Quattro attivisti di Extinction Rebellion hanno scelto un gesto eclatante per attirare l’attenzione sul tema della giustizia fiscale e ambientale a Venezia. Nei pressi dell’hotel danieli, in riva degli schiavoni, si sono arrampicati su una gru indossando costumi ispirati a robin hood. Da quella posizione hanno esposto uno striscione con il celebre personaggio disneyano accompagnato dalla scritta “Tassare i ricchi per ridare al pianeta”. L’azione è avvenuta pochi giorni prima del matrimonio del miliardario Jeff Bezos nella città lagunare.
La protesta simbolica contro lo spreco dei super ricchi
L’iniziativa ha voluto sottolineare il peso che le persone più facoltose esercitano sull’ambiente attraverso stili di vita estremamente dispendiosi. Secondo gli attivisti, la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi contribuisce in modo significativo al riscaldamento globale. Il messaggio chiave era chiaro: anche una minima tassazione sui patrimoni elevati potrebbe generare fondi importanti da destinare alla lotta ai cambiamenti climatici.
Il richiamo a robin hood
Il richiamo a robin hood non è casuale: nel costume e nello slogan emerge l’idea di riequilibrare le disuguaglianze sociali ed economiche tramite misure fiscali mirate. La scelta del luogo – proprio davanti all’hotel dove avrebbe avuto luogo il matrimonio – aggiungeva forza simbolica all’azione, evidenziando lo scarto tra lusso ostentato e necessità collettive.
Il contesto del matrimonio di jeff bezos a venezia
Sabato 10 maggio 2025 Venezia ha ospitato un evento privato molto discusso: le nozze di Jeff Bezos, considerato uno degli uomini più ricchi al mondo. La cerimonia ha suscitato reazioni contrastanti soprattutto per via dell’enorme differenza tra la sfarzosità dell’occasione e le difficoltà ambientali globali.
Extinction Rebellion ha colto questa occasione per denunciare come certi eventi rappresentino un’esibizione estrema della disparità economica contemporanea. Nel loro comunicato gli attivisti hanno paragonato la situazione ai racconti medievali dove robin hood sfidava il principe Giovanni sottraendo ai potenti per aiutare i poveri.
La protesta voleva quindi mettere in luce non solo l’impatto ambientale delle élite ma anche chiedere una redistribuzione delle risorse attraverso politiche fiscali più severe verso chi detiene grandi patrimoni personali.
Richieste precise sul finanziamento della transizione ecologica
Gli aderenti a Extinction Rebellion hanno ribadito che tassare i super ricchi non è solo una questione morale ma anche pratica per finanziare interventi concreti contro il cambiamento climatico. Le somme recuperate potrebbero sostenere progetti legati alla riduzione delle emissioni, alle energie rinnovabili o alla tutela degli ecosistemi fragili come quelli lagunari.
Secondo loro serve un approccio democratico nella gestione dei fondi così raccolti affinché siano impiegati in modo trasparente ed equo. Questa richiesta si inserisce nel dibattito più ampio sulla giustizia climatica che coinvolge governi, organizzazioni internazionali e movimenti civili in tutto il mondo.
L’appello finale degli attivisti è stato rivolto alle istituzioni affinché riconoscano responsabilità concrete da parte dei grandi patrimoni privati nei confronti della crisi ecologica globale e adottino misure adeguate senza ulteriori ritardi.