Arrestati a milano un medico radiologo in pensione e un uomo di 42 anni per violenza sessuale di gruppo

Due uomini arrestati a Milano per violenza sessuale di gruppo, sfruttando false promesse di lavoro nel mondo dello spettacolo per adescare e abusare di ragazze dal 2016.
A Milano due uomini sono stati arrestati per violenza sessuale di gruppo e truffa, dopo aver adescato numerose ragazze dal 2016 con false promesse di lavoro nel mondo dello spettacolo, usando finte visite mediche per commettere abusi. - Unita.tv

Un’inchiesta a Milano ha portato all’arresto di due uomini, accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di numerose ragazze. Le indagini hanno rivelato un sistema di adescamento iniziato nel 2016, che sfruttava la falsa promessa di lavori nel mondo dello spettacolo per ottenere violenze sotto il pretesto di visite mediche.

Il lavoro investigativo e le misure restrittive adottate

Le indagini si sono svolte attraverso raccolta di testimonianze, analisi di materiali video, e monitoraggio dei canali di reclutamento. I carabinieri hanno lavorato a stretto contatto con la Procura di milano per mettere insieme elementi concreti utili a smantellare la rete criminale.

Il gip Mattia Fiorentini ha convalidato le misure cautelari dei domiciliari nei confronti dei due indagati, ritenendo fondati i reati contestati. Le accuse principali riguardano la violenza sessuale in forma di gruppo e la truffa ai danni delle vittime, attratte da false promesse.

Al momento le forze dell’ordine proseguono le verifiche per identificare eventuali complici e stabilire se il fenomeno abbia coinvolto ulteriori persone o simili casi in altre zone.

Natura e dinamica degli abusi commessi

Dal 2016 in avanti, le vittime erano ragazze attratte da annunci in cui si proponevano ruoli da attrici in video promozionali per una clinica inesistente. In realtà, venivano sottoposte a finte visite che si trasformavano in atti di violenza sessuale. I due uomini approfittavano delle paure e delle aspettative di lavoro delle ragazze, spesso giovanissime, per perpetrare gli abusi.

Durante queste finte visite, venivano anche registrati video che documentavano gli abusi, presumibilmente usati per mantenere il controllo sulle vittime o per altri scopi illeciti. Secondo gli inquirenti i tentativi di adescamento avrebbero coinvolto circa 135 ragazze. Non tutte hanno subito violenze, ma è stato riscontrato il denaro come esca per attirare giovani in difficoltà o con ambizioni nel mondo dello spettacolo.

Modalità dell’inganno e profilo degli arrestati

L’arresto è stato disposto dal gip Mattia Fiorentini su richiesta del pm Antonio Pansa, che ha coordinato le indagini svolte dai carabinieri di milano. I principali indagati sono un medico radiologo in pensione di 71 anni, che si presentava come ginecologo, e un uomo di 42 anni. I due hanno collaborato per attrarre le vittime, usando metodi fraudolenti e violenti.

Il medico, sfruttando la sua qualifica falsa, convinceva le ragazze che avrebbero dovuto effettuare visite specialistiche, in realtà mai richieste da nessuna struttura sanitaria. Il confronto con le vittime ha evidenziato come tutto fosse costruito per celare le violenze dietro una finta attività professionale. L’uomo di 42 anni, la cui identità non è stata resa nota, ha avuto un ruolo chiave nel reclutamento e nell’assistenza ai soprusi.

Impatto sulla comunità di milano e attenzione a nuovi casi simili

Questo caso ha riportato l’attenzione sul rischio di truffe sfruttate per scopi criminali nel settore delle offerte lavorative per giovani. Milano, centro di attrazione per chi cerca opportunità artistiche e professionali, si trova a dover affrontare nuovi scenari di prevenzione e controllo.

Le autorità ricordano che i percorsi legali per entrare nel mondo dello spettacolo non richiedono pagamenti anticipati né visite mediche fuori da strutture autorizzate. “Chiunque riceva offerte ambigue è invitato a denunciare e cercare supporto.”

Le vittime di abusi ricevono assistenza dalle strutture specializzate, mentre la procura prosegue nel lavoro per tutelare chi cerca di realizzare ambizioni professionali senza imbattersi in situazioni di pericolo o ricatti.