Le spiagge di Alghero, famose per il mare limpido e la sabbia finissima, registrano un aumento significativo dei prezzi negli stabilimenti balneari. Un’indagine recente ha evidenziato come la Riviera del Corallo sia al vertice della crescita delle tariffe nel nostro paese, con una crescita quasi doppia rispetto alla media nazionale. Vediamo nel dettaglio cosa emerge da questa analisi sui costi delle vacanze estive in spiaggia.
L’impennata dei prezzi nelle località balneari italiane
Secondo uno studio condotto da Altroconsumo su 213 stabilimenti distribuiti in dieci località italiane molto frequentate, i rincari nelle tariffe degli ombrelloni e lettini sono ben superiori all’inflazione attuale. La media nazionale indica un aumento del 5% rispetto allo scorso anno, mentre Alghero segna un +9%, posizionandosi così tra le prime città dove le vacanze in spiaggia diventano più care.
Aumento dal 2021 ad oggi
Il confronto con il passato è ancora più netto: dal 2021 a oggi il prezzo medio per una postazione in spiaggia è passato da 182 euro a 212 euro a settimana, segnando un incremento complessivo del 17%. Questo dato supera di gran lunga l’aumento generale dei prezzi al consumo che si aggira intorno al 2%. Le ragioni di questi aumenti non sono state dettagliate nello studio ma rispecchiano probabilmente maggiori costi gestionali o cambiamenti nella domanda turistica.
Quanto costa trascorrere una settimana ad alghero e altre località
Per chi sceglie Alghero come meta estiva, bisogna mettere in conto spese importanti per la sistemazione sulla spiaggia. In media infatti si spendono circa 240 euro per ombrellone, lettino e sdraio durante una settimana intera; salendo fino a circa 251 euro se si opta per la prima fila sulla battigia. Questi valori collocano Alghero sul podio delle località più care d’Italia.
Altri luoghi che condividono aumenti significativi sono Senigallia , Palinuro e Gallipoli . Tra le città prese in esame dalla ricerca troviamo anche Alassio che rimane la più cara con punte fino a oltre trecento euro settimanali nelle prime file. Rimini rappresenta invece l’opzione meno onerosa con prezzi medi intorno ai cento cinquanta euro.
Differenze di prezzo per posizione ombrellone
La posizione dell’ombrellone incide notevolmente sul prezzo finale: spesso chi vuole stare vicino all’acqua deve sostenere costi maggiorati anche del dieci percento rispetto alle file interne o posteriori dello stabilimento balneare scelto.
Metodologia dello studio sulle tariffe degli stabilimenti balneari
L’indagine ha coinvolto dieci destinazioni turistiche distribuite lungo tutta la penisola italiana: dal nord-est fino alla Sicilia orientale . I dati raccolti riguardano preventivi richiesti anonimamente agli operatori degli stabilimenti per il periodo specifico dal tre al nove agosto prossimo venturo.
Cosa include il preventivo
Ogni preventivo comprendeva l’affitto di un ombrellone accompagnato da due lettini o sdraio; questo pacchetto rappresenta quello standard offerto dalla maggior parte delle strutture durante l’estate italiana. Le variazioni nei prezzi tengono conto della posizione assegnata sulle varie file della spiaggia ed evidenziano differenze consistenti soprattutto nei posti migliori vicino all’acqua.
Questa indagine offre uno spaccato aggiornato sui costi reali affrontati dai bagnanti italiani che scelgono mete classiche ma ormai sempre meno economiche per godersi sole e mare durante i mesi caldi dell’anno.