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Anticipato il montaggio della macchina di santa rosa dies natalis: appuntamento al 9 luglio 2025

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La macchina di santa rosa dies natalis cambierà la sua tradizionale data di montaggio nel 2025. L’evento, solitamente previsto a fine agosto, quest’anno sarà anticipato al 9 luglio, in occasione del giorno di nascita di santa rosa. Questo cambiamento rappresenta un momento storico per viterbo e si lega all’anno giubilare dedicato alla santa. Scopriamo i dettagli della decisione e le reazioni dei protagonisti.

La scelta della nuova data e il significato simbolico del 9 luglio

La sindaca di viterbo, chiara frontini, ha annunciato la novità durante una conferenza stampa con i principali responsabili della macchina di santa rosa, tra cui il capo facchino luigi aspromonte e il costruttore raffaele ascenzi. La decisione di montare dies natalis il 9 luglio non è casuale, ma un omaggio alla ricorrenza del compleanno della santa, che rappresenta una figura centrale per la città. Questo cambio vuole anche valorizzare l’anno giubilare e offrire ai visitatori più tempo per ammirare la macchina, allungando il periodo di esposizione rispetto agli anni passati.

Tradizionalmente il montaggio sul piazzale di san sisto si svolgeva a ridosso del trasporto del 3 settembre, mentre in passato il cantiere durava per buona parte dell’anno. Anticipare tale operazione si collega dunque a un ritorno a una fase storica dove la costruzione della macchina era un processo lungo e visibile. L’idea nasce anche dall’esigenza di rendere più fruibile questa icona di viterbo nel corso della stagione estiva, momento di maggiore afflusso turistico.

Storia e evoluzione della macchina di santa rosa e delle sue tempistiche di montaggio

La macchina di santa rosa affonda le sue radici in tradizioni secolari, ma nella forma attuale ha subito modifiche nei tempi e nel metodo di costruzione. Nei secoli passati, il cantiere apriva molto prima dell’evento principale, con fasi di lavorazione e montaggio dilatate nel tempo. Solo nel ventesimo secolo si è consolidata l’usanza di assemblare la struttura pochi giorni prima del trasporto. Questo perché, in quegli anni, la logistica del trasporto richiedeva una fase finale compatta e concentrata.

Con il ritorno a un montaggio anticipato, la città intende riportare alla luce una modalità che permetteva a cittadini e turisti di vedere lo sviluppo della macchina in più momenti. Come ha spiegato il costruttore raffaele ascenzi, si tratta di un ritorno alle origini, con la possibilità di coinvolgere il pubblico per un tempo più lungo, aumentando così la valorizzazione culturale di questo patrimonio. L’iniziativa può anche offrire nuove opportunità per l’economia locale, attraverso una maggiore attrazione turistica nei mesi estivi.

Reazioni dei protagonisti e possibili sviluppi futuri dell’esposizione

Tra le voci raccolte, il presidente del sodalizio dei facchini, massimo mecarini, ha definito la modifica come “una strategia vincente” che celebra in modo più efficace l’anno giubilare di santa rosa. Il capo facchino, luigi aspromonte, ha evidenziato come questo esperimento potrà aiutare a capire se i cittadini e i turisti preferiscono mantenere una semplice esposizione estiva oppure progettare un museo permanente dedicato alle macchine. L’idea di allestire una mostra fissa nelle piazze di viterbo con le macchine storiche è stata messa sul tavolo proprio per sfruttare meglio la stagionalità e l’interesse culturale.

I costruttori vincenzo e mirko fiorillo hanno confermato il coinvolgimento nella realizzazione di dies natalis rispettando tempi più lunghi di lavoro. Questo processo prolungato permette di curare ogni dettaglio e di mostrare l’artigianato dietro un’opera così imponente. La città sembra orientata a trasformare il trasporto della santa rosa in un evento più dilatato e accessibile. Anche la presenza turistica, nelle settimane che precedono il 3 settembre, potrebbe trovare nuovi punti di interesse nel cantiere aperto.

Con una proposta così innovativa, viterbo punta a rilanciare la macchina di santa rosa come simbolo non solo di tradizione, ma anche di coinvolgimento diretto, costruito giorno per giorno. Le prossime settimane saranno decisive per capire l’impatto sulla partecipazione popolare e sull’organizzazione degli eventi collegati.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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