stanza all’interno di abitazioni condivise ha registrato un aumento dell’11,1% rispetto all’anno precedente, superando una media nazionale di 500 euro mensili. Milano guida da anni questa graduatoria, confermandosi la città più costosa per chi cerca una stanza: qui si arriva a una media di 700 euro al mese per una singola. Seguono Como con 675 euro, Bologna a 600 euro e Roma a 550 euro mensili. Per alcune città della Lombardia come Monza, Lecco e Brescia i prezzi sono anch’essi elevati, intorno ai 500-550 euro.
Queste cifre risultano particolarmente rilevanti se confrontate con la variazione di domanda sulla stessa tipologia di immobili. Si osserva, infatti, un leggero raffreddamento nella richiesta, con una diminuzione del 14,3% a livello nazionale. Ciò nonostante, l’offerta di stanze disponibili cresce, con Milano che presenta un aumento del 30,9% rispetto al 2024. Questo squilibrio fra domanda e offerta ha impatti differenti nei diversi territori.
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L’offerta si concentra nelle grandi città universitarie
Il mercato delle stanze in affitto rimane fortemente concentrato: il 70% degli annunci si concentra in appena 20 città italiane, molte delle quali sede di importanti università. Milano assorbe il 33% dell’intera offerta, seguita da Roma con il 10,6%, Bologna , Torino , Padova e Napoli . Oltre queste città, la distribuzione degli annunci si fa più frammentata.
Alcune città mostrano aumenti molto marcati nei prezzi delle stanze, anche superiori al 40% nell’ultimo anno. Verona, Firenze e Venezia sono i capoluoghi con i rialzi più elevati, rispettivamente del 46,7%, 40,5% e 40%. Anche centri con forte presenza universitaria come Bologna e Genova mostrano incrementi su base annua significativi, confermando un trend di crescita a doppia cifra in 35 delle 79 città rilevate. Al contrario, 23 capoluoghi, inclusi Torino e Milano, hanno prezzi stabili o in leggera diminuzione.
Variazioni nei costi di affitto nelle città lombarde
Le città lombarde vicine a Milano come Monza, Como e Lecco registrano prezzi alti, ma non raggiungono i valori del capoluogo lombardo. Brescia, con 500 euro di media mensile, si posiziona in linea con il dato nazionale.
Milano, pur mostrando un calo del 4,1% nel costo medio rispetto allo scorso anno, mantiene la sua posizione dominante. Torino ha visto una flessione del 2%. Altre città con andamenti simili rappresentano una minoranza. Nel complesso, la regione mantiene una posizione di centro rispetto al resto d’Italia.
Offerta e domanda: i numeri in crescita e in calo
Il numero di stanze offerte aumenta in 48 capoluoghi su 79 analizzati. Napoli registra un’impennata dell’offerta del 52,3%, seguita da Padova , Milano e Bologna . Roma e Torino presentano anch’esse un aumento, ma più contenuto. Invece, città come Prato, Lucca, Como e Venezia hanno vissuto una consistente riduzione degli annunci, con cali superiori al 40% in alcuni casi.
L’espansione dell’offerta ha ridotto la pressione sulla domanda. Questa ha subito contrazioni rilevanti nelle città con forti matricole universitarie come Napoli , Padova , Milano , Palermo e Bologna . Al contrario, alcune località mostrano incrementi notevoli nella richiesta: Como su tutti registra un record con +143,7%, seguita da Venezia , Cagliari e Firenze .
Preferenze e comportamenti di chi cerca una stanza
Il profilo medio degli affittuari in cerca di stanze si attesta intorno ai 30 anni, con scelte molto attente riguardo ai coinquilini. Solo l’11% accetta animali domestici negli appartamenti condivisi. La presenza di fumatori viene tollerata più spesso, circa dal 25,6% del campione.
Le preferenze variano a seconda delle città. A Milano solo il 3,9% dei potenziali inquilini accetta animali e appena il 10,3% starà a convivere con fumatori. A Roma i dati cambiano: il 10% accetta animali mentre oltre il 35% tollera la presenza di chi fuma. Questo dato mostra come le dinamiche sociali cambiano a seconda del contesto locale e delle abitudini consolidate.
Le richieste spesso includono anche specifiche condizioni di convivenza: esclusione di fumatori o animali, segno che la selettività tra coinquilini è un fattore decisivo nel mercato delle stanze condivise.
Il mercato delle stanze in affitto resta quindi complesso e articolato, con una netta differenziazione territoriale e un clima di contrazione della domanda in alcuni centri e di crescita in altri. Milano mantiene il primato dei prezzi più alti nonostante la diminuzione nel corso dell’ultimo anno, mentre altre città segnano variazioni significative nei costi e nella domanda.