Un video pubblicato dalla polizia mostra momenti decisivi dell’arresto di Rexal Ford, un uomo di 46 anni nato in California, coinvolto in un caso di cronaca nera che ha colpito Roma. La vicenda riguarda la morte di una neonata e il ritrovamento del corpo della madre a Villa Pamphili, scoperta avvenuta il 7 giugno 2025 nella capitale. Le forze di polizia greche e italiane hanno lavorato insieme per catturare l’uomo che si trovava in Grecia.
Il video dell’ arresto a Skiathos
Il filmato, diffuso ufficialmente dalla polizia, mostra Rexal Ford accompagnato da agenti italiani e greci fuori da un commissariato a Skiathos, un’isola greca nel Mar Egeo. L’uomo, con il volto coperto per ragioni di privacy, viene scortato dagli agenti e fatto salire su un’auto, probabilmente per il trasferimento verso una destinazione dove comparirà davanti all’autorità giudiziaria.
Le immagini dell’ operazione
Queste immagini sono uno dei pochi contenuti visibili del procedimento che ha portato all’arresto, e confermano il successo dell’operazione internazionale condotta congiuntamente dalle forze dell’ordine di due paesi.
Il ruolo della procura di Roma nelle indagini
Dietro questo arresto c’è una lunga attività di indagine coordinata dalla procura di Roma, che ha seguito da vicino il caso della neonata morta e del corpo della madre ritrovati a Villa Pamphili. La procura italiana ha emesso un mandato di arresto europeo, documento che ha permesso alla polizia greca di intervenire subito dopo aver identificato Rexal Ford sull’Isola Di Skiathos.
L’indagine ha puntato a raccogliere prove concrete per collegare l’uomo all’omicidio e all’occultamento dei cadaveri, nel tentativo di ricostruire l’intera dinamica dei fatti accaduti nella capitale il 7 giugno 2025.
Il coordinamento giudiziario
Le immagini dell’arresto testimoniano la stretta cooperazione fra poliziotti greci e italiani, che si sono mossi in sinergia per localizzare e bloccare l’uomo indicato come sospettato in un reato grave. La notifica del mandato di arresto europeo è stata eseguita in tempo reale dagli agenti di Skiathos, evidenziando una rete di comunicazione ben funzionante tra i due paesi.
La collaborazione tra polizia greca e italiana
Questo tipo di collaborazione è essenziale nel contrasto ai crimini che travalicano i confini nazionali, consentendo alle autorità di intervenire tempestivamente anche lontano dal luogo originario del reato. Il caso di Rexal Ford rappresenta appunto uno di questi episodi, in cui emergono chiaramente i risultati della cooperazione internazionale.
Il contesto del ritrovamento a villa pamphili
La scoperta del corpo della neonata e della madre a Villa Pamphili ha scosso la città di Roma per la crudezza del fatto. Il 7 giugno 2025, le forze dell’ordine hanno effettuato il ritrovamento all’interno di una zona verde storica della capitale, portando alla luce un caso che ha attirato immediatamente l’attenzione dei media e delle autorità.
Il collegamento tra il Californiano Rexal Ford e i corpi rinvenuti è stato confermato dalle indagini successive, che hanno permesso di confermare i sospetti iniziali e far partire la macchina giudiziaria contro l’uomo. Il fatto ha evidenziato anche alcune criticità nel monitoraggio di certi ambienti e nella tutela delle vittime, aspetti ora al centro di ulteriori approfondimenti.
Le prossime tappe legali
Dopo l’arresto a Skiathos, Rexal Ford sarà portato probabilmente in Italia per rispondere alle accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere. La polizia continua a raccogliere prove e documenti utili per definire la dinamica dei fatti, mentre la Procura segue attentamente ogni sviluppo.
Le autorità si preparano a un lungo percorso giudiziario per chiarire i dettagli di questa drammatica vicenda, che ha coinvolto persone fragili e ha suscitato un forte impatto nell’opinione pubblica italiana. Il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura procede senza sosta per far emergere la verità.