Ascensore e scale mobili in stazione Rho-Fiera ferme da settimane senza soluzioni per disabili e anziani
La stazione di Rho-Fiera è inaccessibile per chi ha difficoltà motorie, con scale mobili e ascensore fermi fino a ottobre 2025, creando disagi per pendolari e visitatori.

La stazione di Rho-Fiera è inaccessibile a persone con difficoltà motorie a causa di scale mobili e ascensore guasti, con riparazioni previste solo entro ottobre 2025, causando disagi significativi a utenti fragili e visitatori. - Unita.tv
La stazione di Rho-Fiera, punto nevralgico del trasporto nei pressi di Fiera Milano e Mind, resta inaccessibile per chi ha difficoltà motorie. Scale mobili e ascensore sono fuori uso da tempo, senza alternative praticabili per viaggiatori con disabilità, anziani, o chi trasporta passeggini e bagagli pesanti. Solo un cartello avvisa di un intervento di manutenzione che si concluderà ad ottobre 2025.
La situazione attuale degli impianti di accesso a piazza Costellazione
Da settimane le scale mobili e l’ascensore che permettono l’accesso alla stazione di Rho-Fiera sul lato di piazza Costellazione sono fermi. Le tre scale mobili, destinate esclusivamente alla salita verso la piazza, sono fuori uso e non sono state sostituite da alcun mezzo alternativo. L’ascensore, invece, risulta inattivo con un cartello di Rfi che comunica “il servizio sarà ripristinato entro ottobre 2025”.
Questa scelta lascia senza supporto molte categorie di utenti che frequentano quella stazione: persone con disabilità, anziani, mamme con passeggini e viaggiatori con bagagli pesanti. L’assenza di una valida soluzione provoca forti disagi e limita l’accessibilità a un punto di snodo cruciale. In effetti la stazione serve quotidianamente migliaia di pendolari diretti verso Milano con treno e metropolitana, nonché visitatori di importanti snodi come Fiera Milano, Mind e l’ospedale Galeazzi, anch’essi non lontani.
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I rischi per l’accessibilità complessiva
I problemi non riguardano quindi solo l’attraversamento e il movimento nelle aree esterne, ma mettono a rischio l’accessibilità complessiva per tutte le categorie di viaggiatori, configurando una grave mancanza nel sistema di trasporto locale.
Segnalazioni di utenti e interventi dell’amministrazione comunale
Le difficoltà in stazione non sono una novità. I pendolari e utenti si sono rivolti più volte all’ufficio reclami di Rfi e hanno coinvolto anche il Comune di Rho. Lamentele e appelli non hanno finora sortito risultati concreti, lasciando la situazione irrisolta da mesi.
Lo scorso anno, il sindaco Andrea Orlandi aveva preso in mano la questione, scrivendo direttamente ai dirigenti di Rfi. Nel documento evidenziava il degrado infrastrutturale e la carenza di accessibilità non solo a Rho-Fiera, ma anche nella stazione centrale di Rho. L’obiettivo era sollecitare un intervento urgente da parte di Rfi per riportare piena funzionalità agli impianti e garantire il diritto di spostarsi in sicurezza a tutti.
Qualche breve funzionamento e poi il ritorno alla situazione critica
Dopo quei solleciti, gli impianti per qualche settimana avevano funzionato, ma la pausa è durata poco. Al momento vi sono infatti nuovamente tre scale mobili e l’ascensore bloccati. Senza trascurare che anche altre scale mobili e ascensori, quelli che conducono direttamente ai binari dei treni, spesso guastano, creando ulteriori difficoltà per chi ha ridotta mobilità.
La situazione continua quindi a essere critica, e la speranza di una rapida sistemazione si allontana giorno dopo giorno, con il rischio di escludere parti di utenza dal normale servizio ferroviario.
La risposta di rfi sulle manutenzioni e le soluzioni provvisorie
Rfi ha fornito una risposta ufficiale in merito agli impianti fermi nella stazione di Rho-Fiera. Per le tre scale mobili verso piazza Costellazione è stata confermata la manutenzione in corso, con previsione di riattivazione entro il 31 maggio 2025. L’ascensore invece dovrà attendere più a lungo: i lavori termineranno non prima di ottobre dello stesso anno.
Per compensare questi disagi l’ente ha previsto un supporto alternativo per le persone con ridotta mobilità. Si parla di un percorso che sfrutta rampe già esistenti e accessibili, le quali consentono di raggiungere piazza Costellazione senza utilizzare scale o ascensori. Per agevolare l’utilizzo di questi percorsi, a breve verrà affissa una piantina informativa.
Criticità e limitazioni delle soluzioni offerte
Questa mappa aiuterà i viaggiatori con difficoltà motorie a orientarsi autonomamente e a individuare il percorso più semplice, anche se diversi utenti segnalano che, di fatto, le rampe risultano meno comode rispetto all’uso di mezzi meccanici, specie per chi trasporta bagagli pesanti o spinge passeggini.
Il piano di Rfi si limita quindi a soluzioni basate sugli accessi pedonali alternativi, senza prevedere mezzi sostitutivi immediati, come ascensori provvisori o supporto dedicato. A oggi, chi non può percorrere scale o rampe deve adattarsi ad una situazione piena di ostacoli, senza garanzie sulle tempistiche di fine manutenzione.
Impatto sull’utenza e contesto urbano di rho-fiera
Il blocco degli impianti di accesso ha ripercussioni importanti sulle persone che ogni giorno si muovono in quella zona. Rho-Fiera è un punto strategico vicino a diversi poli: oltre alla zona fieristica, il Mind e l’ospedale Galeazzi attirano flussi di pubblico variegato.
Le scale mobili e l’ascensore rappresentano un passaggio indispensabile per molti. La loro mancata funzionalità complica la routine di chi è meno agile o viaggia con bambini e bagagli. In pratica, il servizio ferroviario perde un pezzo importante di accessibilità, in uno snodo che dovrebbe invece garantire facilità di spostamento a tutti.
Conseguenze sulla mobilità e sull’immagine della zona
I disagi si traducono anche in una pressione maggiore su altri sistemi di trasporto e su coloro che, con difficoltà, devono arrangiarsi per raggiungere le destinazioni desiderate. L’assenza di un’alternativa adeguata limita il diritto alla mobilità e rischia di allontanare un’utenza già penalizzata da problemi fisici o situazioni di fragilità.
Di fatto, questa condizione non solo pesa sulle persone, ma impatta anche negativamente sull’immagine della stazione e di tutta l’area vicina, tra le più frequentate della città metropolitana di Milano.