Anziano di 98 anni aggredito dal figlio a grosseto: ricoverato in condizioni critiche
Un uomo di 63 anni ha aggredito brutalmente il padre novantenne a Grosseto, causando gravi ferite. Arrestato per tentato omicidio aggravato, l’aggressore presenta noti problemi psichiatrici.

Un uomo di 63 anni a Grosseto ha aggredito gravemente il padre novantenne, causandogli ferite critiche; arrestato con l’accusa di tentato omicidio, l’episodio è stato scoperto grazie all’intervento dei vicini. - Unita.tv
Un episodio di violenza domestica si è verificato a Grosseto nella notte scorsa, quando un uomo di 63 anni ha aggredito brutalmente il padre novantenne all’interno dell’appartamento in cui vivevano entrambi. La situazione è emersa grazie all’intervento dei vicini, allarmati dalle urla provenienti dall’abitazione. Le autorità intervenute hanno scoperto un quadro drammatico, con l’anziano gravemente ferito e ricoverato in rianimazione. Il figlio, con problemi psichiatrici noti, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio aggravato.
Le dinamiche dell’aggressione in un appartamento di grosseto
La violenza è esplosa nella notte, all’interno di un appartamento situato in una palazzina di Grosseto. Secondo quanto ricostruito, il 63enne avrebbe aggredito il padre di 98 anni con pugni al volto prima di infliggergli un gesto estremo: ha usato una chiave per strappare il bulbo oculare al genitore. L’aggressore e la vittima convivevano nella stessa abitazione o comunque nello stesso stabile, creando una situazione di vicinanza che ha fatto sì che i vicini sentissero le urla disperate e allertassero la polizia.
Problemi psichiatrici e indagini in corso
Il 63enne è noto alle forze dell’ordine per i suoi problemi psichiatrici, che potrebbero aver inciso significativamente sul processo che ha portato a questa terribile aggressione. Le indagini sono al momento in corso per chiarire le motivazioni e il contesto preciso che hanno portato all’esplosione di questa violenza.
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Le condizioni dell’anziano e il ricovero in ospedale
L’uomo di 98 anni, vittima dell’aggressione, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Misericordia di Grosseto, dove è attualmente ricoverato nel reparto di rianimazione. Le ferite riportate sono gravissime, in particolare la perdita del bulbo oculare, causata dall’uso della chiave da parte del figlio. Il reparto sanitario si sta occupando della situazione con la massima urgenza, ma le condizioni restano critiche.
Gli stessi medici hanno sottolineato la gravità delle lesioni subite, che richiedono assistenza costante e interventi mirati per cercare di stabilizzare l’anziano. In queste ore sono in corso accertamenti per valutare ulteriori danni e monitorare l’evoluzione dello stato di salute del paziente.
L’arresto del figlio e le azioni legali in corso
Subito dopo l’arrivo della polizia sul luogo dell’aggressione, il 63enne è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio aggravato. Le forze dell’ordine hanno proceduto con l’arresto, considerando la gravità dell’episodio e la natura dell’offesa subita dall’anziano padre.
Sequestro dell’appartamento e disposizioni del pm
L’appartamento teatro dell’evento è stato sequestrato su disposizione del pubblico ministero Federico Falco, incaricato del caso. L’azione giudiziaria mira a raccogliere prove e testimonianze utili per il prosieguo del processo. Il pm dovrà accertare il grado di responsabilità dell’aggressore e gli eventuali moventi, oltre a valutare la rilevanza dei disturbi psichiatrici nel quadro generale.
L’intervento dei vicini e la risposta delle autorità
I vicini si sono dimostrati decisivi per spezzare la catena della violenza. Sentendo le grida e i rumori molesti provenire dall’appartamento, hanno chiamato le forze dell’ordine, che sono intervenute tempestivamente. Questo ha permesso di bloccare l’aggressore prima che la situazione peggiorasse ulteriormente.
La pronta segnalazione ha evitato un potenziale epilogo fatale. Il caso ha fatto emergere ancora una volta l’importanza della vigilanza civica in contesti di convivenza difficile, dove problemi legati a malattie mentali possono sfociare in episodi violenti. Le autorità stanno valutando possibili misure di tutela per la vittima e controlli attenti su soggetti con disturbi psichici a rischio.