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Apto investe 3 miliardi per costruire il più grande campus data center hyperscale in Italia a lacchiarella

Apto acquista un terreno a Lacchiarella, Milano, per un campus di data center da 3 miliardi di euro, puntando a potenziare l’infrastruttura digitale del Nord Italia e sostenere la domanda cloud.

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Apto ha acquistato un terreno a Lacchiarella (Milano) per costruire un campus di data center hyperscale da 228mila mq con un investimento di 3 miliardi di euro, puntando a supportare la crescita del cloud e dell’IA nel Nord Italia, con attenzione a sostenibilità e infrastrutture locali. - Unita.tv

Apto, provider internazionale di data center hyperscale, ha annunciato l’acquisto di un terreno strategico a lacchiarella, in provincia di milano, destinato alla realizzazione di un nuovo campus per data center di ultima generazione. Il progetto coinvolge una vasta area di 228mila metri quadrati e un investimento pari a 3 miliardi di euro. Questo intervento apre una nuova fase per l’infrastruttura digitale del nord italia, puntando a sostenere la domanda crescente dei servizi cloud e delle applicazioni avanzate, come quelle basate sull’intelligenza artificiale.

La superficie e le caratteristiche del nuovo sito a lacchiarella

Il terreno scelto da apto si trova lungo la strada per badile, vicino al centro girasole, in una zona già individuata per lo sviluppo urbanistico comunale. L’area copre 228mila metri quadrati, equivalenti a oltre 32 campi da calcio, e potrà ospitare un campus formato da cinque data center indipendenti. Ciascuno di questi sarà progettato per gestire carichi di lavoro molto elevati, offrendo flessibilità nella fase di attivazione e nell’adattamento ai bisogni dei clienti.

Il piano energetico prevede una capacità di alimentazione pari a 300 MVA, un valore notevole che garantirà energia sufficiente a mantenere operativa l’intera struttura senza interruzioni. Si tratta di dati che indicano l’ambizione di realizzare un’infrastruttura capace di rispondere a richieste importanti e complesse, tipiche del mondo hyperscale, dove le operazioni si svolgono in maniera intensiva e continua.

L’importanza strategica del progetto per la digitalizzazione locale e nazionale

La posizione del campus è stata valutata con attenzione per garantire un collegamento diretto alle reti di comunicazione chiave, elemento fondamentale per l’efficienza delle operazioni e per il rapido scambio di dati tra i clienti e le infrastrutture del data center. Questo punto è cruciale, soprattutto nel contesto attuale, dove la digitalizzazione avanza rapidamente sia nelle aziende sia nella pubblica amministrazione.

Il progetto risponde alle esigenze di provider cloud, che necessitano di spazi adeguati per ospitare servizi complessi come piattaforme AI, ma è anche pensato per accelerare la trasformazione digitale della pubblica amministrazione italiana. L’area attrezzata sarà in grado di sostenere la gestione di infrastrutture digitali capaci di far fronte ai carichi di lavoro e agli aggiornamenti richiesti da questi settori.

Interventi ambientali e infrastrutturali collegati al nuovo campus

Non si tratta soltanto di costruire data center. Apto ha inserito nel progetto un piano comprensivo di azioni per la riqualificazione ambientale e la mobilità locale. Tra gli interventi previsti, spicca il recupero di fontanili agricoli storici della zona, un aspetto che richiama l’attenzione al valore naturale e culturale del territorio.

La creazione di un itinerario ciclopedonale offrirà ai residenti e ai lavoratori percorsi sicuri e sostenibili per raggiungere il sito, favorendo modalità di spostamento più ecologiche. L’ammodernamento delle infrastrutture per il trasporto è un’altra componente chiave che garantisce un migliore accesso e una minore congestione del traffico intorno all’area. Questi interventi paralleli mirano a minimizzare l’impatto dell’opera sulla comunità e sull’ambiente, una questione oggi centrale nelle grandi opere.

Dichiarazioni ufficiali e passo fondamentale nelle procedure amministrative

Russell Poole, Ceo di Apto, ha sottolineato l’importanza di milano come mercato in crescita, evidenziando che l’operazione rappresenta un segnale evidente della capacità dell’azienda di rispondere con infrastrutture adeguate alla domanda digitale della regione. Ha ricordato “l’accesso diretto alle reti chiave come uno dei vantaggi decisivi della posizione scelta”.

Dal punto di vista istituzionale, la sindaca di lacchiarella, Antonella Violi, ha puntualizzato che la valutazione degli impatti ambientali è tuttora in corso presso il Mase, il ministero per la transizione ecologica. Al momento, “nessuna dichiarazione definitiva sarà rilasciata fino a quando non si sarà conclusa questa fase di verifica”, tappa obbligata per procedere con i permessi e l’implementazione del progetto. Questo passaggio conferma la complessità delle normative e la tutela prevista per gli aspetti ambientali in grandi cantieri come questo.

Il sito di lacchiarella, con la sua mole e caratteristiche, rappresenta una sfida complessa ma anche una possibilità concreta per il futuro digitale dell’Italia, su scala nazionale e locale. Le prossime mosse amministrative saranno cruciali per definire tempi e modalità di realizzazione del campus data center.