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Assistenza legale e nuove tutele per le donne vittime di violenza in lombardia

Il sostegno legale di Ilaria Sottotetti alle donne vittime di violenza a Milano si unisce al progetto “busta rossa”, migliorando l’assistenza per chi vive in condizioni di vulnerabilità estrema.

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L’avvocato Ilaria Sottotetti offre da 15 anni assistenza legale gratuita a donne vittime di violenza, in particolare a chi è senza dimora, supportando anche progetti innovativi come la “busta rossa” per facilitare interventi d’emergenza e tutela sul territorio lombardo. - Unita.tv

Il sostegno legale alle donne vittime di violenza assume un ruolo cruciale anche per chi vive nelle condizioni più difficili, come le donne senza dimora. L’avvocato ilaria sottotetti si impegna da quindici anni nel garantire difesa legale gratuita alle donne che hanno subito abusi fisici e psicologici e che spesso non hanno mezzi per tutelarsi. A Milano, il riconoscimento del Premio Campione conferma l’importanza del suo lavoro in questo settore delicato.

Il ruolo di ilaria sottotetti nel sostegno alle donne fragili

Ilaria Sottotetti, avvocato patrocinante in Cassazione, dedica la sua attività professionale soprattutto alle donne che subiscono violenze domestiche o sociali, spesso senza trovare una via d’uscita. Da 15 anni offre assistenza legale gratuita, accompagnandole nel percorso giudiziario che può sembrare complesso e scoraggiante. Molte delle donne seguite vivono in condizioni di estrema povertà; effettivamente, spesso sono vittime invisibili senza un tetto e che non denunciano per paura o isolamento.

Sottotetti spiega che molte di queste donne non si sono ritrovate in strada per scelta ma per scappare da situazioni di soprusi in famiglia. La condizione di senzatetto le espone a pericoli maggiori, come aggressioni fisiche e ricadute psicologiche. L’avvocato partecipa anche come referente del centro antiviolenza chiamato “Chiara”, promosso dalla Regione Lombardia, e si impegna in altri progetti di volontariato in ambiti delicati quali la ludopatia e la violenza di genere. Il suo lavoro cresce in parallelo al desiderio di offrire voce e protezione a chi non ne ha.

Il progetto “busta rossa” e la tutela delle donne vittime di violenza

Il Comune di Milano da oltre dieci anni porta avanti l’iniziativa “busta rossa”, un sistema che consente alle persone in difficoltà di avere sempre a disposizione una cartellina con documenti sanitari e informazioni essenziali in caso d’emergenza. La busta è accompagnata da un tesserino — la cosiddetta “carta d’identità salvavita” — che riporta dati anagrafici e numeri utili per i soccorsi, e da un QR code per far circolare queste informazioni facilmente grazie agli smartphone.

Ilaria Sottotetti si impegna ad estendere questo meccanismo anche alle donne vittime di violenza. L’idea è quella di integrare nelle buste rosse dati e storie personali relative alla loro situazione di abuso, creando così un sistema che faciliti l’intervento tempestivo e consapevole dei soccorritori. Sul territorio lombardo è stato sperimentato un caso pilota in un centro antiviolenza, dove una donna ha potuto beneficiare di questa “carta d’identità salvavita” aggiornata.

Aggiungere le esperienze di chi lotta contro la violenza domestica in questi strumenti permette di conoscenze immediate sul tipo di assistenza di cui ha bisogno quella persona, anche se lei stessa fatica a raccontare il proprio vissuto in momenti di crisi.

L’inclusione delle storie delle donne vulnerabili nel sistema di emergenza sanitaria

Il progetto non si limita alle sole donne vittime di violenza ma guarda anche alle persone senza fissa dimora, spesso protagoniste di storie complesse e segnate da traumi. L’iniziativa vuole inserire le informazioni personali di chi già possiede la “busta rossa”, sfruttando il QR code per rendere note ai soccorritori non solo dati sanitari, ma anche elementi che spiegano la vulnerabilità particolare del soggetto.

Questa novità diventa fondamentale per chi interviene in situazioni critiche senza conoscere la storia della persona da aiutare. Conoscere eventuali esperienze di abuso, dipendenze o condizioni psicologiche aiuta a modulare l’intervento in modo più rispettoso e adeguato.

L’ampliamento del servizio e i volontari coinvolti

I volontari impegnati in questo percorso stanno lavorando per ampliare il numero di persone coinvolte e aggiornare progressivamente i dati digitalizzati. L’obiettivo è estendere un servizio che, già valido per le emergenze sanitarie, includa anche sostegno e protezione nei confronti di chi subisce violenza o vive una condizione di marginalità estrema.

La combinazione tra assistenza legale, servizi sociali e nuovi strumenti digitali forma una rete che prova a rispondere a esigenze delicate in modo concreto e accessibile sul territorio lombardo.