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Arrestato in grecia rexal ford, sospettato del duplice omicidio a villa pamphili e di altri crimini

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Francis Kaufmann, noto come Rexal Ford, è stato fermato in Grecia con l’accusa di aver ucciso Anastasia Trofimova e coinvolto in un altro delitto ancora coperto dal segreto istruttorio. La vicenda si svolge tra Roma e Atene, dove l’uomo si trova ora detenuto dopo una lunga latitanza. Il suo cellulare ha fornito indizi chiave agli investigatori italiani che stanno cercando di ricostruire gli ultimi giorni prima della morte della donna trovata senza vita nel parco romano.

La vita ai margini a villa pamphili: sopravvivenza tra verde e mercato

Per quindici notti Francis Kaufmann ha vissuto all’aperto sotto gli alberi di villa Pamphili, uno dei polmoni verdi più estesi della capitale. Insieme alla compagna Anastasia Trofimova e alla figlia Andromeda si spostava tra il silenzio del parco e il vicino mercato di san Silverio per procurarsi cibo e qualche conforto quotidiano. Questa esistenza ai margini della società lo rendeva quasi invisibile agli occhi dei passanti.

Il rifugio scelto era un angolo nascosto tra le fronde dove cercavano riparo dalle intemperie. La routine quotidiana era scandita dalla necessità di trovare risorse essenziali senza attirare attenzioni indesiderate. Nonostante la precarietà delle condizioni, quella permanenza sembrava offrire una parvenza di stabilità per la famiglia.

Tuttavia dietro questa apparente tranquillità si nascondeva un clima teso che poi è esploso nella tragedia consumatasi nel cuore del parco romano.

I fatti: dalla scomparsa al ritrovamento del corpo nel parco

Anastasia Trofimova aveva 42 anni ed era originaria di Omsk, città siberiana nota per i suoi rigidi inverni. Il suo corpo è stato rinvenuto senza vita all’interno dello stesso spazio verde dove aveva vissuto con Kaufmann fino a pochi giorni prima. Le circostanze esatte della morte restano da chiarire ma le prime ipotesi puntano verso un soffocamento come causa principale.

Gli accertamenti medico-legali programmati per luglio dovranno confermare o smentire questa pista ma già ora emergono elementi inquietanti legati al momento finale della donna.

Un dettaglio cruciale: il cellulare spento nel momento fatale

Un dettaglio cruciale riguarda proprio il cellulare dell’uomo che ha tracciato i suoi spostamenti fino alle ore immediatamente precedenti alla morte: improvvisamente spento durante la notte tra il 3 e 4 giugno proprio mentre Anastasia cessava di vivere.

Questo blackout tecnologico alimenta ulteriormente i sospetti sulle responsabilità dirette dell’uomo nella tragedia consumata dentro villa Pamphili.

Latitanza internazionale: cattura in grecia e rifiuto dell’estradizione

Dopo l’omicidio Francis Kaufmann si è dato alla fuga attraversando confini internazionali fino ad arrivare in Grecia dove è stato infine arrestato dalle autorità locali su richiesta degli investigatori italiani. L’uomo però ha negato ogni collaborazione rifiutando l’estradizione verso l’Italia così da complicare ulteriormente le procedure giudiziarie italiane impegnate a ottenere giustizia sul caso.

Un nodo per la cooperazione europea

La decisione lascia nelle mani dei magistrati greci il destino processuale dell’indagato mentre proseguono approfondimenti sulle sue eventuali connessioni con altri reati non ancora resi pubblici dagli organi competenti.

Questa vicenda mette sotto pressione anche la cooperazione giudiziaria europea chiamata a gestire casi transnazionali complessi come quello legato a Rexal Ford-Kaufmann che resta al centro delle indagini su più fronti criminali aperti contemporaneamente nei due paesi coinvolti nella sua cattura ed estradizione forzata o meno verso Roma.

Written by
Andrea Ricci

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