Allevatore di orgosolo muore dopo un calcio del cavallo nelle campagne tra galtellì e lula
Un tragico incidente ha causato la morte di Battista Mele, allevatore di 42 anni di Orgosolo, colpito alla testa da un calcio del suo cavallo nelle campagne tra Galtellì e Lula.

Battista Mele, allevatore di 42 anni di Orgosolo, è morto dopo essere stato colpito alla testa da un calcio del suo cavallo nelle campagne tra Galtellì e Lula, in Barbagia. - Unita.tv
Un incidente fatale ha strappato la vita a Battista Mele, allevatore di 42 anni originario di Orgosolo, trovato morto nelle campagne tra i comuni di Galtellì e Lula, in Barbagia. Il dramma si è consumato nella serata di ieri, quando l’uomo è stato colpito alla testa da un calcio del suo cavallo.
Il ritrovamento del corpo e la preoccupazione dei familiari
La tragedia si è consumata nella campagna sarda, in un’area che collega i centri di Galtellì e Lula. Battista Mele non è rientrato a casa nella serata di ieri, e quando non ha risposto alle telefonate dei suoi cari è subito scattato l’allarme. La preoccupazione dei familiari ha spinto le forze dell’ordine e i soccorritori a iniziare la ricerca che si è conclusa con il ritrovamento del corpo senza vita dell’allevatore.
I soccorritori hanno accertato che all’origine della morte vi è un trauma alla testa provocato da un calcio del cavallo di proprietà di Mele. L’episodio, sebbene raro, mette in luce i rischi di chi lavora ogni giorno a contatto con animali di grandi dimensioni. L’uomo, uomo sposato e padre di due figli, lascia un vuoto nel suo paese natale.
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Dettagli sull’incidente e dinamica ricostruita dai soccorritori
Secondo la ricostruzione effettuata dagli addetti ai soccorsi, Mele è rimasto vittima di un incidente mentre si trovava nelle campagne barbagie. Il cavallo, probabilmente spaventato o agitato, ha sferrato un calcio che ha colpito l’allevatore alla testa. L’impatto è stato tale da causare un trauma fatale.
La dinamica dell’evento, seppure con certezza vagliata dagli operatori, mostra quanto il lavoro in ambienti rurali comporti rischi anche per chi conosce bene gli animali con cui lavora. In questi contesti, le precauzioni possono non bastare. Non è chiaro cosa abbia provocato la reazione dell’animale, ma la tragedia è ormai certa.
Il lavoro quotidiano di un allevatore, tra la cura del bestiame e la gestione degli spazi aperti, può facilmente diventare pericoloso se un animale si agita all’improvviso. Incidenti come questo ricordano quanto va sempre fatta attenzione sul campo, dove possono succedere eventi imprevedibili.
La figura di battista mele e il contesto familiare
Battista Mele, allevatore di 42 anni con radici profonde in Barbagia, era noto nella comunità di Orgosolo. Oltre al lavoro nei campi con il bestiame, era marito e padre di due figli. La sua assenza ieri sera ha immediatamente allarmato chi gli voleva bene.
La sua vita si svolgeva all’interno di una realtà rurale fatta di lavoro duro e contatto costante con la natura e gli animali. La perdita improvvisa ha scosso familiari e conoscenti, che lo ricordano per il legame stretto con la terra sarda.
Il fatto che l’incidente sia avvenuto lontano dal centro urbano, tra Galtellì e Lula, evidenzia l’isolamento e la complessità degli interventi di soccorso in questi territori. La Barbagia resta una zona dove le distanze e gli spazi aperti complicano gli interventi in situazioni di emergenza.
Rischi dell’attività di allevamento nelle zone rurali della barbagia
L’incidente di Mele mette in luce i pericoli a cui sono esposti gli allevatori in territori come la Barbagia. Il lavoro con animali purosangue e cavalli richiede esperienza, ma imprevedibilità e reazioni animalesche violente possono causare eventi tragici.
Nei territori interni della Sardegna, molti vivono di allevamento e agricoltura, ma la gestione delle imprese rurali richiede sempre attenzione e prudenza. I cavalli, nonostante l’addestramento, restano animali molto potenti e a volte pericolosi se si sentono minacciati.
I soccorsi spesso devono fare i conti con la difficile viabilità e le condizioni ambientali, che rallentano l’intervento tempestivo in caso di incidenti. La morte di Battista Mele ricorda ai residenti l’importanza di dotarsi di strumenti di comunicazione efficaci e di misure di sicurezza sul lavoro quotidiano.
Le autorità locali potrebbero intensificare azioni informative sulla sicurezza e sulle precauzioni da adottare per prevenire simili tragedie. Allo stesso tempo, resta vivo il bisogno di servizi sanitari e di emergenza più rapidi e accessibili nelle aree isolate del territorio sardo.