Apre a palermo il museo del presente dedicato a giovanni falcone e paolo borsellino nel 33mo anniversario della strage di capaci
Palermo inaugura il Museo del Presente in onore di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, un luogo che racconta la lotta alla mafia attraverso oggetti simbolici e testimonianze storiche.

A Palermo, nel 33° anniversario della strage di Capaci, è stato inaugurato il Museo del Presente in memoria di Falcone e Borsellino, che attraverso oggetti, installazioni e arte digitale racconta la lotta alla mafia e invita le nuove generazioni a mantenere vivo l’impegno per la giustizia. - Unita.tv
Nel 33mo anniversario della strage di Capaci, Palermo ha inaugurato il Museo del Presente intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Situato nel cuore della città, in palazzo Jung, questo spazio espositivo raccoglie testimonianze materiali e simboliche della lotta alla mafia. Il museo vuole raccontare il passato attraverso oggetti quotidiani e ricordi personali, coinvolgendo i visitatori e trasmettendo il senso di responsabilità che ancora oggi accompagna il contrasto a cosa nostra.
Il valore degli oggetti: tracce concrete di falcone e borsellino
Nel museo si trovano reperti che hanno appartenuto a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, tutti carichi di significato e memoria. Tra questi spicca la bicicletta di Borsellino, un oggetto semplice ma rappresentativo della sua quotidianità prima della tragedia. Sono esposte anche la poltrona su cui sedeva Falcone nei suoi uffici, la penna che usava abitualmente e le sue agende personali con appunti e annotazioni, dove si percepisce l’intensità e la dedizione con cui affrontava il lavoro.
Dettagli e aneddoti di una storia condivisa
Un pezzo raro è la fotocopiatrice usata durante il maxiprocesso, uno dei momenti chiave nella lotta alla mafia in Italia.
Al fianco delle agende c’è la sveglia che Antonio Montinaro, capo della scorta di Falcone, portava sempre con sé, segno di un’attenta organizzazione quotidiana, indispensabile in un contesto così pericoloso.
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Un dettaglio curioso è la piccola collezione di papere appartenuta a Falcone. Dietro quel semplice gioco si cela una storia precisa: la passione nacque dall’errore fatto in un processo, al quale seguì la provocazione di un collega che gli regalò una papera. Falcone prese quell’episodio come monito e, secondo il racconto di Vincenzo Di Fresco, presidente del museo, Borsellino a volte faceva sparire una papera per scherzo, lasciando un biglietto con scritto che per riaverla servivano cinquemila lire. Questi aneddoti restituiscono l’umanità nascosta dietro figure leggendarie, riflettendo la loro ironia e fragilità.
L’installazione “la linea del tempo” e la foto impossibile: simboli contro la mafia
Uno degli elementi più simbolici è l’installazione chiamata “la linea del tempo” che guida i visitatori attraverso gli eventi più rilevanti della lotta antimafia. Questa installazione si accompagna a una foto definita “impossibile”. In quell’immagine compaiono i grandi eroi caduti nella battaglia contro la mafia, con ai piedi piccoli mafiosi ritratti in viola, colore che rappresenta il lutto e la penitenza.
L’effetto scelto vuole ribaltare la percezione del potere mafioso, mostrando i criminali come figure minuscole e insignificanti rispetto a chi ha sacrificato la propria vita per la giustizia. Vincenzo Di Fresco sottolinea che questo spazio vuole trasmettere a chiunque entri il senso di partecipazione e responsabilità nella lotta a cosa nostra. Il museo si propone così come ponte tra il passato e il futuro, invitando tutti a non dimenticare e a fare la propria parte.
Arte digitale per i giovani
Il Museo del Presente presenta anche una sezione che mescola fotografie familiari e arte digitale immersiva. Qui le immagini degli eroi antimafia si intrecciano al suono di elicotteri e ai rumori delle rivolte popolari, ricostruendo un’atmosfera che richiama i momenti drammatici ma anche il risveglio sociale che seguì.
Maria Falcone, sorella di Giovanni e presidente della omonima fondazione, spiega che questo luogo permetterà soprattutto ai giovani di Palermo di conoscere la storia di Falcone e Borsellino. Il museo si trova vicino alla palestra dove Giovanni si allenava e alla chiesa dove giocava a ping pong con ragazzi poi divenuti delinquenti. Quel quartiere, teatro della sua infanzia, testimonia come l’impegno personale e lo studio possano cambiare il destino di chiunque.
Nell’allestimento si riflette l’intenzione di avvicinare i nuovi cittadini alla storia più recente della città, mostrando che persino nelle realtà difficili il cambiamento è possibile.
Palermo ricorda falcone e borsellino dando voce al presente e al futuro
Palazzo Jung a Palermo si è trasformato in un luogo della memoria che non si limita alla commemorazione, ma intende coinvolgere attivamente chi lo visita. Il Museo del Presente custodisce reliquie, racconti, immagini e suoni che attraversano il tempo e stimolano la riflessione. Nei 33 anni dalla strage di Capaci, la città riafferma un impegno concreto verso la legalità e la giustizia, mantenendo vivi il ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Questo spazio invita a riconoscere che il prezzo della lotta alla mafia è stato altissimo, ma che vi si può contribuire ancora oggi, con consapevolezza e impegno. Il museo, a più voci, parla soprattutto alle nuove generazioni, sfidandole a non dimenticare quanto è stato fatto e quanto ancora resta da fare per una società libera da violenza e prevaricazione.