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Appello per l’omicidio di Giulia Tramontano: la difesa contesta premeditazione e crudeltà

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Il caso dell’omicidio di Giulia Tramontano, la giovane donna incinta uccisa nel maggio 2023 a Senago, torna davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Milano. La difesa di Alessandro Impagnatiello, condannato all’ergastolo in primo grado per l’assassinio della fidanzata, presenta un ricorso che nega la premeditazione e l’aggravante della crudeltà. Le nuove argomentazioni puntano a modificare il quadro giudiziario mostrando una dinamica diversa rispetto a quella emersa in precedenza.

Il ricorso della difesa contro le aggravanti di premeditazione e crudeltà

L’avvocata Giulia Geradini ha depositato un ricorso in appello nel quale si sostiene che Alessandro Impagnatiello non abbia pianificato l’uccisione della sua fidanzata. Secondo la legale, infatti, il gesto sarebbe nato da una condotta impulsiva e maldestra senza alcuna intenzione preparata o studiata nei dettagli. La richiesta principale rivolta ai giudici è quella di escludere le aggravanti previste dalla legge per i reati compiuti con premeditazione e con particolare crudeltà.

Nel documento si sottolinea come nelle ore successive all’omicidio siano emersi comportamenti confusi da parte dell’imputato che dimostrerebbero errori evidenti nella gestione del corpo della vittima. Questi elementi vengono presentati come prove del fatto che non vi fosse un piano preciso dietro al delitto ma piuttosto un susseguirsi disordinato di azioni dettate dall’emotività o dalla paura.

I tentativi falliti di occultamento del corpo

Un aspetto centrale nell’appello riguarda proprio i tentativi messi in atto da Impagnatiello per nascondere il cadavere della fidanzata dopo l’aggressione mortale avvenuta il 27 maggio 2023. Secondo quanto riportato dal ricorso, egli avrebbe provato due volte ad incendiare il corpo senza riuscirci completamente prima di abbandonarlo vicino ad alcuni box poco distanti dal luogo dove era avvenuto il fatto.

Questi gesti sono interpretati come segnali chiari dell’improvvisazione più che come parte integrante di una strategia criminale ben definita. Il modo in cui sono state condotte queste operazioni lascia trasparire una certa goffaggine nel cercare di cancellare le tracce lasciate sulla scena del crimine.

Contestazioni sull’aggravante della crudeltà nella dinamica dell’omicidio

La richiesta principale rivolta alla corte riguarda anche l’esclusione dell’aggravante relativa alla crudeltà usata durante l’atto omicida nei confronti di Giulia Tramontano. Nel ricorso si evidenzia come la vittima sia stata colpita con numerose coltellate – ben 37 – ma senza aver avuto modo reale né tempo sufficiente per reagire o opporsi all’attacco violento subito.

La legale spiega infatti che se ci fosse stata vera crudeltà consapevole la donna avrebbe cercato almeno parzialmente protezione o fuga; inoltre sul suo corpo mancherebbero segni tipici delle azioni difensive quali graffi o lividi sulle mani dovuti al tentativo disperato d’impedire i fendenti inferti dall’assassino.

Richiesta delle attenuanti generiche e implicazioni processuali

Oltre a chiedere lo stralcio delle aggravanti contestate durante questo processo d’appello, la difesa punta anche al riconoscimento delle attenuanti generiche nei confronti dell’imputato Alessandro Impagnatiello. Queste potrebbero portare ad uno sconto significativo rispetto alla pena già inflitta, che resta comunque molto severa data la gravità dei fatti.

L’intervento mira quindi a far emergere elementi nuovi utili ad alleggerire almeno parzialmente le responsabilità penali attribuite finora. Questo passaggio rappresenta un momento cruciale nella vicenda processuale perché potrebbe influenzare pesantemente sia gli aspetti giuridici sia quelli emotivi legati al caso.

Il dibattito davanti ai giudici milanesi prosegue dunque su basi differenti rispetto al primo grado, concentrandosi soprattutto sulla natura improvvisa o meno del gesto criminale oltreché sulle modalità con cui è stato commesso. L’evoluzione futura dipenderà dalle valutazioni tecniche degli esperti chiamati a esaminare ogni dettaglio rilevante riguardo alle prove raccolte fino ad oggi.

Written by
Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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