Le indagini sulla rapina avvenuta il 6 febbraio scorso in un condominio di via Cassia 1004 stanno facendo progressi significativi. Due presunti complici del rapinatore ucciso, Anton Ion Ciurciumel, sono stati fermati dalle forze dell’ordine e ora si attende la convalida del fermo da parte del giudice. La situazione si complica ulteriormente con l’emergere di dettagli inquietanti riguardanti la dinamica dell’evento.
I fermi e i dettagli della rapina
Il primo arresto è avvenuto lunedì mattina, quando Salvatore De Giovanni, 30 anni, è stato fermato. Il secondo soggetto, un italo-serbo di 29 anni identificato come E.R., è stato bloccato mercoledì. Entrambi i fermi sono stati effettuati in seguito a indagini approfondite coordinate dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo e dal pm Claudio Santangelo. La convalida dei fermi è attesa nelle prossime ore e, se confermato che i due erano presenti nell’appartamento al momento della rapina, si potranno ricostruire i momenti cruciali che hanno preceduto la tragedia.
La rapina è avvenuta intorno alle 18.30, quando tre uomini armati di una mazza ferrata sono entrati nell’abitazione di Chobotko Svetlan, un ospite del condominio. I malviventi hanno minacciato la vittima, chiedendo denaro, gioielli e il contenuto di una cassaforte. Tuttavia, la situazione è degenerata quando, a causa del rumore, qualcuno ha suonato il campanello, costringendo i rapinatori a fuggire. All’esterno, hanno incrociato Antonio Micarelli, una guardia giurata, che ha aperto il fuoco, uccidendo Ciurciumel.
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La dinamica degli eventi e le indagini
Le indagini hanno preso una piega decisiva dopo l’arresto di Micarelli, avvenuto il 6 marzo. Lunedì, De Giovanni si è presentato volontariamente alla caserma Trionfale per un test del DNA, ma è stato immediatamente fermato. Il secondo arresto, quello di E.R., è avvenuto il giorno successivo. Entrambi i fermati non hanno precedenti penali significativi e si trovavano in situazioni personali che non sembravano legate a crimini.
Le immagini di sorveglianza mostrano Micarelli mentre spara dieci colpi, un’azione che ha portato a gravi accuse di omicidio volontario. La ricostruzione di quanto accaduto prima degli spari rimane incerta, con Micarelli che sostiene di essere stato minacciato dai rapinatori. La testimonianza dei due fermati potrebbe fornire ulteriori dettagli su questa drammatica vicenda.
Il passato di Anton Ion Ciurciumel
Emergono nuovi dettagli sulla vita di Anton Ion Ciurciumel, il 24enne ucciso durante la rapina. Nel 2018, Ciurciumel era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale dopo un inseguimento con la polizia. All’epoca, il giovane, insieme al padre, aveva tentato di fuggire da un controllo, causando danni a diverse auto. Dopo l’arresto, era stato condannato a una pena detentiva di oltre un anno.
Recentemente, il padre di Ciurciumel è stato assolto da accuse legate all’episodio del 2018, con il suo avvocato che ha dichiarato che non era a conoscenza delle azioni del figlio. Questo nuovo sviluppo aggiunge un ulteriore strato di complessità alla storia di una famiglia già segnata da eventi drammatici.
Le indagini proseguono, e la comunità attende con ansia di conoscere i dettagli che emergeranno dalle testimonianze dei fermati e dalle prove raccolte.
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