Gentiana Hudhra, donna albanese di 45 anni, è stata uccisa a Tolentino, in provincia di Macerata, lo scorso 14 giugno. Per consentire a chiunque voglia rendere omaggio, il Comune ha predisposto una tensostruttura come camera ardente. L’episodio, che ha scosso la comunità locale e non solo, si inserisce in una vicenda familiare drammatica. Il trasferimento della salma in Albania per i funerali chiuderà la triste pagina di questa morte violenta.
Disposizione della tensostruttura per la camera ardente a tolentino
Il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, ha deciso di mettere a disposizione una tensostruttura nella zona sportiva Sticchi, vicino al campo Ciommei, per allestire la camera ardente dedicata a gentiana hudhra. La scelta nasce dalla necessità di gestire un flusso elevato di persone che intendono partecipare alla veglia funebre, considerate le circostanze della tragedia. La struttura è stata montata nel rispetto delle richieste della famiglia, che ha concordato con il Comune questa soluzione.
Il luogo scelto si trova poco lontano dal centro cittadino, facilitando così l’accesso ai residenti e a quanti vogliono portare il loro omaggio. L’allestimento permette ai visitatori di fermarsi e rendere omaggio in modo ordinato e rispettoso, garantendo una gestione degli spazi adeguata e sicura. Questa iniziativa testimonia la volontà del Comune di accompagnare la comunità nel lutto, offrendo un luogo di raccoglimento lontano dal luogo della tragedia.
Il contesto del delitto e il ruolo dell’ex marito
I fatti risalgono al pomeriggio di sabato 14 giugno, quando gentiana hudhra è stata aggredita in viale Benadduci, una zona centrale di tolentino. L’ex marito, che da tempo aveva conflitti con la vittima, ha colpito con una decina di coltellate la donna, provocandone la morte sul colpo. L’episodio si è svolto davanti a molti passanti, che hanno assistito allo spargimento di sangue e hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine.
L’aggressore è stato arrestato in poche ore e, nelle successive dichiarazioni, ha confessato il delitto. Ha riferito di aver pensato ripetutamente a questa azione e di aver trascorso poco prima un momento con uno dei figli, andando a prendere un gelato per loro. Questi dettagli aggiungono un ulteriore strato di drammaticità alla vicenda, che evidenzia tensioni familiari ormai esplose in maniera definitiva e violenta.
Partecipazione della comunità e reazioni al delitto
Dopo l’omicidio, la cittadinanza di tolentino ha reagito con forte commozione. Nei giorni seguenti, sul luogo dell’aggressione si sono radunate decine di persone che hanno portato fiori rossi, biglietti e nastri, trasformando quella piazzetta in un altare improvvisato. Questo gesto collettivo mostra la volontà di ricordare gentiana hudhra e di manifestare solidarietà nei confronti dei familiari.
Le iniziative spontanee di commemorazione si sono concentrate in un punto simbolico della cittadina, riflettendo il bisogno sociale di dare un volto al dolore e di non dimenticare quanto accaduto. Le autorità locali hanno seguito da vicino queste manifestazioni, assicurando che si svolgessero in modo pacifico e rispettoso. Questo coinvolgimento sottolinea l’importanza che la comunità attribuisce a questo episodio così grave e tragico.
Trasferimento della salma in albania per i funerali
Al termine della veglia nella tensostruttura, la salma di gentiana hudhra verrà trasferita in albania, paese d’origine della donna. Lì si terranno le esequie e la tumulazione, secondo le tradizioni familiari e culturali. Il trasporto internazionale della salma è coordinato in modo da rispettare tempi e procedure previste dalla legge.
Questa fase rappresenta l’ultimo passaggio istituzionale in memoria della vittima, che potrà essere accolta nel paese d’origine dai parenti e dalla comunità locale. Il trasferimento chiude un ciclo iniziato con un gesto di violenza nel cuore di una cittadina italiana e prosegue con il ricordo e l’omaggio nel contesto più familiare per gentiana hudhra.