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Alessia cutolo firma il primo contratto al bar motta by luna blu, un modello di inclusione lavorativa in lombardia

Alessia Cutolo, giovane con autismo di Cinisello, firma il suo primo contratto al bar Motta by Luna Blu, simbolo di inclusione sociale grazie alla Fondazione il Domani dell’Autismo.

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Alessia Cutolo, giovane con autismo di Cinisello, ha firmato il suo primo contratto al bar Motta by Luna Blu, progetto di inclusione sociale promosso dalla Fondazione il Domani dell’Autismo, che favorisce autonomia e integrazione lavorativa in Lombardia. - Unita.tv

Alessia Cutolo, 28 anni, di Cinisello, ha firmato ieri il suo primo contratto di lavoro presso il bar Motta by Luna Blu, a seguito di un lungo tirocinio. La giovane, nello spettro autistico, entra ufficialmente in una realtà nata da un progetto di inclusione sociale promosso dalla Fondazione il Domani dell’Autismo. Il locale, gestito da poco dalla Onlus, rappresenta un esempio concreto di autonomia e integrazione sul lavoro per persone con fragilità. La storia di Alessia racconta il percorso di accoglienza e sostegno messo in piedi in Lombardia per garantire dignità e indipendenza a chi vive situazioni di disabilità.

Il primo contratto e il traguardo di Alessia Cutolo

Il momento della firma è stato carico di emozione. Alessia si è asciugata le lacrime dopo i saluti del sindaco Giacomo Ghilardi e gli abbracci dei genitori e della nuova famiglia del bar in via San Paolo. Ha definito questo passo “un traguardo importantissimo” che corona mesi di impegno e tirocinio. La giovane ha lavorato dietro al bancone, imparando a gestire le tensioni e mantenere la calma anche nelle ore più intense. Il lavoro al bar ha dato ad Alessia un ambiente in cui si sente accolta e capita, con un gruppo di colleghi che l’ha supportata ogni giorno.

La firma del contratto rappresenta per lei la concretizzazione di un progetto di inclusione, che ha richiesto tempo e attenzione a tutti i dettagli burocratici. La sua determinazione e il sorriso gentile che riserva ai clienti hanno reso il bar un punto di riferimento nel quartiere. Non solo per il buon caffè, ma per il senso di comunità che Alessia riesce a trasmettere con la sua presenza. Il suo è un ruolo che supera la semplice mansione lavorativa, diventa un gesto di socialità e apertura verso chiunque varchi la porta del locale.

Il progetto della fondazione il domani dell’autismo e il bar Motta by Luna Blu

Il bar Motta by Luna Blu nasce da un progetto promosso dalla Fondazione il Domani dell’Autismo, attiva da anni nella creazione di opportunità di lavoro per giovani con autismo. Alberto Brunetti, presidente della fondazione, ha spiegato che questa è la prima assunzione in Lombardia realizzata con il progetto specifico. La fondazione guida la trasformazione di un locale storico gestito per 42 anni da Maurizio Bonomi e sua moglie Daniela, che nel dicembre 2023 hanno ceduto il testimone alla Onlus.

La gestione del bar è passata a Simona Molteni e suo figlio Matteo, anch’egli nello spettro autistico. Il progetto “I ragazzi della Luna” si concentra su autonomia e inclusione, promuovendo il lavoro come strumento di crescita personale e sociale. La fondazione, nata in Liguria e presente in diverse regioni, lavora per costruire luoghi di lavoro e di scambio che rompano l’isolamento delle persone con disabilità intellettive. La trasformazione del bar Motta in uno spazio dedicato a questo obiettivo rappresenta un modello replicabile anche altrove.

Il valore del lavoro per persone con autismo e il ruolo delle istituzioni

Secondo Alberto Brunetti, il lavoro offre la possibilità di indipendenza concreta. Mettere in tasca un reddito regolare, avere contatti sociali e costruire rapporti fuori dall’ambito familiare sono passi importanti per questi giovani. Il progetto serve proprio a creare queste occasioni, che vanno però affiancate da politiche pubbliche di coabitazione e supporto abitativo.

La fondazione ha chiesto un maggiore impegno da parte delle istituzioni per sostenere percorsi di vita autonoma a 360 gradi, capaci di affiancare il mondo del lavoro. Senza questo aiuto, l’inclusione rischia di rimanere parziale. Il contributo delle strutture pubbliche è fondamentale per garantire un futuro migliore e più indipendente a persone come Alessia e Matteo, protagonisti del progetto.

Esperienze precedenti e la sfida di lavorare al bar

Prima dell’assunzione, Alessia aveva portato a termine altri tirocini, come quello per la digitalizzazione di un archivio legato alla memoria della resistenza. Quell’esperienza aveva stimolato il suo interesse, ma il lavoro al bar ha rappresentato una sfida decisamente più complessa.

La mamma racconta che Alessia si è misurata con molte interazioni, clienti in continuo movimento e la necessità di coordinarsi con una squadra. Questa esperienza ha permesso alla giovane di sviluppare abilità diverse rispetto a quelle richieste nei tirocini precedenti. Il bar è diventato un luogo dove Alessia si è sentita accolta e messa alla prova, dimostrando il suo valore in un contesto vivo e in costante cambiamento.

Il progetto ha così premiato l’impegno e la crescita di Alessia, segnando una tappa significativa per lei e per tutte le persone coinvolte nel percorso di inclusione lavorativa nella provincia di Milano.