Un caso politico scuote Melzo dopo la scoperta che l’assessore all’istruzione Massimo Del Signore lavora per l’azienda che gestisce il servizio di mensa nelle scuole comunali. Le tensioni sono nate in seguito a una denuncia pubblica del pd locale, che ha segnalato un possibile conflitto di interessi. La vicenda ha portato alle immediate dimissioni dell’esponente politico, creando un clima di forte agitazione nella giunta e nella città.
Una denuncia del pd melzese sulle presunte incompatibilità dell’assessore
La polemica è partita con una nota ufficiale del Partito democratico di Melzo e della sua segretaria, Tatiana Tritone. Nel documento si sottolineava come Del Signore svolga attività lavorative per l’azienda incaricata di erogare il servizio di ristorazione scolastica nel comune. Una situazione che, secondo il pd, rappresenterebbe un problema serio, visto che l’assessore dovrebbe controllare proprio il servizio fornito dall’azienda per cui lavora. La segretaria Tritone ha espresso incredulità e preoccupazione per la mancanza di trasparenza, evidenziando come la posizione lavorativa dell’assessore fosse nota da tempo solo a loro e non alla cittadinanza o ad altri organi.
Questo episodio ha innescato una discussione pubblica sull’etica e sulle regole di correttezza nei ruoli pubblici, specie in contesti delicati come l’istruzione.
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Reazione della maggioranza e strategia politica
Dopo l’indignazione generata dalla denuncia, la lista civica di maggioranza “Insieme per Melzo”, a cui Del Signore appartiene, ha convocato una riunione straordinaria per affrontare la questione. Il gruppo ha precisato di aver esaminato i fatti e di non aver riscontrato in modo diretto un conflitto di interessi, spiegando che le mansioni dell’assessore all’interno dell’azienda non sono collegate al servizio di mensa scolastica gestito nel comune.
Le dimissioni e le parole del sindaco
Nonostante questa valutazione, si è scelto di non alimentare ulteriori sospetti o possibili rischi. Per questo motivo, Del Signore ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato. Un atto definito dal sindaco Antonio Fusè un gesto di responsabilità politica e trasparenza, ringraziando il dimissionario per la decisione presa senza indugio e sottolineando l’importanza di mantenere la fiducia dei cittadini.
“Un gesto di responsabilità politica e trasparenza che testimonia l’impegno verso i cittadini.” ha dichiarato il sindaco Fusè.
Il dibattito aperto sulla governance locale
Il caso ha messo in luce una questione delicata sulla governance locale e sui rapporti tra incarichi pubblici e interessi privati. Nel contesto comunale di Melzo, la vicenda ha sollevato dubbi e richieste di maggiore chiarezza rispetto ai ruoli ricoperti da esponenti politici e possibili sovrapposizioni con attività imprenditoriali o lavorative.
La critica del pd e l’enfasi sulla trasparenza spalancano un dibattito necessario sulle regole interne al comune e sulle verifiche preventive in fase di nomina agli assessori.
Il rispetto dell’etica pubblica e la tutela della fiducia dei cittadini devono essere priorità assolute.
La reazione della maggioranza, con le dimissioni immediate dell’assessore, segna un precedente nel modo di gestire potenziali conflitti. Questo episodio potrebbe spingere ad adottare misure più rigorose per evitare che funzioni pubbliche si intreccino con interessi privati, al fine di tutelare la fiducia dei cittadini e il buon funzionamento della macchina amministrativa locale.