Un nuovo servizio sanitario prenderà il via all’interno del carcere di Biella, con l’apertura di un ambulatorio dedicato all’odontoiatria e all’oculistica sociale. Questo progetto nasce da un accordo tra enti pubblici per garantire assistenza medica specializzata ai detenuti, migliorando l’accesso alle cure senza appesantire ulteriormente il sistema sanitario esterno.
Nascita del progetto e collaborazione tra enti istituzionali
L’ambulatorio in carcere è frutto di una collaborazione tra il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà . Questi tre soggetti hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che ha dato avvio alla sperimentazione dell’ambulatorio. L’obiettivo è offrire prestazioni odontoiatriche e oculistiche direttamente dentro la struttura penitenziaria, rispondendo a bisogni sanitari spesso trascurati nei contesti carcerari.
Attenzione alle fasce vulnerabili e riduzione delle difficoltà logistiche
Il coinvolgimento dell’Inmp evidenzia particolare attenzione verso le condizioni sanitarie dei detenuti stranieri o appartenenti a fasce vulnerabili. Il progetto punta anche a ridurre le difficoltà logistiche legate agli spostamenti fuori dal carcere per visite specialistiche. Questa iniziativa si inserisce in una più ampia strategia volta a tutelare i diritti alla salute dei reclusi, riconosciuti dalla normativa italiana ed europea.
Caratteristiche tecniche dell’ambulatorio e servizi offerti
L’ambulatorio sarà dotato di strumenti specifici per eseguire controlli visivi approfonditi e interventi odontoiatrici essenziali come pulizie dentali, estrazioni semplici o trattamenti conservativi. La struttura interna al carcere consentirà ai medici specialisti di operare senza dover trasferire i pazienti in ospedale o cliniche esterne, riducendo così tempi d’attesa ed eventuale disagio psicologico legato agli spostamenti fuori dalla detenzione.
Sinergia con asl locale e raccolta dati
Le visite saranno rivolte esclusivamente alla popolazione carceraria residente nell’istituto penitenziario biellese. I professionisti coinvolti lavoreranno in sinergia con la Asl locale che garantirà supporto logistico e tecnico nella gestione quotidiana degli ambulatori. Si prevede inoltre una raccolta dati sulle patologie più frequenti riscontrate fra i detenuti durante le visite periodiche; questo permetterà interventi mirati anche sul piano preventivo.
La presenza simultanea dei due ambiti specialistici – odontoiatria e oculistica – rappresenta una novità significativa rispetto alle tradizionali offerte sanitarie carcerarie che spesso si limitano ad assistenza generale o emergenziale.
Dichiarazioni ufficiali sull’avvio del servizio da parte delle istituzioni
All’inaugurazione era presente Andrea Delmastro Dellevedove, sottosegretario al Ministero della Giustizia, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «Grazie alla sinergia tra Dap, Inmp, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e Asl di Biella potenziamo l’accesso alle cure dentro il carcere senza gravare sulle liste d’attesa del sistema sanitario pubblico». Ha aggiunto poi che gli ambulatori saranno strutturati con maggiore efficienza rispetto al passato.
Delmastro ha anticipato inoltre che questo modello partirà da Biella ma sarà progressivamente esteso ad altre realtà carcerarie italiane dove si rileveranno necessità analoghe. L’esperienza pilota rappresenta quindi uno strumento utile sia sotto il profilo organizzativo sia sul piano umano perché favorisce dignità sanitaria anche nelle condizioni restrittive detentive.
Il sostegno politico riflette una crescente attenzione verso politiche sanitarie dedicate ai detenuti come parte integrante del diritto fondamentale alla salute previsto dalla Costituzione italiana.