Oggi a Milano arriveranno alcuni palestinesi gravemente feriti o malati provenienti dalla Striscia di Gaza. Tra di loro c’è Adam, un bambino di dieci anni che ha perso quasi tutta la sua famiglia in un bombardamento a Khan Younis. Il piccolo arriverà accompagnato dalla madre, la dottoressa Alaa al-Najaar, per ricevere cure mediche nel nostro paese. L’Italia conferma così il suo impegno nell’accoglienza e nell’assistenza a chi scappa dalla crisi in Medio Oriente.
Adam, la storia del bambino unico sopravvissuto al bombardamento di khan younis
Adam è un bambino palestinese di dieci anni, l’unico sopravvissuto di una tragedia che ha distrutto la sua famiglia a Khan Younis. Nell’attacco israeliano che ha colpito la loro abitazione, ha perso il padre e nove fratelli e sorelle. Oggi verrà trasportato a Milano insieme alla madre, la dottoressa Alaa al-Najaar, che si trova in condizioni di salute precarie ma protettive per il figlio. Adam presenta fratture multiple al corpo e lesioni nervose che richiederanno un trattamento specialistico.
La madre porterà con sé anche altri familiari, tra cui la sorella del marito deceduto e i suoi figli, creando una piccola rete di sostegno per affrontare il lungo percorso di recupero. La famiglia sarà seguita dagli ospedali milanesi, con particolare attenzione alle esigenze mediche e al supporto psicologico indispensabile in situazioni di trauma così gravi.
Organizzazione dell’arrivo e accoglienza
Il volo con i pazienti palestinesi atterrerà questa sera a Linate, nella sezione militare dell’aeroporto, intorno alle 19.30. Si tratta di un’operazione umanitaria organizzata dall’Aeronautica Militare in collaborazione con il Ministero della Difesa e il Ministero degli Affari Esteri, con il supporto del Centro Operativo di Vertice Interforze e della Protezione Civile. Anche la Regione Lombardia sarà presente all’arrivo con l’assessore al Welfare Guido Bertolaso.
I dettagli sulle condizioni dei bambini ricoverati in lombardia e piemonte
I piccoli palestinesi in arrivo hanno lesioni di vario tipo, che spaziano da fratture multiple a danni agli organi interni. Adam presenta fratture alle braccia e lesioni nervose, condizioni che necessitano cure specialistiche. Sarà ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano, dove medici e personale si sono organizzati per assisterlo sia sul piano medico, sia per garantire l’accoglienza alla famiglia.
Un altro bambino sarà curato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Le sue ferite comprendono politraumi e danni interni, rendendo il suo caso particolarmente delicato. L’ospedale è pronto a trasferirlo con eliambulanza, se servirà, per assicurare trattamenti tempestivi e adeguati. Al Policlinico di Milano arriverà un terzo bambino con serie fratture e una lesione polmonare grave.
Questi piccoli pazienti sono accompagnati da familiari, che saranno assistiti durante tutto il ricovero. L’assessore Guido Bertolaso ha sottolineato come venga garantito anche il supporto per l’alloggio e le necessità immediate dei parenti. La presenza della famiglia è un elemento fondamentale per seguire ogni giovane paziente nel percorso di guarigione.
La posizione del governo italiano sull’emergenza sanitaria da gaza
Il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito l’impegno dell’Italia nell’accoglienza dei palestinesi colpiti dalla guerra a Gaza. Oggi sarà presente all’aeroporto di Linate per accogliere i voli umanitari con i feriti. Ha definito la situazione nella Striscia inaccettabile, condannando i continui bombardamenti che colpiscono la popolazione civile.
Tajani ha sottolineato come l’Italia solleciti una cessazione immediata delle operazioni militari da parte di Israele, ritenute eccessive rispetto agli obiettivi contro Hamas e dannose per i civili. L’accoglienza dei palestinesi feriti è parte di un’azione umanitaria che coinvolge vari ministeri e livelli istituzionali, con un’attenzione particolare alla dimensione sanitaria.
L’intervento italiano continua su più fronti: il trasporto dei malati, la cura medica nei centri ospedalieri e il sostegno alle famiglie colpite. Il governo coordina queste attività con la protezione civile europea, assicurando che ogni ospedale coinvolto disponga delle risorse necessarie per gestire casi complessi come quelli dei bambini in arrivo da Gaza.